CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] di così alto valore da far supporre un quadro d'origine assai ricco. La coppia di c. di Tassilone, e gli inizi del successivo. Di questo tipo di c. sopravvive oggi un gruppo omogeneo che fa pensare a un unico centro di produzione nel Khorasan (Baer, ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] tolleranza, quella autentica, "appare di nuovo ciò che era all'origine, all'inizio dell'età moderna: un obiettivo di parte, un debba tener conto di fini culturali che variano". In gruppi che si riconoscono in una concezione condivisa di ciò che ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] , (v. Evans-Pritchard, 1956), il dio/spirito kwoth è considerato origine della buona e della cattiva sorte, e il centro ultimo dell'universo. In quanto creatore e protettore del gruppo etnico, tale spirito è 'padre' e 'signore' di tutte le cose ...
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IACOPO da Varazze
Carla Casagrande
La data di nascita di I. risale probabilmente al 1228 o al 1229. Il luogo, come testimonia il toponimico che gli viene attribuito nelle fonti, "Iacopus de Varagine", [...] da Rodolph Clutius (Magonza 1616) su cui il gruppo ha inizialmente cominciato a lavorare. L'edizione Maggioni in lingua italiana padre Valerio Ferrua.
La Chronica civitatis Ianuensis ab origine urbis usque ad annum 1297 è l'ultima opera di I., ...
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Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] non sono vincolanti per tutti, ma solo per un gruppo specifico di individui e spesso solo in particolari situazioni. comunque la tendenza a creare usanze e riti, a proiettarne le origini nel passato e a considerarli o a renderli 'tradizionali' (su ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] la causa insieme con il nunzio Gaspare Silingardi e al prelato d'origine italiana Orazio del Monte, invitò il G. ad assumere la viceprotezione nella parte di collezione dovuta al G., di un gruppo di dipinti di aperta influenza caravaggesca: un S. ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] se stesso: egli proiettava cioè nella diffidenza verso l'origine degli stati estatici degli altri - caratteristici spesso del 1567 comprendeva diciotto persone tra preti e laici. Al gruppo dei convittori si aggiunse il numero di coloro, perlopiù i ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] gli inquisitori veneziani venivano svolgendo a carico del gruppo di gentiluomini del circolo di Andrea da Ponte Roma 1945, pp. 115-116, 119-120, 137-138; S. Caponetto, Origini e caratteri della Riforma in Sicilia, in Rinascimento, VII(1956), pp. 292, ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] A. J. C. Clément, G. Meindaerts.
La ragione della nascita di un gruppo così combattivo non va ricercata nella sola biografia del B. (il Dammig ha voluto vederne l'origine nel nascere dell'amicizia tra lui e il Passionei), ma nella situazione generale ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] cod. B 160: 5 lettere a F.M. Zanotti; altre in gruppi esigui si trovano nella Bibl. naz. di Firenze, nella Bibl. apostolica ma morto all'inizio del lavoro) per il periodo delle origini (fino al Magnifico escluso). Pertanto la sua narrazione inizia, ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...