Jackson, Glenda (propr. Glenda May)
Simonetta Paoluzzi
Attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Birkenhead (Cheshire) il 9 maggio 1936. Donna moderna, colta, dal volto fortemente espressivo [...] in cui è una candidata all'elezione di presidente di un club della salute in una scatenata sarabanda di situazioni grottesche. Negli stessi anni ha continuato a riscuotere successi in palcoscenico, confrontandosi con grandi opere di autori classici e ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] dipinto e in armonia con il restante arredo della camera Doni, opera dei Del Tasso. Dai cinque clipei disposti sulla fascia a grottesche sporgono teste: in alto Cristo e sotto, si crede, due Profeti e due Sibille autori di profezie e di oracoli sulla ...
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GIORGIO da Gubbio detto Mastro Giorgio
Gaetano Ballardini
Così è chiamato comunemente il ceramista Giorgio Andreoli, nato a Intra forse intorno al 1465-70, morto a Gubbio probabilmente nel 1553. Benché [...] . Dapprima la sua officina segue gli schemi ornamentali derutesi; poi (circa 1525) quelli di Faenza e di Casteldurante con grottesche, trofei, storie a tenue tavolozza (es., piatto del 1525 con le Tre Grazie da Marcantonio, al Victoria and Albert ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] serviva anche a fabbricare pendagli a forma di testa di ariete e di colomba, e, dal IV sec. in avanti, di maschere grottesche dal naso ricurvo e gli occhi sporgenti, identici a quelli trovati ad al-Mina, del VI secolo. Molto diffuse sono infine le ...
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SANTI, Raffaello
Francesco Paolo Di Teodoro
Vincenzo Farinella
SANTI (Sanzio), Raffaello. – Nacque a Urbino il 28 marzo o il 6 aprile 1483: la prima data si basa sulla testimonianza vasariana («Nacque [...] di sotto del Palazzo de le tre poste una sopra l’altra, rivolte verso Roma a greco, et era dipinta a fogliami, grottesche et altre simili fantasie assai vulgarmente, et con poca spesa, benché vistosamente. Il che si fece perché l’era comune, et dove ...
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Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] dall'interno, inventando la controutopia. Nei Gulliver's travels (1726) egli offre un'immagine caricaturale di società grottesche che si considerano perfette e dimostra che la sola società conforme alla natura umana è necessariamente laida e malvagia ...
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teatro
Giovanni Antonucci
La fortuna dell'opera dantesca e dello stesso personaggio di D. in teatro è fenomeno tipicamente ottocentesco, generato dalla più ampia riscoperta dei valori morali e civili [...] , questa commedia si distingue anche per un altro primato: quello di mettere in bocca al personaggio di D. grottesche battute, composte di versi tratti dalle sue opere maggiori, adattati metricamente e inseriti nelle più improbabili situazioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quando, intorno alla metà del Cinquecento, di ritorno da Roma e in viaggio verso le Fiandre, [...] teste rappresentanti i venti che spirano dai quattro punti cardinali, mentre gli stemmi e motivi che si ispirano alle grottesche fungono da tramite alla base più ampia della struttura piramidale che si espande ai quattro angoli, dove sono raffigurate ...
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MORANDINI, Francesco
Laura Mocci
MORANDINI, Francesco (detto il Poppi). – Nacque intorno al 1544 a Poppi, nel Casentino. La data di nascita si deduce da Raffaello Borghini che nel Riposo, scritto nei [...] I Donnola e Ariete, sostenute da putti, Autunno e Inverno nella lunetta con il ritratto di Cosimo I e le grottesche che incorniciano i vari riquadri nel soffitto. Sulle pareti, entro il 1571, furono collocati l’ovato con Alessandro dona Campaspe ...
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PIANTAVIGNA, Gian Maria
Stefano L'Occaso
PIANTAVIGNA, Gian Maria. – Figlio di Giovan Battista, nacque, forse a Bologna, probabilmente entro il 1520; il padre, intagliatore, operò a lungo nel Bresciano, [...] dell’impegno più rilevante dell’artista. La struttura, di carattere sostanzialmente architettonico, è impreziosita da festoni, candelabre e grottesche.
Il 10 agosto 1563 un «M.ro Hieronimo trebesco da Gusago» si impegnò a intagliare la cassa dell ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...