Brunswick
Regione storica della Germania settentrionale; i territori della Bassa Sassonia, che poi formarono lo Stato di B., furono riuniti (12° sec.), insieme ad altre regioni sassoni, nelle mani di [...] Lotario di Suplimburgo e giunsero per matrimonio alla casa dei Guelfi. Dal 1267 la storia della dinastia divenne molto complessa per divisioni ereditarie e successive estinzioni, motivo di persistente debolezza. Il Congresso di Vienna (1815) proclamò ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (405,16 km2 con 132.899 ab. nel 2020) e capoluogo di provincia. È situata a circa 4 km a S del Po (lungo il quale è ubicato il centro satellite di Pontelagoscuro).
Il nucleo [...] un ducato longobardo. Nel 774 passò ai papi che la concessero in feudo (988) ai marchesi di Canossa. Contesa tra guelfi (Adelardi) e ghibellini (Salinguerra), con i primi entrò nella lega lombarda. Quando fu incorporata nei domini degli Estensi, che ...
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BOSTOLI (Boscoli), Rainaldo
Ingeborg Walter
Apparteneva a un'antica famiglia aretina, tradizionalmente avversa a quella dei Tarlati, che, pur professandosi guelfa, manteneva buoni rapporti con l'Impero: [...] vescovo e molti nobili ghibellini. Solo nel settembre del 1290 si venne a un accordo, in forza del quale un gruppo di guelfi aretini fu riammesso nella città, ma è dubbio se tra loro vi sia stato anche il Bostoli. La circostanza che il suo congiunto ...
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BUONAIUTI, Buonaiuto (Bonaiuto Bonaiuti)
Benito Recchilongo
Tra i numerosi membri della famiglia che portarono questo nome, ne conosciamo uno vissuto intorno alla metà del sec. XIII; lo attesta un estimo [...] dei danni provocati dai ghibellini contro i beni di quei guelfi che, cacciati da Firenze nel 1260, si rifugiarono a Lucca, eseguito per ordine del Comune dopo il ritorno in patria degli esiliati e pubblicato in appendice alle Delizie degli eruditi ...
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Primo doge di Genova (m. il 14 marzo 1363); eletto dal popolo il 23 sett. 1339, fu confermato dal parlamento che decise però l'istituzione presso il doge di un consiglio di quindici popolani, l'esclusione [...] dei nobili dal dogato e dei guelfi da ogni ufficio pubblico. B. tentò di pacificare gli animi, ma poiché i nobili avevano ottenuto di entrare nel consiglio in pari numero coi popolani, fu costretto a rinunciare al dogato (23 dic. 1344). Ritiratosi a ...
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SOLERA, Antonio
Mario MENGHINI
SOLERA, Antonio - Cospiratore, nato a Milano nel 1786, morto a San Pellegrino nel luglio del 1848.
Laureatosi in legge all'università di Pavia, entrò nell'amministrazione [...] austriaca e ad un tempo si aggregò alla società segreta dei Guelfi, che rappresentava la parte morale più elevata della Carboneria. Copriva l'ufficio di pretore a Lovere fino dal 1818, quando il 16 gennaio 1820 fu arrestato su denunzia di Antonio ...
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Signore di Treviso (1274 - 1312); associato (1301) al governo dal padre Gherardo, gli succedette nel 1306. Governò dispoticamente; combatté contro il patriarca d'Aquileia e il conte di Gorizia, ma dovette [...] di conquista del Friuli. A lungo incerto tra guelfi e ghibellini, aderì infine a questi ultimi, ottenendo da Enrico VII il titolo di vicario imperiale, ma attirandosi l'odio della nobiltà guelfa, che lo fece assassinare. È ricordato (Par., IX ...
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BECCARIA, Manfredi (Manfredino)
Axel Goria
Nato verso la metà del sec. XIII da nobile famiglia di Pavia, come già il padre Giovannone, alias Zannone, e prima il nonno Musso, guidò, negli ultimi due decenni [...] del secolo, il "popolo" e i "militi" ghibellini della sua città nella lotta contro i più numerosi e potenti "militi" guelfi mostrando una chiara tendenza a instaurare di fatto, se non di diritto, un regime signorile in Pavia. Era già stato podestà di ...
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FIESCHI, Carlo
Giovanni Nuti
Nato forse a Genova, nella prima metà del secolo XIV, era figlio di Giovanni, signore di Torriglia.
Giovanni, che insieme col fratello Luchino (morto prima del 1336) aveva [...] fallì e l'Adorno si acconciò a cedere.
Il 6 ott. 1396 il F., il cardinale Ludovico Fieschì e gli altri capi guelfi si incontrarono con il doge sconfitto per trattare la resa della città, con la quale ebbe inizio la dominazione francese su Genova ...
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BECCANUGI, Leonardo
Pier Giorgio Ricci
Mercante fiorentino, cui il Petrarca indirizzò l'unica sua lettera in volgare pervenutaci, Leonardo di Niccolò di Cianghero de' Beccanugi appartenne a famiglia [...] popolana, ma sin dal Duecento ricca e di molta autorità tra i guelfi neri (il bianco Dino Compagni collocò un Beccanugi tra i "pessimi popolani e potenti nella loro parte"), che, a Firenze aveva le sue case nel quartiere di S. Maria Novella, ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
merlatura
s. f. [der. di merlare]. – 1. Il complesso dei merli che formano il coronamento di un edificio fortificato: la m. della torre, dei bastioni; m. guelfa, costituita di merli guelfi; m. ghibellina, o a coda di rondine, costituita di...