. Secondo duca longobardo di Spoleto, succedette a Faroaldo, ed è ricordato la prima volta, a capo del ducato e in lotta aperta contro i Bizantini e il papa, il 27 settembre 591. Favorito dalla posizione [...] , riuscì a giungere fin sotto la città e a costringere alla pace papa GregorioMagno. Pagano ancora, a detta di Paolo Diacono, A. appare dalle lettere di GregorioMagno come un capo energico e violento, pericoloso vicino del papa stesso. Egli morì ...
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Scultore, nato a Fabriano il 15 settembre 1830, morto nel marzo 1906 a San Mariano (Perugia). Frequentò varie accademie in Roma, finché si mise a studio con A. Tadolini. La sua arte è abbastanza tipica [...] . Seguì Telemaco che combatte contro i Proci, ordinatogli per un monumento funebre nella cappella Salviati a San GregorioMagno in Roma. Raramente personale nelle sculture isolate, il F.-A. seppe del resto immaginare monumenti funerarî, modellati ...
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NEOFITO (da νέοϕυτος "neo-piantato")
Giuseppe De Luca
Il termine, adoperato già nella versione dei Settanta, appare in S. Paolo col significato tecnico di "battezzato da poco" I Tim., III, 6.
Per spiegarsi [...] 6 (dove l'apostolo dice: ἐγὼ ἐϕύτευσα). L'immagine medesima, evidentemente di rimando e in dipendenza dai passi paolini, è in S. GregorioMagno, Epist., V, 53: "adhuc noviter... plantatus in fide".
Nel cit. I Tim., III, 6 col termine appare una norma ...
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RECAREDO re visigoto di Spagna
José A. de Luna
Figlio di Leovigildo, succedette al padre nel 586. Il grande avvenimento del suo regno è la sua conversione al cattolicismo. Gl'insegnamenti cristiani [...] della Lusitania, il quale riuscì a sbaragliare l'esercito franco. Per arginare le ambizioni bizantine, chiese al papa GregorioMagno che trattasse un nuovo patto con l'imperatore bizantino Maurizio; ciò si poté realizzare in guisa da comporre le ...
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È il mercoledì dopo la domenica di quinquagesima, che nel rito romano fin dai tempi di S. GregorioMagno (590-604) inizia il digiuno quaresimale e che perciò venne detto anche in capite ieiunii. Il nome [...] fu preso dalla funzione dell'imposizione delle ceneri che si tiene in quel giorno. In paramenti violacei (di penitenza) il sacerdote celebrante benedice delle ceneri, ottenute bruciando i resti dei rami ...
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Re dei Longobardi, figlio di Agilulfo e di Teodolinda. Nato nel 602, fu battezzato ed educato dalla madre nella religione cattolica quando ancora la maggior parte dei Longobardi seguiva l'arianesimo. Successe, [...] Paolo Diacono, Historia Langobardorum in Mon. Germaniae Historica, Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saecc. VI-IX, Hannover 1878; GregorioMagno, Registrum epistularum in Mon. Germ. Historica, Epistulae, I e II, Berlino 1891 e 1893; L. M ...
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Di solito, cantante in chiesa. Nel sec. II fu un diacono che disimpegnava le parti di solista nei canti liturgici, e insegnava a leggere e a cantare ad altri adulti e a ragazzi. Era anche detto psaltes, [...] stimata. In tale senso cantore valeva capo-cantore, e a un dato momento era l'arcidiacono. Quando nell'anno 595 S. GregorioMagno decise che i diaconi non cantassero che il Vangelo e le Lezioni, la carica d'arcidiacono si separò dalle mansioni di ...
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. La qualifica di ancilla Dei "serva di Dio", come quella di serva, famula, si trova nelle iscrizioni sepolcrali dei primi quattro secoli cristiani attribuita a donne, giovani e vecchie, e si ritiene che [...] vita devota; più tardi quelle che, a somiglianza dei monaci, vivevano in monasteri osservando i voti religiosi; dopo S. GregorioMagno divenne il titolo proprio delle monache. Con tale denominazione vengono dai papi e dai concili date ad esse delle ...
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Giureconsulto, nato presso Cahors nel 1602, morto nel 1682. Alle cognizioni di diritto civile e soprattutto canonico unì anche una larga erudizione di carattere storico. Insegnò a lungo diritto a Tolosa. [...] Tolosa 1648-1657); tra gli scritti di diritto canonico: le Dissertationes iuris canonici (Tolosa 1651,1654) e i commentarî all'epistolario di GregorioMagno (Tolosa 1669), alle Decretali di Innocenzo III (Parigi 1666) e alle Clementine (Parigi 1680). ...
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. Antica cittadina della Lucania, ricordata per la prima volta da Livio (XXIV, 20) che rammenta quando essa, nella seconda guerra punica, fu presa dai Romani: più tardi, in epoca augustea, ebbe il nome [...] che da Prata d'Aieta conduce a Tortora. La mancanza di ricerche lascia incerti se fosse abitata prima dei Lucani; a ogni modo essa, quantunque di poca importanza, ha avuto lunga vita, essendo ricordata anche da S. GregorioMagno (Epist., II, 43). ...
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schola cantorum
〈skòla ...〉 locuz. lat. (propr. «luogo di riunione dei cantori»), usata in ital. come s. f. – Nelle antiche basiliche cristiane, lo spazio (in ital. coro) antistante all’altare, riservato ai cantori e delimitato da un recinto...
patrologia
patrologìa s. f. [comp. del gr. πατήρ -τρός «padre» e -logia]. – 1. Lo studio storico, letterario, dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e, più ampiamente, degli scrittori cristiani dall’età sub-apostolica sino a Gregorio...