Maggiordomo d'Austrasia (m. Parigi 656); figlio di Pipino di Landen detto il Vecchio, gli successe (642) nella carica di maggiordomo d'Austrasia. Liberatosi del suo rivale Ottone, G. divenne in realtà padrone dello stato, poco contando l'autorità del re Sigeberto III cui successe (656) il figlio Dagoberto II di tre anni. G. fece tonsurare Dagoberto, relegandolo in Irlanda, e proclamò re il proprio ...
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GRIMOALDO
Andrea Bedina
Principe longobardo di Benevento, secondo di questo nome. Alla morte del principe Grimoaldo (I), collocabile ai primi di aprile 806, G., che all'epoca ricopriva l'incarico di [...] corte beneventana.
Si è giunti a supporre che G. fosse in qualche modo imparentato con la dinastia di Arechi (II) e Grimoaldo (I), ma senza certezze, a parte, forse - come rileva P. Bertolini -, un vago accenno in proposito nel Chron. Vulturnense (I ...
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GRIMOALDO, re dei Longobardi
Andrea Bedina
La prima testimonianza relativa a G. è contenuta nella più ricca fonte su di lui, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono (l. IV, cap. 37). L'episodio descritto, [...] complessa trama di inganni si risolse con l'uccisione di Godeperto e l'assunzione della corona regia da parte di Grimoaldo. Paolo Diacono tuttavia non dimentica sia di chiudere la partita con l'insidiosa indegnità di Garibaldo - precisando che quest ...
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GRIMOALDO Alferanite
Hubert Houben
Dal cosiddetto Anonimo Barese sappiamo che era figlio di un tal Guaranga; nei documenti egli viene chiamato "Grimoaldus Alferanites". Proveniva probabilmente da una [...] Nicola di Bari, I, L'epoca normanno-sveva, Bari 1984, pp. 121, 125-134, 147, 150, 155; P. De Leo, Grimoald Alferanites, in Lexikon des Mittelalters, IV, München-Zürich 1989, coll. 1718 s.; Storia di Bari. Dalla conquista normanna al Ducato sforzesco ...
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Tesoriere (storesaiz) e poi successore, nell'806, di Grimoaldo III a capo del principato beneventano, G. proseguì la lotta contro i Franchi di Carlomagno e Pipino iniziata sotto il suo predecessore. Ottenne [...] la pace nell'812, in cambio della cessione del comitato di Chieti al ducato di Spoleto, in mano franca. In seguito combatté vittoriosamente i Napoletani, ma fu eliminato nell'817 da una congiura dell'aristocrazia ...
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Figlio del re Grimoaldo, gli successe, fanciullo, nel 676; ma poco dopo fu cacciato dall'ex re Pertarito, esule dopo l'usurpazione di Grimoaldo; s'ignora la sua sorte ulteriore. ...
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Figlio (m. 687) di Grimoaldo. Ebbe il governo del ducato (662-63), quando il padre divenne re dei Longobardi. Con l'aiuto del padre resisté all'assedio di Costante II, e, credendo la vittoria frutto delle [...] preghiere del prete Barbato, volle che questi fosse il primo vescovo cattolico di Benevento, e si convertì con molti dei suoi. Aggiunse ai suoi possessi Taranto e Brindisi ...
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Figlio (m. 806) di Arechi II e di Adelperga, fu dal padre consegnato come ostaggio a Carlomagno per garanzia d'una politica amichevole verso i Franchi (787), ma l'anno dopo tornava a Benevento per prendere possesso del trono, resosi vacante per la morte del padre e del fratello primogenito. Dopo un breve periodo di concordia con Carlomagno (durante il quale combatté i Bizantini in Calabria), riprese ...
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Figlio del duca Romualdo I, fu a sua volta duca di Benevento alla morte del padre (687-89 circa). Sposò Wigilinda, sorella di Cuniperto e figlia del re longobardo Pertarito. ...
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Figlio (m. 671) di Gisulfo II, duca del Friuli. Rapito con i fratelli dagli Avari in giovane età, dopo essere rientrato fortunosamente in patria fu poi costretto a lasciare il Friuli a causa dell'usurpazione dello zio e si rifugiò a Benevento con l'unico fratello superstite di tre che ebbe, Radoaldo. Eletto duca di Benevento alla morte di questi (647), dopo quattordici anni per mezzo di Garibaldo, ...
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