Antica famiglia veneziana, che la tradizione ricollega senza fondamento storico ai dogi di casato Partecipazio (810-836).
Sotto il dogado di Pietro Gradenigo, la famiglia Badoer fu la più compromessa nella [...] durante la crisi della guerra di Ferrara; ambasciatore presso Innocenzo VIII per la pace col duca d'Austria nel 1487. Notevole del Friuli nel 1563, ambasciatore in Francia, presso papa Gregorio XIII, a Costantinopoli nel 1573, poi ancora in Francia ...
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Umanista bizantino del sec. XIII-XIV. Discepolo e fautore di Gregorio Ciprio, fu dei più influenti personaggi alla corte di Michele VIII e di Andronico II, al cui figlio Giovanni andò sposa la figlia Irene. [...] Dopo l'anno 1320 cercò riposo in un monastero sotto il nome di Natanaele: morì nel 1327. La produzione letteraria del C. comprende trattati di filosofia e teologia (sulla materia, sull'anima, contro Plotino), ...
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Vescovo di Samosata (Siria) nel 361, partecipò come tale all'elezione di Melezio all'episcopato di Antiochia. Con i cappadoci Basilio di Cesarea, cui era legato da stretta amicizia, e Gregorio di Nazianzio, [...] arianesimo; anomei). Si deve agli sforzi suoi e di Gregorio se Basilio poté essere, da E. stesso, consacrato giugno, V, pp. 204-208; L. S. de Tillemont, Mémoires, ecc., VIII, Venezia 1732, pp. 319-336, 759 seg.; Loofs, in Realencyklopädie für prot. ...
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Poeta e drammaturgo sivigliano (1822-1892). Fervente repubblicano, scrisse versi politici che gli valsero un processo. Nei suoi drammi storici sfilano re e cortigiani, castellani e dame, nobili ed ebrei: [...] Doña Urraca, Blasco Jimeno, La judía de Toledo ó Alfonso VIII, Juan de Padilla, La Princesa de los Ursinos, El Arcanos del alma. Scrisse anche qualche dramma in collaborazione con Gregorio Larrañaga Romero, quali Juan Bravo el comunero, Felipe el ...
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Scultore oriundo lorenese, nato nel 1567, morto a Roma il 25 novembre 1612. Visse fin da bambino in Roma, ove iniziò l'arte con l'intagliare il legno; è uno dei più dotati tra gli scultori che hanno preceduto [...] in Roma sono da ricordare nell'oratorio di S. Silvia a S. Gregorio al Celio le statue di due santi (15961602); a S. Maria un Angelo in bassorilievo (1600), nella sacrestia, i busti di Clemente VIII e Paolo V (dopo il 1605), e nell'atrio, la statua di ...
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. Congregazione religiosa fondata a Roma nel sec. XVI. Il movimento iniziato dal concilio di Trento per la diffusione del catechismo (v.) nel popolo ebbe in Roma un ardente apostolo in S. Filippo Neri [...] Pietra e poi il Cusani. Gregorio XIII diede loro la chiesa di S. Agata in Trastevere; Clemente VIII quella di S. Martino presso dal francese Cesare de Bus in Avignone e approvati da Clemente VIII nel 1597.
Bibl.: K. Brischar, in Wetzer und Welte's ...
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Pittore, nato a Bologna nel 1558, morto a Roma nel 1628. Forse si educò a Bologna in quell'ambiente di manierismo alla Calvaert o alla Tibaldi. Solo più tardi, a Roma, e non in maniera diretta, risentì [...] 1575 e quivi svolse tutta la sua attività. Sotto il bolognese Gregorio XIII prese parte alle grandi opere di decorazione in Vaticano; lavorò 'Eneide.
Bibl.: G. Sobotka, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia 1913 (con la bibl. precedente). ...
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. Dal francese douzain, con cui viene indicato il soldo composto di 12 denari: si trova coniato a Torino da Francesco I re di Francia e in Avignone dai pontefici Giulio II, Gregorio XIII e Clemente VIII. [...] Analogamente a Venezia venne chiamato dodesino il soldo. Prima ancora si ebbero grossi bianchi dozzini e mezzi dozzini od oboli bianchi fatti coniare da Aimone di Savoia (1329-1343) e grossi dozzeni di ...
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SERÉDY, Giustiniano Giorgio
Delio Cantimori
Cardinale, nato a Deáki (Ungheria) il 23 aprile 1884, morto a Strigonia (Esztergom) il 24 marzo 1945. Entrò nell'ordine benedettino (1904) e fu ordinato sacerdote [...] Ungheria) e cardinale (del titolo dei Ss. Andrea e Gregorio al Celio) nel 1927. Partecipò attivamente alla vita politica fu collaboratore del card. P. Gasparri: i voll. VII, VIII, IX della raccolta Codicis Iuris Canonici Fontes (1935-39), portano ...
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In senso figurato vale superiorità morale e spirituale: di qui il suo uso come titolo onorifico. Come tale si trova già impiegato per ecclesiastici di grado superiore ai tempi di Gregorio Magno; più tardi [...] , i cardinali, i vescovi, i tre arcivescovi-elettori del Sacro Romano Impero, il Gran Maestro dell'Ordine di Malta. Urbano VIII, con decreto emesso nel concistoro pontificale del 30 gennaio 1630, lo volle serbato esclusivamente ai cardinali e al Gran ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
dozzeno
dożżèno (o dożżino) s. m. [dal fr. douzain, der. di douze «dodici»]. – In numismatica, soldo del valore di 12 denari, coniato a Torino da Francesco I re di Francia, ad Avignone dai pontefici Giulio II, Gregorio XIII e Clemente VIII...