Raphèl mai amècche zabì almi
Ettore Caccia
. Parole pronunciate da Nembrot (v.) in If XXXI 67, e sulle quali molto si è ingegnata la critica dantesca.
Il Lemay, in un interessante saggio, ha ricordato [...] del personaggio: se Pluto è opportuno si esprima in greco, escluso che Nembrot sia il gigante arabo che si è testi come il Liber de nominibus hebraicis, le glosse bibliche di Papia, i commenti biblici di Aben-Esra, le opere di Hillel di Samuele ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il computo del tempo storico
Paolo Delogu
Il computo del tempo storico
L’origine dei modi di computare il tempo storico in uso nell’età medievale e moderna va cercata [...] adoperarono per mettere a punto una cronologia universale che doveva comprendere e integrare la tradizione storica biblico-cristiana con quella profana greca e latina fatta propria dall’Impero romano.
L’intera vicenda della storia umana venne fatta ...
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MONTANO, Marco
Tiziana Mattioli
– Nacque da Giovanni di Donino probabilmente a Urbino (sebbene Allegretti lo dica pesarese) sul finire degli anni Venti del Cinquecento.
Ignoto è il nome della madre [...] giurista Antonio Galeota, conoscitore, oltre che del latino e del greco, anche dell'ebraico, poi pedagogo del figlio del duca un'intima disposizione teatrale. Accanto al prioritario modello biblico, non mancano però tentazioni che si potrebbero ...
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LATTES (Lattes Ajò), Dante
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Pitigliano il 13 sett. 1876 da David e da Emilia Ajò.
Il padre, rimasto vedovo, si era risposato solo secondo il rito ebraico. Pertanto il L. [...] nella dimensione nazionale, soggettiva, volta nel periodo biblico alla creazione di un "popolo modello, una "idea ebraica" rispetto ai sistemi filosofici e giuridici di tradizione classica greco-romana. La sfida era duplice: da un lato al mondo non ...
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ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] d'armonia; ché essi furono transmutati d'ebreo in greco e di greco in latino, e ne la prima transmutazione tutta quella Samuele; essa era notissima, perché si usava trascriverla nei manoscritti biblici. Ivi il santo, che conosceva l 'e., spiega - ...
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TOLOSANI, Giovanni Maria
Vincenzo Lavenia
– Nacque tra il 1470 e il 1471 a Firenze. Figlio di Leonardo, giurista e notaio di Colle di Val d’Elsa legato a Marsilio Ficino e a Sebastiano Salvini (A.F. [...] biografi, Zanobi Acciaioli gli avrebbe insegnato il latino e il greco), né degli anni trascorsi in convento al tempo di Girolamo ) e una linea ultratradizionale circa l’interpretazione biblica e teologica, allineata alle posizioni della Curia romana ...
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MARMOCHINO, Santi
Lisa Saracco
MARMOCHINO (Marmochini, Marmocchini), Santi. – Originario di San Casciano in Val di Pesa, nei pressi di Firenze, le prime notizie su di lui risalgono al 27 febbr. 1490, [...] predicazione savonaroliana a Firenze, il M. ebbe modo di acquisire gli strumenti della propria formazione biblica e teologica apprendendo l’ebraico, il greco e il latino probabilmente presso il Collegium trilingue fondato da G. Savonarola a S. Marco ...
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transumptio
Francesco Tateo
Termine diffuso nella retorica medievale per indicare genericamente quello schema che nella retorica classica è denominato translatio (t. traduce invece per Quintiliano il [...] termine greco di ‛ metalessi '), ossia l'espressione metaforica, ma che tuttavia viene riferito prevalentemente degli angeli (II 11-12; cfr. Cv I I 7), anch'esso risalente al testo biblico, che è poi lo stesso che le dape di XXIII 43 e il cibo di XXV ...
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SEBASTIANI MINTURNO, Antonio
Gennaro Tallini
– Nacque a Traetto (oggi Minturno, prov. di Latina), probabilmente nel 1497, se è vero quanto riportato in un documento sui fuochi di Terra di Lavoro del [...] ’autore nella produzione in latino ed evidenzia il suo interesse nel trasferire sul tema biblico i codici e i modelli della poesia greca antica. Le narrazioni estratte dall’Antico Testamento, dunque, nella progettazione lirica minturnina assolvono ...
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SIDONE (ebraico Ṣâdüm)
P. Matthiae
L'antica città fenicia sorgeva su un promontorio proteso verso il mare in direzione N E-S O, immediatamente a N del Nahr Senik sul luogo dell'odierna Saida, in buona [...] xxiii, 743-44; Od., iv, 83-84; 617-18; xiii, 285) e biblico di "Sidone" e "Sidonî" in senso lato, per le affermazioni di Giuseppe Flavio di Saida sulla riva sinistra del Nahr el-Awali (greco Asklepios) è costituito dal tempio di Eshmun. Il santuario ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali sono dotati di senso; ahi troppo tardi,...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...