GRAFFITO (o sgraffito)
Matteo DELLA CORTE
Anna Maria CIARANFI
Paola ZANCANI MONTUORO
Nell'uso moderno, con questo termine s'indicano, in linea generale, tutti i segni scalfiti su una qualsiasi superficie [...] , eco degli affreschi che si usavano nell'interno della casa. Agli elementi geometrici primitivi, molto semplici, si sostituirono le grottesche (v.), usatissime nel sec. XV e nel XVI.
Se pure il graffito offre una resistenza maggiore che l'affresco ...
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Vedi TERRA SIGILLATA dell'anno: 1966 - 1973
TERRA SIGILLATA (v. vol. vii, p. 726-729)
H. Comfort
Sommario: I. T. S. ellenistica: A) "pergamena", B) "samia", C) "megarese maggiore", D) Coppe a rilievo [...] rilievo di Lezoux, e sono in parte derivati da altre fonti; una nuova categoria è formata da una serie di maschere grottesche dai tratti esagerati, mentre un'altra celebra le imprese militari di Traiano. La qualità del modellato varia da eccellente a ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] di Varallo, del 1507 (Bordiga, 1830, p. 25; Bossi, 1983, p. 183). Sia la precocissima comparsa delle grottesche nella cappella, esemplate soprattutto su modelli signorelliani (Dacos, 1969, pp. 86 s.), eseguite con velocità "compendiaria" intorno ai ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La trattazione dell’area musicale nel Novecento ci ha posto di fronte [...] civilizzato al selvaggio è intravista nel ragtime e nel ballo del cakewalk: strani ritmi che ben si associano alle altrettanto grottesche forme dell’arte visiva e che suscitano l’interesse di Picasso e Matisse. Il surrealismo intravede nel jazz un ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] ogni probabilità subito prima del soggiorno romano), impegnato in un ciclo di affreschi con scene di battaglia e probabilmente grottesche nel distrutto palazzo Albanini (p. 202). Nel 1563 il M. era tornato certamente a Firenze, giacché il 23 maggio ...
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COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] primavera del 1798, con la compagnia di S. Viganò, danza sulle scene del teatro S. Benedetto di Venezia un Antonio (primo grottesco) in Riccardo Cuor di Leone (musica di J. Weigl) e Lo sposo sciocco deluso. Sempre a Venezia nello stesso anno, con ...
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DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] fece "a sgraffio" la facciata della cappella Antinori attigua a S. Gaetano; intorno al 1638 affreschi con paesaggi e grottesche nella canonica di S. Martino a Sesto Fiorentino. Nella stessa zona ed epoca eseguì anche decorazioni nella villa Venturi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In polemica col barocco, lo stile rocaille adotta un tono meno aulico e fastoso. [...] cornici inquadrano tavole in cui i maggiori artisti del tempo – Watteau, Audran, Gillot – dipingono scene galanti, pastorellerie, grottesche, cineserie e allegorie di stagioni. Un perfetto connubio tra decorazione e pittura è ottenuto nelle sale del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anche le scuole vescovili restano contagiate dalla tradizione pagana delle feste stagionali, legate a [...] Giovanni) avevano aperto, nell’intento d’assimilare cultura e tradizioni pagane, l’interno dell’edificio sacro alle processioni grottesche, alle mascherate e ai lazzi del basso clero.
Lo spirito licenzioso delle libertates decembris rinnova allora i ...
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PÉREZ, Matteo detto Matteo da Lecce (Matteo d’Aleccio, Matteo de Alesio)
Patrizia Piscitello
– Figlio di Antonio Pérez e di Madama Lucente – i nomi dei genitori sono tratti dal processetto matrimoniale [...] , 1984, p. 163).
Nell’attività romana di Matteo è inserito da Van Mander anche il ciclo decorativo con paesaggi e grottesche della villa Mondragone a Frascati (Van Mander, 1604, 1969, c. 193v), proprietà del cardinale Marco Sittico Altemps. Il vasto ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...