Principio su cui si basa la grafia fonetica semitica ed egizia (dove è parallela al geroglifico); consiste nell’assegnare a un segno in origine pittografico il valore della consonante iniziale della parola [...] indicante la «mano» vale y nelle scritture semitiche, perché la parola «mano» è in semitico yōd. Uno dei sistemi di numerazione greca prevedeva che i numeri fossero indicati con la lettera iniziale del loro nome (per es., Π=πέντε, 5; Δ=δέκα, 10). ...
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La regola generale secondo la quale in italiano sono femminili i nomi terminanti in -a e maschili quelli in -o (➔ genere) è ricca di eccezioni (sono, ad es., femminili mano, virago, radio e maschili cobra, [...] papa, tema e molte voci in -ma di origine greca o modellate sul greco, come clima, genoma, pachiderma), anche se il sistema tende a regolarizzare (il maschile asma viene molto spesso usato al femminile e il femminile eco talvolta al maschile).
I ...
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Filologo e prosatore greco (Smirne 1748 - Parigi 1833). Laureatosi in medicina a Montpellier, nel 1788 si trasferì a Parigi dove acquistò crescente rinomanza come editore di testi classici e medievali. [...] popolo, tra l'altro cercando di mediare la letteratura antica a un pubblico di non specialisti (῾Ελληνικὴ Βιβλιοϑήκη "Biblioteca greca", 16 voll., 1807-26). Nei cinque voll. degli ῎Ατακτα ("Scritti sparsi", 1828-35), una raccolta di studî lessicali ...
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Filologo classico (Ballingslöv, Svezia, 1874 - Lund 1967); prof. di archeologia classica e storia dell'arte antica nell'univ. di Lund; socio straniero dei Lincei (1947). Prese parte attiva all'organizzazione [...] creatore dell'Istituto svedese in Roma (1921). Cultore di storia antica, si dedicò soprattutto allo studio della religione preellenica, greca ed ellenistica. Tra le opere: The minoan-mycenaean religion and its survival in greek religion (1927; 2a ed ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] civiltà e per altre lingue (circa 15) usate nel vicino Oriente antico, fino al persiano antico.
La s. geroglifica (il nome è greco) fu adoperata in Egitto come s. solenne dal 3000 a.C. fino al 1° secolo a.C.; essa consisteva in un complesso sistema ...
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POHLENZ, Max
Ludwig CURTIUS
Filologo tedesco, nato il 30 luglio 1872; dal 1909 ordinario di filologia classica nell'università di Gottinga. Allievo di Fr. Leo e di U. von Wilamowitz, derivò soprattutto [...] suoi aspetti più varî, nella letteratura, nella filosofia, nella scienza: particolarmente interessanti gli studî sulla tragedia greca.
Opere principali: Vom zorne Gottes, Gottinga 1909; De Ovidii carminibus amatoriis, ivi 1913; Aus Platos Werdezeit ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] intendeva recuperare la dimensione del ‘recitar cantando’ considerato proprio dell’antica tragedia greca.
Dopo le prime rappresentazioni a Firenze e Mantova, in occasione di feste presso corti signorili, nel corso del Seicento e del Settecento la ...
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Filologo italiano (Roma 1905 - ivi 1979), figlio di Giuseppe. Prof. di filologia medievale e umanistica all'univ. di Macerata (1965) e dal 1966 alla Scuola Normale di Pisa. Entrato giovanissimo (1928) [...] ultimi giorni di vita, collaborando a quasi tutte le opere edite dall'Istituto (in partic. per le letterature greca, bizantina, neoellenica e umanistica) e infine come redattore-capo del Lessico Universale Italiano. A tali attività affiancò quella ...
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sintassi
Domenico Russo
Le regole che strutturano una lingua
La sintassi studia la struttura della frase, i suoi elementi e i procedimenti che esprimono i rapporti fra le idee, sia in una singola frase [...] . Questo sistema prende il nome di declinazione o sistema dei casi e gli studenti italiani lo incontrano quando studiano il greco, il latino o il tedesco. Proprio per la natura profonda e astratta delle idee studiate dalla sintassi questa parte degli ...
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Filologo e uomo politico danese (Svaneke, isola di Bornholm, 1804 - Copenaghen 1886), prof. nell'univ. di Copenaghen, ministro dell'Istruzione (1848-51), presidente della Camera e capo del Partito liberale [...] (1839), di Livio (1861-66, in collab. con J. L. Ussing), e compose le divulgatissime grammatica latina e sintassi greca. Nell'opera Verfassung und Verwaltung des römischen Staates (1881-82), polemizzò con Th. Mommsen circa il programma di riforme di ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....