In biologia è così chiamato l'insieme delle regole che permettono la traduzione della informazione genetica contenuta nel DNA nella sequenza polipeptidica delle proteine: esso determina cioè le regole [...] ma che ogni aminoacido doveva essere codificato da un gruppo di basi. Una analisi genetica accurata, basata soprattutto ha permesso di avanzare alcune ipotesi relative a questa origine, in particolare sembra essere costante la posizione relativa delle ...
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La struttura chimica, sovente assai complessa, presenta in molti casi caratteristiche generali di gruppo sulle quali si basano i criteri di classificazione. Gli a. oligosaccaridi o aminoglucosidici (streptomicina, [...] di resistenza multipla trasmissibile è frequente soprattutto nel gruppo dei bacilli enterici per i generi Salmonella e -amino-penicillamico. Vi sono, altresì, penicillasi di origine cromosomica ed episomiale, queste ultime prodotte dai fattori ...
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(XII, p. 798)
Fenomeno biologico durante il quale le cellule vanno incontro a cambiamenti morfologici, biochimici e strutturali, e acquistano la capacità di compiere specifiche attività funzionali. Durante [...] cellula iniziale − l'uovo fecondato − derivano mediante successive divisioni mitotiche gruppi di cellule che, pur avendo un identico patrimonio genetico, si differenziano e danno origine ai diversi organi e tessuti.
Da un punto di vista molecolare ...
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Sulla natura degli antìgeni - di quelle sostanze cioè capaci, una volta introdotte per via parenterale (cioè eludendo la via digestiva) in organismi per i quali sono eterogenee, di stimolare questi organismi [...] (polimeri elevati) e composti lipo-carboidrati di varia origine: all'opposto vi sono alcune sostanze proteiche che al quale si lega la specificità antigene. Il gruppo o i gruppi chimici responsabili di questa specificità possono anche isolarsi dal ...
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STREPTOCOCCO (XXXII, p. 844; App. II, 11, p. 921)
Vittorio ORTALI
Lorenzo VILLA
In questi ultimi anni gli studî sugli s. si sono notevolmente sviluppati specie per quanto riguarda quelli che appartengono [...] avvio verso la guarigione.
La O streptolisina non è prodotta soltanto dagli s. di gruppo A ma anche da alcuni ceppi di gruppo C di origine umana e da alcuni ceppi di gruppo G. Per questi motivi si è sentita la necessità di studiare, nel sangue umano ...
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Si suole oggi più esattamente indicare col nome di carotene. Appartiene ad un gruppo di pigmenti che dal nome del loro rappresentante più diffuso si chiamano carotinoidi o caroteni: sono presenti nella [...] . I numerosi doppî legami coniugati fungono da gruppi cromofori. Tutti i carotinoidi naturali possono esser considerati metà inferiore di quello del β-carotene, perché spezzandosi dànno origine ad una sola molecola di vitamina A, in quanto posseggono ...
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L'origine della colina nell'organismo animale, a prescindere da un'introduzione con gli alimenti, e più precisamente con i fosfolipidi, è collegata oggi con la possibilità di sintesi. Con l'uso di azoto [...] all'arsenico), sostanze capaci di sostituire la colina nella sintesi dei fosfolipidi, ma non di funzionare da donatori di gruppi metilici, possono prevenire o curare il fegato grasso. Una diminuzione di fosfolipidi è stata inoltre osservata nel rene ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] sotto l'influenza della struttura locale della cromatina. In favore dell'esistenza di regioni di origine preferenziali sta un'osservazione sul gruppo di geni della globina β, in cui normalmente si osserva una duplicazione divergente a partire da ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] in maniera più o meno approssimata, le cause o i gruppi di cause e non vi è tanto necessità di insistere ‟Journal of heredity", 1936, XXVII, pp. 21-24.
Strong, L. C., The origin of some inbred mice, in ‟Cancer research", 1942, II, pp. 531-539.
Sweet, ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...]
Esistono due tipi di afferenze, X e Y, che hanno origine da due ben definiti tipi di cellule della retina e del nucleo le afferenze visive X e Y hanno termine su due gruppi diversi di interneuroni inibitori. Benché anche quella indagine così ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...