Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] e confermò Ludovico quale sacro romano imperatore. Il soggiorno romano fu però di breve durata: minacciato a Sud dall’avanzata del guelfo Roberto d’Angiò, re di Napoli, e temendo una rivolta popolare nella stessa Roma, la notte del 4 agosto 1328 ...
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DELLA BELLA, Giano
Giuliano Pinto
Figlio di Tedaldo di Accorri, nacque - probabilmente a Firenze - intorno al 1240 da famiglia di antica origine, che secondo una tradizione ormai consolidata nell'età [...] - altro zio del D. - aveva fatto parte dei "Consigli del primo popolo". Dopo Montaperti i Della Bella furono tra i fuorusciti guelfi, anche se i danni ai loro beni provocati dalla parte avversa risultarono così lievi da far ritenere che essi non si ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto
Anna Falcioni
Figlio di Pandolfo (I) e di Taddea, nobildonna di origini ignote, nacque, con ogni probabilità, nei primi anni del Trecento, poco dopo Malatesta detto [...] assunti dal M. continuavano a essere determinati da esigenze contingenti, intestine al casato ed estranee all'ideale guelfo di cui essi rivendicavano rappresentanza e patrocinio. L'avanzata viscontea nell'Italia centrale, tuttavia, distolse il Papato ...
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GIORDANI, Igino
Stefano Trinchese
Nacque a Tivoli il 24 sett. 1894, da Mariano e da Orsola Antonelli, primo di sei figli, da famiglia di modesta origine.
Il padre, muratore, e la madre, analfabeta, [...] . Nel 1925, per aver mano più libera nella polemica contro i "ghibellini" fascisti, fondò, insieme con G. Cenci, Parte guelfa, "rivista di pensiero cristiano".
Vi espose l'idea degli Stati Uniti d'Europa, da fondare sui valori della civiltà cristiana ...
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CORRADO di Lützelhardt
Gerhard Baaken
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di C. che è ricordato per la prima volta nel 1172 nell'entourage dell'arcivescovo Cristiano di Magonza. Sconosciuti [...] di diventarne marchese. Ma mentre il ducato di Spoleto già in precedenza era stato governato da un duca di origine tedesca, Guelfo IV che nel 1173 0 nel 1174 aveva lasciato il suo ufficio, nella marca d'Ancona la situazione era del tutto diversa ...
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CARLO III d'Angiò Durazzo, re di Napoli, detto della Pace, o il Piccolo
Salvatore Fodali
Nacque da Lodovico di Durazzo e da Margherita Sanseverino, ma le contrastanti notizie delle fonti non hanno finora [...] dell'anno tornava in Ungheria, lasciando le truppe in Toscana. Ritornava nell'agosto del 1380 e, appoggiandosi al partito guelfo, il 10 entrava a Gubbio, il 14 settembre occupava Arezzo. Dopo avere concluso un accordo con Firenze, l'11 novembre ...
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ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Secondo di questo nome, nacque in Ferrara il 17 maggio 1338 da Obizzo (III) signore di Ferrara e da Lippa di Giacomo Ariosto; figlio naturale, venne legittimato [...]
Riprendeva frattanto lo scontro tra gli alleati e Bernabò Visconti, subito interrotto da una tregua il 25 ag. '68; l'ennesima "lega guelfa" costituita dal papa ìl 25 marzo 1370, cui l'E. prontamente aderi al pari di Firenze, Lucca, Pisa, Bologna e i ...
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DELLA SCALA, Alboino
Gian Maria Varanini
Secondogenito di Alberto e di Verde da Salizzole, nacque in data a noi sconosciuta; era comunque molto giovane nel 1289 (il Ferreti lo dice "nondum adultus" [...] Correggio che Lupi e Rossi avevano espulso da Parma, difendendo i Bresciani intrinseci contro i quali si era rivolto lo schieramento guelfo, e rinnovando infine, sia nel 1308 sia nel 1309, la lega con Mantova, Brescia, Parma, Modena. Nel 1309 poi il ...
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CAETANI, Benedetto
Daniel Waley
Figlio di Pietro (II) e di Giovanna da Ceccano, era pronipote del papa Bonifacio VIII. La prima notizia di una sua partecipazione all'amministrazione delle proprietà [...] erano diventati una pedina importante all'interno del vasto sistema guelfo di alleanze. Quando nel novembre del 1308 giunse a Firenze in Campagna e nel Regno e la difesa della causa guelfa in Toscana. Un feudatario che poteva raccogliere e comandare ...
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GUERCIO, Guglielmo
Enrico Basso
Nato presumibilmente a Genova nel terzo decennio del sec. XIII, apparteneva a una famiglia di origine vicecomitale tra le più influenti dell'aristocrazia consolare che [...] fattegli pervenire in maniera riservata dal governo genovese (il quale, del resto, nonostante il suo prevalente orientamento guelfo non aveva mai denunciato gli accordi politici e commerciali che il Boccanegra aveva stipulato con Manfredi), miranti a ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
guelfismo
s. m. [der. di guelfo]. – Il partito guelfo, l’ideologia guelfa o neoguelfa; con valore più recente e qualche volta polemico, atteggiamento clericale, e più in generale presa di posizione politico-sociale in senso cattolico. Anche,...