Scrittore argentino (Mar del Plata 1943 - Buenos Aires 1997). Giornalista, esordì nel 1973 col romanzo Triste, solitario y final (trad. it. 1975), ironico omaggio al cinema americano e al romanzo giallo. [...] Esule in Francia (1976-83), denunciò l'oppressione della dittatura argentina nelle storie realistico-grottesche di No habrá más penas ni olvido (1979; trad. it. 1979) e Cuarteles de invierno (1981; trad. it. 1981). Una più brillante comicità ...
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GANASSINI (Canassini, Fiore, Ganasini, Ganacini, Ganascini, Ganasselli, Ossini), Marzio (Marco, Mario, Martino, Marzio di Cola Antonio)
Enrico Parlato
Nacque a Roma in un periodo che può essere circoscritto [...] tra il 1560 (Noack) e la metà del decennio successivo. Il padre era il pittore, specializzato nella decorazione a grottesche, Antonio Orsini o Ossini, ricordato da Baglione con l'appellativo di Cola Antonio.
La riscoperta del G. si deve a L. Salerno ...
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atetosi
Malattia del sistema extrapiramidale, che si manifesta con movimenti involontari degli arti, specie dei segmenti estremi, della faccia e della lingua: i movimenti delle dita sono detti tentacolari [...] perché ricordano quelli dei tentacoli dei polpi; quelli della faccia e della lingua danno luogo a smorfie grottesche e disturbano l’articolazione della parola. È legata a una particolare lesione del corpo striato. Sovente i movimenti atetosici sono ...
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Pseudonimo dello scrittore estone Arvo Vallikivi (n. Märjamaa, Estonia nord-occid., 1935 - m. 2024). Dalle sue novelle traspare una critica esplicita alla società (Kaheksa jaapanlannat "Otto giapponesi", [...] dei cigni. Carosello", 1968), che successivamente viene arricchita di nuovi soggetti, volti verso situazioni sempre più grottesche, sino a sconfinare nel misticismo. Dopo gli anni Settanta V. ha attenuato lo sperimentalismo dedicandosi anche ad ...
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Fotografo naturalizzato statunitense (Angri 1905 - Prescott, Arizona, 1999). Dopo gli studî di architettura a New York, nel 1935 entrò in contatto con A. Stieglitz e l'anno seguente con E. Weston. All'iniziale [...] interesse per la foto di paesaggio fece seguire una ricerca basata sulla realizzazione di nature morte grottesche e inusuali. Negli anni Quaranta, vicino a C. Sheeler e poi a M. Ernst, iniziò a collaborare con personaggi di primo piano della scena ...
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Pittore (Padova 1906 - ivi 1985). Si dedicò alla pittura dal 1932: significativi per la sua formazione furono i contatti, a Firenze, con O. Rosai e, a Padova e a Milano, con l'ambiente antifascista. La [...] sua ricerca si è svolta sempre nell'ambito del realismo che spesso (soprattutto nelle grottesche deformazioni della serie satirico-politica del "Gibbo", 1942-49) acquista toni surreali. Tra i cicli più significativi della sua vasta produzione ...
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Arte e architettura
Composizione inconsueta, fantasiosa, bizzarra. Sottraendosi all’imitazione naturalistica e a regole compositive canoniche, si configura per la sua contrapposizione alle poetiche del [...] . Anche se il termine ricorre nella letteratura artistica del 16° sec. (con riferimento al gotico e, soprattutto, alle grottesche), si può parlare propriamente di c. solo nel manierismo, nel barocco e nel rococò, sia per decorazioni fitomorfiche e ...
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Bosch, Hieronymus
Manuela Annibali
Le visioni surreali di un pittore nordico del Quattrocento
Bosch è un geniale pittore fiammingo contemporaneo di Leonardo da Vinci; ma la sua cultura è assai diversa [...] da quella del grande artista del Rinascimento italiano. Le sue opere sono piene di figure grottesche, bizzarre e mostruose, che suscitano stupore e fanno riflettere sui lati oscuri e irrazionali della vita.
Un bosco di misteri e di inquietudini
La ...
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Attore italiano (n. La Spezia 1942). Rivelatosi con In memoria di una signora amica di G. Patroni Griffi, si impose con Giulietta e Romeo di W. Shake speare, per la regia di F. Zeffirelli. Scoperto dal [...] cinema, vi si è dedicato con continuità ed eclettismo, rivelando un sicuro talento comico, con venature grottesche; si è misurato con la regia in Ternosecco (1987), film di cui è stato anche protagonista. Per la regia di E. Scola ha interpretato ...
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Poeta e drammaturgo romeno (Bulzesti, Dolj, 1936 - Bucarest 1996). Si distinse per l'abilità nel trasferire in versi l'universo del quotidiano. In partic., nel ciclo La Lilieci ("A Lilieci", 4 voll., 1973-94), [...] i motivi proprî della tradizione letteraria, quali la vita rurale, l'esistenza trascorsa nel villaggio, diventano occasione di parodie grottesche e ironiche, ma al contempo riacquistano lo statuto di poesia. Anche nel teatro il sarcasmo e i toni ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...