Danzatore e coreografo (Reichenberg, Boemia, 1902 - Gümligen, Berna, 1968). Allievo di Mary Wigman, svolse la sua attività sia in compagnie di balletti, sia come solista, creando un personale tipo di danza, [...] ricco di suggestioni tragiche, allegoriche, comiche, grottesche. Fu anche insegnante di danza in Europa e in America. ...
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POCCETTI, Bernardino Barbatelli
Carlo Gamba
Pittore, nato a Firenze nel 1542, ivi morto il 10 novembre 1612. Allievo di Michele Tosini, ma seguace specialmente dei vasariani e dell'Allori che in quel [...] tempo ornavano di grottesche Palazzo Vecchio e gli Uffizî, acquistò rapida fama dando a questo genere di decorazione uno stile peculiare detto in seguito poccettiano e applicandolo a numerose facciate di case oggi in gran parte consunte. Nella ...
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Poeta polacco (Varsavia 1905 - ivi 1953). Dotato di una ricca vena satirica, criticò, con distaccata serenità, la vita politica e sociale del periodo prebellico. Dopo l'occupazione hitleriana, la sua poesia [...] motivi più profondamente umani. Scrisse, in un linguaggio semplice e pur raffinatissimo, numerosi poemi e componimenti satirici, farse grottesche e favole esopiche, tra cui si impongono: Pieśni ("Canti", 1953), il suo capolavoro, il poema Chryzostoma ...
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GHERARDI, Cristofano, detto il Doceno
Monica Grasso
Nacque a Borgo Sansepolcro nel novembre del 1508 da Guido di Francesco, a detta di Giorgio Vasari (pp. 214, 243) di famiglia nobile e agiata.
Fonte [...] nazionale dell'Umbria. Dipinti, sculture e oggetti dei secoli XV-XVI, Roma 1985, pp. 193-195; C. Rosini, Dietro la moda delle grottesche. Prospero Fontana e Paolo Vitelli, Città di Castello 1986, pp. 74-99, 146 s., 161-185 e passim; F.F. Mancini ...
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Brusati, Franco
Francesco Bolzoni
Commediografo, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Milano il 4 agosto 1922 e morto a Roma il 28 febbraio 1993. Sotto movenze narrative fluide, capaci di [...] esprimere un certo lirismo e al contempo di cogliere notazioni grottesche, B. mostrò spesso nelle sue opere una grande sensibilità verso segreti nodi psicologici e personaggi che recitano, prima ancora di viverle, le passioni, in luoghi di elegante ...
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Pittore (Verona 1528 - ivi 1590); fu uno degli aiuti di Paolo Veronese, ma rimase sempre legato alle forme accademiche genericamente ispirate al manierismo emiliano e a Giulio Romano. Opere sue nelle chiese [...] e nel museo di Verona. Fu autore di affreschi decorativi con finta prospettiva e grottesche (palazzo Canossa a Venezia; palazzo Thiene a Vicenza, in collaborazione con A. Canova). ...
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Disegnatore di architetture e ornati (n. Leeuwarden 1527 - m. 1606). Si formò come pittore e collaborò ad architetture effimere, ma furono i suoi disegni (pubblicati ad Anversa dal 1555 in circa 500 incisioni) [...] a offrire un vasto e fantasioso repertorio di motivi antichi (vasi, grottesche, ecc.). Altrettanto importanti per la formazione e diffusione del manierismo architettonico nordico furono i suoi trattati, più volte ristampati (Artis perspectivae ...
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Pittore di smalti (n. Limoges 1513 circa - m. 1584 circa), fondatore e capo di un'importante bottega di smalti; si specializzò soprattutto nel vasellame smaltato; raggiunse grande fama in tutta Europa, [...] specialmente in Germania. La sua decorazione consisteva soprattutto in grisailles su fondo nero, con grottesche, cartigli, festoni, mentre le scene sono di ascendenza raffaellesca, mediata attraverso le stampe, spesso con soggetti anticheggianti o ...
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Pittore (m. Monaco di Baviera 1602), aiuto di Giulio Licinio (1565) al servizio di Massimiliano II a Vienna; poi aiuto di F. Sustris ad Augusta (1569-73) al servizio di Hans Fugger e (1585-97) alla corte [...] di Monaco. Di P. rimangono alcune pitture decorative con grottesche nel palazzo dei Fugger ad Augusta, nel castello della Trausnitz (dove lavorò, 1580, con Sustris), nella Residenza di Monaco. ...
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FERRARI, Evangelista
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque nel 1740 a Torrechiara (Parma). Studiò architettura con E.-A. Petitot all'Accademia di belle arti di Parma e pittura di paesaggio presso B. Bossi. [...] Lo Scarabelli Zunti lo definisce "buon pittore di quadrature, arabeschi e grottesche", ma il F. è oggi noto solo per la sua produzione grafica nel campo dell'architettura e dell'editoria.
Nel 1764 partecipò, senza successo, al concorso accademico che ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...