Federico (Federigo) Novello
Gaetano Ragonese
Appartenente alla famiglia dei conti Guidi (v.), F. è ricordato fugacemente da D. in Pg VI 17 tra gli spiriti negligenti, che nell'Antipurgatorio si accalcano [...] , mentre cercava di riacquistare le terre che il comune guelfo di Firenze aveva tolto a lui l'anno innanzi durante G. Parodi, in " Bull. " X (1903) 117; A. Roncaglia, Il canto VI del Purgatorio, in " Rass. Lett. Ital. " LX (1956) 409-426; G ...
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BUONDELMONTI, Tegghia (Tegghiano, Tecla)
Massimo Tarassi
Membro influente della parte guelfa, era figlio di Buondelmonte, console di Firenze nel 1214, podestà di Volterra nel 1230 e cavaliere a spron [...] guelfi e ghibellini, detta del cardinale Latino dal nome del suo promotore, come fideiussore guelfo 279, 392; R. Davidsohn, Storia di Firenze, III, Firenze 1957, p. 243; VI, ibid. 1965, p. 448; P. Litta, Le fam. celebri ital., sub voce Buondelmonti ...
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Abati, Durante degli
Renato Piattoli
Giudice fiorentino che il 10 maggio 1289 fu sindaco del Sesto di Porta S. Piero. I rapporti fra i figli di Alighiero II e D. dovevano essere piuttosto stretti, infatti [...] di Maria, moglie di Manetto, dettato il 17 febbraio 1315. Costei vi fece un legato alla figlia Gemma, moglie di Dante, di 300 'ipotesi soddisfa poco, perché non pare ragionevole che il guelfo Alighiero II, quando progettò di prendere moglie, andasse a ...
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Buiamonti, Giovanni
Franco Cardini
, La famiglia B. proveniva dalla zona tra Firenze e Pistoia, dove possedeva il fortilizio di Torre-Becchi in località presso Carmignano. Buiamonte di Messer Rota, [...] guelfo, combatté a Montaperti con i figli Palmiero, Becco e Visconte.
A Firenze i Becchi, collaterali dei B corredato di brevi dichiarazioni, Londra 1862, II, Documenti 433; Davidsohn, Storia II 1764; VI II 365, 676, 733; M. Barbi, in " Studi d. " X ( ...
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Polifemo
Giovanni Reggio
Mitico ciclope, figlio di Posidone e della ninfa Toosa. Rappresentato nell'Odissea come rozzo e bestiale, la sua figura passa, dopo un progressivo raffinamento nell'età alessandrina, [...] state proposte alcune identificazioni: Roberto d'Angiò, il comune guelfo nero, Romeo de' Pepoli, Diego de la Rat, P. dantesco, in Studi e Memorie per la storia dell'Univ. di Bologna, VI, Parma 1921; G. Mazzoni, D. e il P. bolognese, in Almae luces ...
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ALBERTI, Agnolo
Armando Sapori
Figlio di Neri di lacopo, fu guelfo fervente e si trovò il 23 sett. 1325 con molti degli Alberti alla battaglia di Altopascio, combattuta dai Fiorentini contro Castruccio [...] ; capitano nel 1324 a S. Miniato e nel 1336 a Pistoia. Nel 1335, sottomessasi Prato a Roberto d'Angiò, l'A. vi tenne la luogotenenza. Ebbe parte nelle pratiche tenute dalla Repubblica nel 1337 con Giovanni di Carinzia e Carlo di Moravia, figli del re ...
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Filippi
Renato Piattoli
Antica famiglia di Orvieto, di origine popolare; assurse a grande potenza alla fine del secolo XII. La città infatti già dalla metà del secolo era, come quasi tutti i centri [...] e Cappelletti, / Monaldi e Filippeschi, uom sana cura (Pg VI 106-107).
Raggiunta la preminenza nella loro città, ben presto screzi, con conseguente guerra, parteggiando per la Chiesa i guelfi Monaldeschi e per l'Impero i ghibellini Filippeschi, al ...
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ALVIANO, Tommaso d'
Hanno Helbling
Figlio di Ugolinaccio, appartenne al ramo guelfo della famiglia, distinguendosi particolarmente per l'affiancamento alla politica della Chiesa nel Patrimonio. Combatté [...] di Vico, fu custode di alcune terre della Chiesa già occupate dal prefetto. Podestà di Viterbo nel 1355, nel 1377 vi era ancora quale luogotenente per il vicario cardinale Pietro de Stagno. Aveva precedentemente ottenuto i beni confiscati ai figli di ...
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Gherardesca, Nino (Ugolino) della, detto il Brigata
Vincenzo Presta
Figlio del conte Guelfo della G. (figlio di Ugolino), e di Elena, figlia naturale di re Enzo. Imprigionato con l'avo e gli altri parenti [...] nella torre dei Gualandi (luglio del 1288), vi morì di fame nel marzo dell'anno successivo (cfr. If XXXII 124 - XXXIII 90). Il suo nome appare già nel 1272; nel 1288, come elemento moderato, i ghibellini pisani volevano associarlo al nonno Ugolino ...
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pubblico (publico; pluvico)
Nell'accezione propria di " comune a tutti ", " appartenente a tutti ": Torquato mandò a morte suo figlio per amore del publico bene, cioè per il bene della patria (Cv IV V [...] comune iustum " (Benvenuto), e deplora l'antagonismo del partito guelfo e del ghibellino, che tende a rompere l'unità da quel Barbi], / sì ch'è forte a veder chi più si falli (Pd VI 100: cfr. Mn II I 6 regum et principum, qui gubernacula publica ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...