Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] particolari di stile o d’espressione e in alcuni casi come mero gioco di parole. Alla poesia latina, come alla greca, basata sulla quantità sillabica e non sull’accento, la r. fu sempre estranea.
Solo nel Medioevo, quando nel latino cominciano ...
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(gr. ᾿Αττική) Penisola della Grecia orientale, tra i golfi Saronico (a SO) e Petaliòn (a E). Costituisce un nomo, con capoluogo Atene, la cui conurbazione è però amministrativamente autonoma.
Nell’antichità, [...] . Dopo aver avuto una grande fortuna letteraria per opera di storici e oratori, nel 1° e 2° sec. d.C., grazie ai lessici di Cecilio di Calatte, di Frinico, di Polluce di Naucrati, l’attico trionfò e divenne la lingua letteraria greca per eccellenza. ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] (o neologia), a cominciare dalle voci latine adattate nelle opere dantesche, e proseguendo coi ➔ cultismi (anche di matrice greca) di giuristi e teologi medievali, di umanisti, filosofi e scienziati tra Rinascimento ed età moderna, per finire con la ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] scontrarsi solamente con le popolazioni indigene dell’interno, che pure erano presenti, ma iniziò uno scontro plurisecolare con le colonie greche che l’avevano, anche se non di molto, preceduta nell’isola. La Sicilia fu a lungo divisa tra due zone ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] e neolatini. L’alfabeto usato dalle lingue slave è, oltre al glagolitico ormai morto, il cirillico per le lingue della Slavia greca e il latino per le lingue della Slavia latina.
Religione
Le conoscenze sulla religione pagana degli S. si limitano a ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] , la riscoperta di numerosi testi classici non conosciuti nel medioevo, le prime opere a stampa e la circolazione libraria dei classici greci e latini, ecc. Al XV e XVI secolo risalgono infatti più di un quarto dei latinismi (circa 8000) penetrati in ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] ), trattati insieme a segni come l’apostrofo e le quantità. In latino gli accenti grafici (gravi, acuti e circonflessi, presi dal greco) non segnalavano l’intensità della vocale, bensì il timbro grave o acuto della voce; solo dal II secolo d.C. circa ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] Asia. Durante il 20° sec., invece, si sono registrati episodi macroscopici legati a vicende belliche: scambi di popolazione tra Grecia e Turchia e tra India e Pakistan, fuga dei Palestinesi da Israele; deportazione degli Armeni negli anni 1920, esodi ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] sineddoche era stata colta dall’antichità classica quando, come nella pseudo-ciceroniana Retorica a Erennio, si traduce la parola greca con intellectio («comprensione») e si osserva: «la sineddoche si ha quando tutto l’oggetto si fa conoscere da una ...
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suffisso Elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno o più fonemi o sillabe, posposti alla radice o al tema: i s. diminutivi [...] i suffissoidi tutti quegli elementi compositivi che non sono semplici terminazioni ma hanno un proprio contenuto semantico indipendente, come sono, per es., gran parte dei s. di origine greca (-fono e -fonia, -grafo e -grafia, -morfo, -teca ecc.). ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....