GIUSTINIAN, Paolo
Stefano Tabacchi
Nacque a Venezia il 15 giugno 1476, ultimo figlio di Francesco e Paola Malipiero, nobili veneziani, che gli diedero il nome di Tommaso. La sua giovinezza resta in [...] fini della sua formazione, non disponiamo di molte notizie. Certo è che a Padova egli approfondì la conoscenza dei testi greci e latini e strinse legami di fervida amicizia con diversi coetanei, come Nicolò Tiepolo e Vincenzo Quirini (Querini), anch ...
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CARLENI, Antonio (Antonio o Antonello da Napoli)
Domenico Di Agresti
Nacque prima del 1386 da famiglia partenopea. Scarsi e frammentari sono i dati biografici che del C. ci sono pervenuti: il fatto che [...] "Filioque", da lui fatta in una Quaestio, che era stato uno dei temi più discussi in concilio nella polemica contro i greci; in più, il relatore da parte dei latini ed uno dei principali interlocutori, fu il provinciale del C., Giovanni da Monterano ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] (così il γ, che s’impiegava per la gutturale sorda anziché per quella sonora). Esistono inoltre lettere per suoni mancanti in greco, così per il suono f differente dalla ϕ, e per una sibilante differente dalla s.
La conoscenza della lingua etrusca ...
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(gr. ῾Ερμῆς) Divinità greca cui corrisponde il latino Mercurio. Figlio di Zeus e di Maia, nacque in una grotta del Monte Cillene in Arcadia (da cui l’epiteto Cillenio).
Nato al mattino, già a mezzogiorno [...] al tipo pastorale si connettono la natura fallica del dio e le doti di ladro abilissimo. La fantasia mitico-religiosa dei Greci lo ha immaginato agile, snello e giovane, riconoscendogli per tal via un’ultima importante funzione, quella di dio della ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] Miṣr [Il Cairo] e che avevano una buona conoscenza dell'arabo e li incaricò di tradurre in arabo libri sull'Arte dalla lingua greca e copta. Questa fu la prima traduzione da una lingua in un'altra nell'Islam". Anche se è poco probabile che il testo ...
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ELIA lo Speleota, santo
Vera Falkenhausen
Secondo la Vita, che rappresenta la fonte principale per la sua biografia, nacque a Reggio Calabria da genitori agiati, Pietro e Leontò, tra l'860 e l'865. [...] Vita di s. Luca, vescovo di Isola Capo Rizzuto, a cura di G. Schirò, Palermo 1954, p. 88; G. Mercati, Per la storia dei monasteri greci di Genova, di varie badie basiliane d'Italia e di Patmo, Città del Vaticano 1935, pp. 115 s., 373; M.-H. Laurent-A ...
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missioni cristiane
Antonio Menniti Ippolito
La diffusione del messaggio di Cristo nel mondo
Solo alla fine del 6° secolo si può cominciare a parlare di missioni quali tentativi organizzati di diffondere [...] popoli germanici distribuiti a est del Reno.
Nel 9° secolo fu invece l’Impero d’Oriente a delegare ai monaci greci Cirillo e Metodio il compito di avviare l’evangelizzazione dei popoli slavi.
Una diversa e più coerente fase delle missioni cristiane ...
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BISANZIO
Armando Petrucci
Fu consacrato arcivescovo di Bari e Canosa con tutta probabilità nella prima metà del 1025 dal papa Giovanni XIX.
Sulla data di inizio del pontificato di B. e sull'estensione [...] . di G. B. Nitto de Rossi e F. Nitti di Vito, Bari 1897, pp. 21-23, 31 s.; IV,Le pergamene di S. Nicola di Bari. Periodo greco (939-1071), a c. di F. Nitti di Vito, ibid. 1914, pp. 15-23; G. Petroni,Della storia di Bari, I, Napoli 1857, pp. 129-32; G ...
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COUSCONARI, Germano
Vittorio Peri
Nato verso il secondo decennio del XVI sec., a Cipro, fu monaco basiliano nel periodo finale della dominazione veneta e visse per circa trent'anni nel monastero di [...] aveva proposto il C. per una missione pontificia nel ducato di Ostrog, pensò a lui come primo vescovo di rito greco residente in Italia ed ordinante per i cattolici di tale osservanza viventi nella penisola. Il 1º giugno 1595 Clemente VIII approvò ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] , fuse o coniate, erano di bronzo, d’argento, d’oro di leghe varie. Come sistemi monetali, i Galli furono debitori dei Greci e dei Romani. I tipi imitavano: gli stateri d’oro di Filippo e quelli tarantini (Anfitrite e Dioscuri; Ercole e biga); la ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....