Universal Pictures
Giuliana Muscio
Casa di produzione cinematografica statunitense fondata nel 1912 e nata dalla fusione tra la Independent Motion Picture Corporation di Carl Laemmle, la Bison Life [...] produttive della U. P. cambiarono radicalmente: si riprese la produzione di film dal budget limitato, come la screwball comedy, con My man Godfrey (1936; L'impareggiabile Godfrey) di GregoryLaCava e dei serial curati da Ford Beebe, come Jungle ...
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Lombard, Carole
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Jane Alice Peters, attrice cinematografica statunitense, nata a Fort Wayne (Indiana) il 6 ottobre 1908 e morta nei pressi di Las Vegas (Nevada) il [...] degli anni Trenta e dei primi anni Quaranta, una delle quali, My man Godfrey (1936; L'impareggiabile Godfrey) di GregoryLaCava, le valse l'unica candidatura all'Oscar della sua breve ma intensa carriera. Fu tuttavia anche raffinata e misurata ...
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Steiner, Max (propr. Maximilian Raoul Walter)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 10 maggio 1888 e morto a Beverly Hills [...] quanto contiene, sia pure in nuce, la tipica struttura tematica che riprende e sviluppa la melodia dei titoli di testa. Dopo la partitura di Symphony of six million (1932; Melodie della vita) di GregoryLaCava, tra le molte colonne sonore dei primi ...
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Donen, Stanley
Marco Pistoia
Regista e coreografo cinematografico statunitense, nato a Columbia (South Carolina) il 13 aprile 1924. Erede della grande stagione classica del musical, è stato, a un tempo, [...] le sequenze danzate di Living in a big way (1947) di GregoryLaCava, e di scrivere, con Gene Kelly, il soggetto di Take me film più celebrato, Singin' in the rain (1952; Cantando sotto la pioggia). Codiretto con Kelly, si pone tra i vertici di un ...
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My Man Godfrey
Michele Fadda
(USA 1936, L'impareggiabile Godfrey, bianco e nero, 95m); regia: GregoryLaCava; produzione: GregoryLaCava, Charles S. Rogers per Universal; soggetto: Eric Hatch, dal [...] presenza di William Powell (divo strappato alla MGM, con un contratto di 87.500 dollari), vengono però rivisitati da GregoryLaCava con uno stile più maturo che, in una certa misura, finisce per sospendere il patto di coesione sociale e il progetto ...
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Douglas, Melvyn
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Melvyn Edouard Hesselberg, attore teatrale, cinematografico e televisivo statunitense, nato a Macon (Georgia) il 5 aprile 1901, da genitori russo-tedeschi, [...] She married her boss (1935; Voglio essere amata) di GregoryLaCava e I met him in Paris (1937; Incontro a donna) ancora di Cukor e They all kissed the bride (1942; Tutti baciarono la sposa) di Alexander Hall, il regista con il quale D. lavorò più ...
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Rogers, Ginger
Francesco Costa
Nome d'arte di Virginia Katherine McMath, attrice cinematografica statunitense, nata a Independence (Missouri) il 16 luglio 1911 e morta a Rancho Mirage (California) il [...] avvertiva il bisogno di un cambiamento: si confrontò così con Katharine Hepburn in Stage door (1937; Palcoscenico) di GregoryLaCava nella parte di un'attrice ambiziosa; accettò in seguito di tornare a danzare con Fred Astaire in Carefree (1938 ...
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Menjou, Adolphe (propr. Adolphe Jean)
Eva Cerquetelli
Attore cinematografico statunitense, nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 18 febbraio 1890, da madre irlandese e padre francese, e morto a Hollywood [...] accento francese, e continuando a lavorare con i più importanti registi dell'epoca (Frank Capra, William Wellman, GregoryLaCava e altri), anche se ormai nuove forme di divismo stavano emergendo. Metafora di questo passaggio si potrebbe considerare ...
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Polglase, Van Nest
Stefano Masi
Scenografo cinematografico statunitense, nato a New York il 25 agosto 1898 e morto a Los Angeles il 20 dicembre 1968. Supervisionò il design di tutte le produzioni della [...] ) di William Dieterle, drammatici come The informer (1935; Il traditore) di Ford, Stage door (1937; Palcoscenico) di GregoryLaCava, Suspicion (1941; Il sospetto) di Alfred Hitchcock e Citizen Kane, basati sull'uso di singoli elementi scenografici ...
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Shamroy, Leon
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, di origine russa, nato a New York il 16 luglio 1901 e morto a Los Angeles il 7 luglio 1974. Nel bianco e nero contese a Lee Garmes [...] . In un mélo psichiatrico di GregoryLaCava, Private worlds (1935; Mondi privati), usò per la prima volta uno zoom, all' alcuni dei primi film girati in Cinemascope, come The robe (1953; La tunica) di Henry Koster, e in Todd-AO, come South Pacific ...
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