(o ars dictandi) Titolo dei manuali (sec. 11°-15°) che insegnavano mediante regole ed esempi a scrivere lettere in latino. La denominazione proviene dall’abitudine tipica degli antichi di non scrivere [...] trattatista pare sia stato il monaco cassinese Alberico (seconda metà 11° sec.), seguito da Alberto di Mora (papa GregorioVIII), il cardinal Transmundo, Giovanni Anglico, Guido Faba, Lorenzo di Aquileia, Bene da Firenze, Boncompagno da Signa e altri ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] epistolas secundum stylum curiae. Tale stile doveva essere appunto quello denominato da Giovanni di Garlandia 'gregoriano' dal nome del pontefice GregorioVIII (1187). Le epistole (circa seicento tràdite da più di ottanta manoscritti) e l'Ars ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] una serie di opere destinate all'educazione del giovane Enrico VI (tranne il Liber universalis, dedicato a papa GregorioVIII). Accanto al Pantheon (prosimetro), una storia del mondo dalla creazione fino all'età contemporanea (del quale la particula ...
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GREGORIO da Catino
Umberto Longo
Nacque in Sabina intorno al 1060 da nobili genitori, Dono e Tederanda, nel castello di famiglia a Catino (oggi Poggio Catino, in Sabina). La storia di G. non può essere [...] un insieme di valore eccezionale per la storia dell'VIII e IX secolo grazie ai più di trecento documenti storia d'Italia [Medio Evo], XXXIII-XXXIV, Roma 1903; Il Liber floriger di Gregorio di Catino, a cura di M.T. Maggi Bei, Roma 1984; Orthodoxa ...
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GREGORIO di Montesacro
Paolo Chiesa
Di lui sappiamo quasi esclusivamente ciò che egli stesso ci dice nell'epistola di dedica della sua opera più importante, il Peri ton anthropon theopysis, destinata [...] Risando farebbe pensare che l'integrazione si debba ancora a Gregorio di Montesacro.
L'opera principale di G., il italiano, I, Roma 1897, tavv. 96 s.; Codice diplomatico barese, VIII, Le pergamene di Barletta, Archivio capitolare, a cura di G.B. ...
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GREGORIO (Goro, Ghirigoro) d'Arezzo
Luca Marcozzi
Sulla base dei pochi e incerti elementi a nostra disposizione, la biografia di G. può essere ricostruita solo per sommi capi.
Nacque ad Arezzo al principio [...] ortographie per alphabetum compilate, trasmesso dal codice Magl. VIII.1412 della Biblioteca nazionale di Firenze. Goro, nel 1366, e che si dichiarava figlio di un ser Goro o Gregorio. I Fiori di medicina sono stati pubblicati a cura di F. Zambrini ...
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Letterato (Firenze 1590 - Iesi 1643). Ingegno assai precoce, le sue doti gli valsero ben presto la protezione di G. B. Strozzi e l'attenzione del granduca. Decisivo fu l'incontro, nel 1608, con Galilei; [...] presbiteriale, aveva iniziato una brillante carriera curiale, favorita dalla stima di Gregorio XIII e di Urbano VIII, fu un consigliere ascoltato e prezioso, fino a quando, nel 1632, Urbano VIII non si scagliò contro il Dialogo galileiano, e C., che ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] episcopato italiano (e anche tedesco) si concretizza in uno scisma tra Gregorio VII e Urbano II, da un lato, e Clemente III gli stessi Fiorentini hanno aperto a Lione.
La morte di Carlo VIII e l’avvento al trono di Francia di Luigi XII riaprono nel ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] la continuità della tradizione imperiale: nel 1261 Michele VIII Paleologo rioccupò Costantinopoli. Ma l’impero restaurato ormai ‘esicasti’ come Gregorio Palamas, o contro di essi, come Barlaam Calabro e Niceforo Gregora. La storiografia prosegue ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
dozzeno
dożżèno (o dożżino) s. m. [dal fr. douzain, der. di douze «dodici»]. – In numismatica, soldo del valore di 12 denari, coniato a Torino da Francesco I re di Francia, ad Avignone dai pontefici Giulio II, Gregorio XIII e Clemente VIII...