Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] presso gli Aztechi l’abitudine di una doppia imposizione del nome, una segreta e una pubblica). La tradizione speculativa greca conserva ancora tracce cospicue di tali convinzioni magiche. Per la tradizione eraclitea, una delle prove della intrinseca ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] tonde o quadre). Si segna di solito un p. al termine di una parola abbreviata (seg.=seguente; p. es.=per esempio).
Nella scrittura greca un p. in alto (p. segnato in corrispondenza della parte più alta di una lettera) ha il valore che hanno nell’uso ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha [...] di pranzi gratuiti, spesso incaricato di allietare con facezie gli invitati a un banchetto. Con la penetrazione della cultura greca in Roma, il p. divenne carattere tipico della commedia.
A Roma i Parasiti Apollinis erano una società di mutuo ...
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Omosessualità
Gilbert Herdt
Introduzione
L'omosessualità viene oggi generalmente definita sia come una condizione soggettiva caratterizzata dalla tendenza a rivolgere l'interesse libidico verso persone [...] dimostrato Laqueur (v., 1990) in un excursus storico dall'antichità greca alla fine del XIX secolo, le distinzioni tra 'sesso'/'sessualità' 'omosessualità è già attestata nelle società antiche - la Grecia omerica, il tardo Impero romano, il Medioevo e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La medicina medioevale e la scuola salernitana
Piero Morpurgo
L’eredità antica
La medicina medioevale eredita la tradizione dei testi ippocratici e galenici, che viene integrata dalla circolazione di [...] è collegata a quella di un altro monaco, Alfano (1015/1020 ca.-1085), arcivescovo di Salerno dal 1058, che tradusse dal greco, con il titolo De natura hominis, il Πεϱὶ φύσεος ἀνϑϱώπου (La natura dell’uomo), un’opera del filosofo cristiano Nemesio (4 ...
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Parkinson, malattia di
Paolo Calabresi
Laura Pierguidi
Aroldo Rossi
Quella di Parkinson è una delle più frequenti malattie degenerative del sistema nervoso centrale, e si caratterizza per la presenza [...] 1997 è stata identificata una mutazione del gene dell'α-sinucleina in una famiglia italiana e in tre famiglie di origine greca affette da una forma di MP a trasmissione autosomica dominante. I geni implicati in queste forme familiari codificano per ...
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Delirio
Eugenio Borgna
Bruno Callieri
Il termine delirio, dal latino delirare, "uscire dal solco (lira)", indica uno stato di alterazione psichica, riscontrabile in diverse psicopatie, consistente [...] forma di delirio, un'esperienza psicopatologica particolare chiamata da K. Conrad (1966) esperienza 'anastrofeica', parola di origine greca che significa inversione (rivolgimento) e indica l'impossibilità di ogni cambiamento di punti di vista e la ...
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LARBER, Giovanni
Luca Ciancio
Nacque nel 1703 a Crespano del Grappa dal medico e chirurgo Giacomo Antonio (1667-1737) e da Angela Bosa di Borso, che il padre aveva sposato l'anno precedente in seconde [...] con ineguale fortuna.
Antonio Nicolò Alvaro senior nacque a Bassano il 12 marzo 1739; avviato allo studio della lingua latina e greca dall'abate G. Stefani, proseguì gli studi prima al seminario di Feltre, poi al seminario maggiore di Padova, dove fu ...
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DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] si laureò in medicina a Salerno il 27 nov. 1677. In quegli stessi anni il D. si dedicò anche allo studio del greco presso l'università di Napoli, avendo per maestro G. Messeri.
Medico, chimico, scienziato e filosofo, il D. fu rappresentante di prìmo ...
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GRANDI, Iacopo
Cesare Preti
Figlio di Stefano e di Pellegrina Gandolfi, nacque a Gaiato, nei pressi di Pavullo nel Frignano, sull'Appennino modenese, il 27 giugno 1646. Da Bologna, dove aveva compiuto [...] uno zio materno, V. Gandolfi, canonico della basilica di S. Marco, il quale gli trasmise le conoscenze di base in filosofia, greco e latino. "Pupillus" nella facoltà medica dello Studio patavino nell'autunno del 1664, il percorso accademico del G. fu ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....