(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] M.L. Bemberg; Tangos di F.E. Solanas, sugli esuli argentini a Parigi; La película del rey di C. Sorín, sulle grottesche vicende di un regista alle prese con il suo film; Hombre mirando al sudeste, una pellicola di fantascienza diretta da E. Subiela ...
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Nacque a Mosca il 30 ottobre (11 novembre) 1821 nella famiglia di un medico militare. La sua infanzia fu triste per le ristrettezze della sua famiglia e per le impressioni a cui fu soggetto il suo animo [...] aiuto dapprima per questa liberazione, sarà, a sua volta, tenuto in freno da una nuova influenza, quella della narrazione grottesca, dietro cui è la realtà tragica della vita.
Il legame iniziale di D. giovane con Gogol′ si sciolse spontaneamente nel ...
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Il vocabolo calamarius designò la teca dei calami per scrivere; passò poi a significare anche il recipiente per l'inchiostro, che i Romani chiamavano atramentarium, e finì anzi col conservare solo quest'ultimo [...] comuni ancora però furono quelli in ceramica dipinta, soprattutto nel tardo periodo della produzione urbinate, con decorazioni grottesche, e di forme originali, con piedi, angoli e coronamenti plastici, secondo la tendenza allora prevalente. Calamai ...
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Nacque, di famiglia fiorentina, a Lamporecchio nel 1497 o '98 e visse i primi vent'anni nel Casentino e a Firenze. Fu protetto dal cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena suo parente, il quale lo mise al [...] è di sentimentale e sdolcinato, o brutalmente e oscenamente mostrando una disperazione d'amore piena di truculente minacce e di grottesche violenze. Ma quelli che più procacciarono fama al Berni sono i capitoli in cui canta o temi di poesia burlesca ...
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SECCHIO
Filippo ROSSI
. Recipiente per contenere liquidi a forma troncoconica più o meno accentuata, munito di un manico quasi sempre semicircolare e mobile fissato all'orlo del vaso: i materiali più [...] del secolo XVI (quasi sempre con stemmi), fra quelli incisi veneziani della fine del '500, fra le maioliche urbinati a grottesche; più tardi, anche fra i cristalli di rocca, di forme più complicate, a sezioni polilobate o poligonali con montature in ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] in vivaci narrazioni animate dall'espressività drammatica dell'ultimo stile dell'artista. Un elemento interessante è costituito dalla presenza di grottesche nel pannello di Dresda (Ultimi fatti di s. Zanobi): il F. aveva certamente studiato le ...
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LUINI, Bernardino (Bernardino de Scapis)
Pietro Marani
Figlio di Giovanni Donato di Bernardo de Schapis, o Scapis, detto "Monlone", nacque a Dumenza, presso Luino, intorno agli anni 1481-82.
Il padre, [...] e del classicismo del L., in questi affreschi, e specie nelle Sibille, incorniciati da motivi "alla musaicha" e da grottesche eseguite da Alberto Meleguli da Lodi, sono state notate reminiscenze dei contatti avuti con l'arte di Peruzzi, Sodoma ...
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RICCIARELLI, Daniele, detto Daniele da Volterra
Vittoria Romani
RICCIARELLI, Daniele, detto Daniele (Daniello, Nello) da Volterra. – Nacque a Volterra da Antonio Ricciarelli nel 1509, come si ricava [...] , sopravvive, danneggiata, la volta dell’atrio, decorata con scene di ludi antichi entro cornici a stucco e grottesche, e ispirata al gusto antiquario del committente e agli schemi della decorazione postraffaellesca.
Nel 1541 Ricciarelli s’iscrisse ...
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CARUCCI, Iacopo, detto il Pontormo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Pontorme (donde il soprannome), sobborgo di Empoli, il 24 maggio 1494 da Bartolomeo, pittore allievo di Domenico Ghirlandaio, e da Alessandra [...] e l'ammirazione di Michelangelo: era stata commissionata ad Andrea di Cosimo Feltrini, che si limitò a eseguire stemma e grottesche, passando le figure al giovane collega. Analogo stemma con putti, su una porta, vollero subito dopo gli abitanti di ...
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FERRAMOLA, Floriano
Sara Bizzotto Passamani
Figlio di Lorenzo, "marangon" (carpentiere), nacque a Brescia intorno al 1480, come si desume da una polizza d'estimo del padre, del 1517, in cui il F. risulta [...] chiesa di S. Maria in Valvendra di Lovere (Bergamo) un'impegnativa decorazione ad affresco: la volta a cassettoni, le grottesche e le candelabre, gli oculi in prospettiva nei pennacchi contenenti busti di santi (sotto la figura di s. Mattia appare ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...