Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Africa
Donatella Usai
Rodolfo Fattovich
Il processo di formazione delle società agro-pastorali
di Donatella [...] . Nell'area maghrebina, i cacciatori-raccoglitori capsiani continuarono a mantenere invariato il loro stile di vita agli inizi della I Dinastia, entrambi attribuibili al cosiddetto Gruppo A. Le fonti epigrafiche egiziane dell'Antico Regno (2700 ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] . Gozzadini, negli anni intorno al 1850, scoprì il primo gruppo di tombe di questa cultura. La denominazione, più strettamente legata al disopra della impugnatura. Raro è il tipo a curva continua anche nel dosso, che sarà frequente nella II fase. Nei ...
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Preistoria dell'Iran e dell'Asia Centrale
Massimo Vidale
Il paleolitico e il mesolitico
La conoscenza della preistoria di questa vasta area è ancora lacunosa, disomogenea e in particolare meglio definibile [...] non sono stati ancora osservati gli aspetti di continuità e graduale evoluzione riconosciuti in Asia Centrale. dove compare una lega con il 2% di stagno. A Susa un consistente gruppo di spilloni di rame con aggiunta di piombo in un rapporto del 20% ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Attica
Demetrio U. Schilardi
Dimostenes Giraud
Luigi Caliò
Attica
di Demetrio U. Schilardi
Regione della Grecia centrale (gr. Ἀττική; lat. Attica) che [...] occasionali hanno messo in luce resti notevoli di piccoli gruppi di tombe e di zone sepolcrali organizzate. Il corredo , le colonne slanciate e senza entasis, l’uso del fregio continuo all’interno dello spazio rettangolare che si crea tra la facciata ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] , che si aprivano, a quanto pare, su un transetto continuo (Pantoni, 1973; Carbonara, 1979). La chiesa era larga foglio staccato del martirologio (Napoli, Bibl. Naz., VIII C. 4), al gruppo degli Exultet 'riformati' (Roma, BAV, Vat. lat. 3784; Londra, ...
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L'Italia romana delle Regiones. Introduzione
Manlio Lilli
L’italia delle regiones
Introduzione
I gravi disagi che la trasformazione della società romano-italica provocò, nel momento del passaggio decisivo [...] e il Minucio. L’intervento augusteo dovette interessare un gruppo di opere situate a est degli Appennini, nella maggior e l’Italia augustea, in M. Pani (ed.), Continuità e trasformazioni fra repubblica e impero. Istituzioni, politica, società ...
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Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA
L. Breglia
R. Grousset
J. Auboyer
Una storia della o. antica manca ancora, né è ancora possibile tracciarla nonostante che, da un decennio circa a [...] facile si fa il compito dello studioso. Accanto a qualche gruppo infatti, la cui fisionomia precisa ancora non è stata con tonalità proprie, specie nel periodo più antico, dall'altro una continuità di produzione che va dal VII fino al III sec., d ...
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Vedi TEBE Ftie dell'anno: 1966 - 1973
TEBE Ftie (Nea Anchialos) (v. vol. vii, pp. 657 ss.)
P. H. Lazaridis
Fiorente cittadina costiera di 3500 abitanti dell'eparchia di Volos, nel nòmos di Magnesia. [...] un gruppo di edifici di pubblico uso, certamente appartenenti all'agorà della città antica, sono stati scoperti sul pendio S-O della collina dell'acropoli di Pyrasos, tra le Basiliche A e B. Lo scavo di questo complesso, cominciato nel 1960, continua ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] da Vergiate (fine VI - inizi V sec. a.C.).
Il gruppo di iscrizioni attualmente conosciute permette di delineare solo una minima parte di si differenza dal resto dell’Europa celtica per una continuità di certi rituali fastosi fino alla metà del III ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] sveva o di Pisa (Camposanto), o dei resti di un gruppo di Meleagro trasformato in un complesso con acquasantiera, a Sessa Trastevere, ArtB 68, 1986, pp. 379-397; S. Settis, Continuità, distanza, conoscenza. Tre usi dell'antico, in Memoria dell'antico ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
continuita
continuità s. f. [dal lat. continuĭtas -atis]. – 1. Qualità d’esser continuo, estensione non interrotta nel tempo, o anche nello spazio: c. d’un moto; impiego che ha carattere di c.; c. di pensiero, successione ininterrotta di una...