BONACCIOLI, Ludovico
Giorgio Stabile
Nacque a Ferrara, nella seconda metà del sec. XV, da un "magister Nicolinus", che con ogni probabilità era quel Nicolino Bonaccioli, consigliere segreto di Ercole [...] un tipico rappresentante della corte estense. Fu intorno al 1529 riformatore dello Studio ferrarese (alla cui cattedra di greco chiamò l'Antimaco), collega del Manardo che lo ricorda come persona coltissima e abile scopritore d'ingegni (Epistolarum ...
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GIOVANNI da Parma
Franco Bacchelli
Con questo nome si conoscono almeno quattro medici vissuti nel XIII e nel XIV secolo, le cui vicende, per l'omonimia e per la vicinanza dei luoghi in cui si trovarono [...] di preciso, deve averlo precocemente indirizzato a risalire, al di là dei testi della medicina araba, fino alle fonti greche. È infatti probabile che sia proprio lui, forse ancora giovane e povero magister, che copiò e raccolse quell'eccezionalmente ...
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GRASSETTI, Gaetano
David R. Armando
, Nacque a Roma, probabilmente nel 1778. Secondo i primi biografi, che riprendono senz'altro notizie ricevute dallo stesso G., perse il padre in giovane età e fu [...] è una sua lettera da Ancona al Fabbri, di accento patriottico, in cui afferma di aver inciso sulle pietre di un tempio greco presso il Parnaso il nome dell'amico e di "altri italiani […] degni di raccogliersi a formare una colonia in quella terra ...
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ALPAGO, Andrea
Giorgio Levi della Vida
Medico e arabista, nato a Belluno poco dopo la meta del sec. XV, morto nel 1521. Sembra appartenesse all'antica famiglia bellunese dei Bongaio conti di Alpago, [...] )].
L'A. stesso nel proemio all'indice dei nomi del Canone ricorda una sua traduzione di una storia dei filosofi arabi e greci, che certamente è "Ta'rīkh al-ḥukamā'" di 'Ali Ibn al-Qifṭī (sec. XII-XIII), conservato soltanto in compendio.
Un giudizio ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] cultura e degli studi medici, criticando radicalmente le auctoritates medievali latine e arabe ed esigendo il ritorno alle fonti greche della medicina, Ippocrate e Galeno, Teofrasto e Dioscoride. Sebbene non allievo diretto di Leoniceno, il M. ne fu ...
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GUPALATINO, Niccolò
Tiziana Plebani
Nacque probabilmente tra il quarto e l'inizio del quinto decennio del secolo XV; se il cognome parrebbe indicare una provenienza straniera, forse greca (M.A. Rouse [...] del Convegno, Roma… 1984, a cura di M. Miglio et al., Città del Vaticano 1986, p. 546; L. Martinoli Santini, Le traduzioni dal greco, ibid., pp. 87-90; M.A. Rouse - R.H. Rouse, Nicolaus Gupalatinus and the arrival of print in Italy, in La Bibliofilia ...
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CASSERI (Casserio), Giulio Cesare
Augusto De Ferrari
Nacque probabilmente nel 1552 (ma la data è controversa) a Piacenza, da cui gli venne il soprannome di Giulio Piacentino, o semplicemente dottor [...] Una conoscenza scientifica assai approfondita, un linguaggio semplice ma preciso (da cui emerge la consuetudine con gli scrittori greci e latini), il riconoscimento dei contributi dei predecessori sono le caratteristiche più evidenti dell'opera del C ...
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BIANCHI, Giovanni
Angelo Fabi
Comunemente noto come Janus Plancus, nome che egli stesso si diede, con cui pubblicò la maggior parte dei suoi scritti e che venne anche italianizzato in Iano o Giano Planco. [...] di Firenze, XXIX (1768), coll. 667-672. Degna di nota, anche per valutare le sue capacità di traduttore di testi greci, è la versione di un frammento di Teofrasto da codici laurenziani eseguita per espresso incarico del Bandini: Theophrasti Eresii de ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] nello stimolante ateneo pisano ove, come scrive nel luglio del 1594 al Vinta, "trovansi hiiomini... i quali ravvivano gli antiqui greci e leggono i più oscuri e i più giovevoli libri... alla barba degli altri studii, ne' quali si leggono cose così ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] dei principi universali cui esse si improntano. Il primato che il D. attribuiva a Seneca rispetto ai tragici greci nasce proprio da questa peculiare lettura del testo tragico ed è proprio a questa particolare teorizzazione che guarderanno gli ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....