Poeta, novelliere e critico ebreo (Michajlovsk, Russia, 1875 - Tel Aviv 1943). Educato in un ambiente aperto agli influssi della Haśkalah (illuminismo ebraico) e al sapere occidentale, introdusse nuove [...] i sonetti e gli idillî. In questi ultimi descrive la vita tradizionale ebraica, spesso criticamente evocando per contrasto gli ideali greci, come in Lè-nokhaḥ pesel Apollo ("Di fronte alla statua di Apollo", 1900). Trasferitosi nel 1931 in Palestina ...
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Filologo classico (Napoli 1911 - ivi 1983); prof. di grammatica latina e greca (1936), poi di letteratura greca (dal 1964) nell'univ. di Napoli. Ha dato edizioni critiche: Physiologus (1936); Hori Apollinis [...] sophistas (1947); Strabonis Geographica (libri I-VI, 1963-71); oltre a varî studî e articoli (sui favolisti greci, su varî frammenti papiracei, sulla tradizione manoscritta di Strabone). Notevoli le sue ultime ricerche sulla biblioteca di Filodemo ...
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Retore greco (1º sec. a. C.) vissuto in Atene, dove fu suo discepolo anche Cicerone il giovane, poi in Roma. Scrisse un trattato sulle figure di pensiero e di parola giuntoci nell'epitome latina, molto [...] ridotta, di Publio Rutilio Lupo, in due libri (solo le figure di parola), con esempî tratti da oratori greci, attici e asiani; asiano si rivela egli stesso. ...
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Filologo italiano (Livorno 1875 - Lucca 1957), prof. di letteratura greca nelle università di Messina e (dal 1902) di Pisa; deputato al parlamento in varie legislature; socio nazionale dei Lincei (1946). [...] in varie riviste di filologia classica. Esperto paleografo greco e latino, inventariò numerosi fondi di manoscritti, soprattutto greci (Codices graeci monasterii messanensis S. Salvatoris, 1907). Si occupò inoltre di studî medievali, umanistici ...
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Grammatico latino (sec. 5º-6º d. C.) di Cesarea in Mauritania; visse a Bisanzio, dove insegnò lingua latina sotto l'imperatore Anastasio. Compose la maggiore opera di grammatica latina a noi pervenuta, [...] maior) la vera e propria grammatica, gli ultimi 2 (Priscianus minor) la sintassi. P. traduce e riduce da grammatici greci (Erodiano e Apollonio Discolo), compila da latini (da Varrone a Flavio Cafro) con abbondanti citazioni di autori. La fortuna ...
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Cardinale, linguista (Bologna 1774 - Roma 1849). Figlio di un falegname, appassionato poliglotta già in seminario, appena fatto sacerdote (1797) insegnò all'università di Bologna lingua araba, lingua greca [...] dal 1803 entrò nella biblioteca dell'Istituto delle scienze, ove compilò il fondamentale catalogo ragionato dei manoscritti orientali e greci. Dopo avere svolto a Bologna non pochi incarichi da parte della congregazione di Propaganda (tra l'altro, la ...
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BENEDETTO
Silvano Borsari
Creato cardinale diacono di S. Maria in Domnica da Innocenzo III prima dell'11 nov. 1200(Potthast, I, n. 1159), l'anno seguente fu promosso cardinale prete di S. Susanna. Nulla [...] 29 settembre ed il 2 ott. 1206, ed il metropolita greco di Atene, Michele Acominato, che egli incontrò a Tessalonica. se la Chiesa in futuro fosse riuscita a convincere anche i Greci a pagarle, essi non si sarebbero opposti. Garantivano infine ...
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Filologo italiano (Roma 1885 - Belluno 1952). Accademico d'Italia, P. è considerato uno dei più insigni rappresentanti della filologia classica nella prima metà del secolo. Studiò, tra l'altro, testi neoplatonici, [...] la vita costantiniana di Eusebio, Pausania, Callimaco, la lirica di Orazio e i rapporti di essa con i suoi modelli greci. P. si è occupato, inoltre, con particolare interesse e acume storico di storia dei testi classici e metodologia critica. La ...
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Pittore (Santa Giusta, Rieti, 1760 - Napoli 1853); principale esponente del gusto neoclassico a Napoli. Dimorò a Roma e dai suoi studî sull'antico L. Volpato e R. Morghen trassero le incisioni per i Principî [...] disegno tratti dalle più eccellenti statue antiche (1786). Dal 1790 visse a Napoli, dove disegnò e pubblicò i vasi greci della coll. Hamilton (1791-95) e fu apprezzato ritrattista della corte e della società napoletana. Fu soprintendente al restauro ...
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Faraone della XXVI dinastia, dal 570 al 526 a. C.; generale del faraone Uahabré, inviato a sedare una rivolta, si lasciò proclamare faraone e nel 568 a. C. sconfisse il suo sovrano e rivale, che morì forse [...] di difendere il paese dal prevedibile assalto persiano, attraverso un equilibrato sistema di rapporti (politica di favore verso i Greci di Cirene, alleanza con Creso di Lidia, Policrate di Samo e Nabonedo di Babilonia). Scampato già agli inizî del ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....