di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] di un nuovo fattore di crescita. a) Attività neurotropica. b) Modulazione fenotipica. c) La struttura del NGF e il suo gene. il livello NGF era ulteriormente salito al 107% in un gruppo di ventisei individui. Due dati di notevole interesse emergono da ...
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fattóre di créscita Ciascun composto chimico prodotto dall’organismo, detto anche f. di accrescimento, in grado di stimolare la crescita e il differenziamento delle cellule. Presenti in piccolissime quantità, [...] ’azione dei fattori di crescita. In primo luogo sono modulate la loro sintesi e la loro maturazione (molti fattori di tirosinchinasica (le tirosine-chinasi sono enzimi che aggiungono un gruppo fosfato ai residui di tirosina presenti nella sequenza di ...
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Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] ) = (x ⋃ y) ⋂ z. Si dimostra che un r. è modulare se non contiene sottoreticoli pentagonali come quello della fig. 7. I r. modulari costituiscono per es., modulari il r. dei sottogruppi di un gruppo abeliano, il r. degli ideali destri (o sinistri) di ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] testo adottato. Nelle forme di organizzazione modulare dell’insegnamento, l’u. didattica è u=a), l’elemento u si chiamerà u. sinistra (rispettivamente u. destra). In un gruppo, vi è una e una sola u., sinistra e destra insieme (u. bilatera o ...
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(o operon) In genetica, gruppo di geni strutturali adiacenti, che sono trascritti tutti in una singola molecola di mRNA e che sono pertanto soggetti a una regolazione coordinata. In Escherichia coli, i [...] in modo coordinato ossia sono attivati, disattivati o modulati finemente da un unico evento regolativo. Spesso i geni RNA a partire dal promotore all’estremo 5′ di tutto il gruppo di geni. L’RNA trascritto viene definito policistronico e l’insieme ...
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Immunologia
Angela Santoni
Francesca Di Rosa
L'i. è la disciplina che studia il sistema immunitario (insieme di cellule e molecole circolanti nel sangue, nella linfa e negli organi linfoidi), le cui [...] Like Receptor, recettori simili al Toll, la proteina prototipo di questo gruppo), di cui fanno parte il recettore per LPS e il recettore per dà una risposta rapida, ma poco selettiva e scarsamente modulabile, la seconda dà una risposta più lenta, ma ...
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ORMONI
Paolo Marrama
Gaspare Mazzolani
(XXV, p. 571; App. II, II, p. 460; IV, II, p. 680)
Fisiologia umana. − Premessa. − La profonda revisione e gli approfondimenti compiuti negli ultimi anni hanno [...] curva della funzione).
È verosimile che il modulatore essenziale delle secrezioni ritmiche ormonali risieda, nella maggior dormina (e di dormine per gli altri eventuali o. del gruppo) sembrerebbe preferibile a quello di acido abscissico, atteso che ...
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Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] indagine va estesa anche alle altre componenti femminili del gruppo familiare, in particolar modo per quanto riguarda le sorelle dei segnali che i linfociti T forniscono ai B per modulare l'attivazione della risposta immunitaria.
In particolare, nell' ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] visive X e Y hanno termine su due gruppi diversi di interneuroni inibitori. Benché anche quella indagine research", 1977, CXXII, pp. 393-413.
Goldman-Rakic, P.S., Modular organization of prefrontal cortex, in ‟Trends in neuroscience", 1984, VII, pp ...
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Gene
Guido Modiano
Come per tutti gli altri elementi, anche nel caso del gene non è semplice darne una definizione. Il primo passo verso la comprensione di qualsiasi tipo di unità consiste nel darne [...] nell'udito sono almeno due, cioè che costituiscono almeno due gruppi di complementazione (infatti l'incrocio sarebbe interpretabile come A0A0;B+ , i gs hanno in genere una struttura modulare in cui ogni modulo è un esone che codifica per una parte ...
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modulare1
modulare1 agg. [der. di modulo]. – Relativo a un modulo (nel suo sign. primo e più generale), basato su un modulo, e quindi anche costituito dal vario accostamento di elementi (detti essi stessi elementi m.) che ripetono le misure,...
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...