Scrittore e giornalista francese (Vannes 1894 - Puteaux 1980); collaboratore del Figaro dal 1922. Membro dell'Institut de France (Académie des sciences morales et politiques) dal 1964. Ha scritto i romanzi [...] ). Ha tradotto da Aristofane e da Dante. Cattolico, simpatizzò per la repubblica durante la guerracivile di Spagna; membro attivo della Resistenza durante la seconda guerra mondiale, fu deportato a Bergen-Belsen. In L'homme et la bête (1947, ricordi ...
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Polemista e parlamentare inglese (Swansick, Somerset, 1600 - Londra 1669). Puritano fervente, fu condannato alla prigione perpetua e al taglio delle orecchie per un suo libello (Histriomastix, 1632) che [...] fu accusatore implacabile dell'arcivescovo W. Laud (v.). Eletto deputato per Newport (1648), si batté per la fine della guerracivile e in favore del re; cacciato dal Parlamento nel gennaio successivo, con la purge of Pride, da Swansick continuò ad ...
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Narratore e giornalista catalano (Barcellona 1912 - ivi 1994). I suoi racconti sono caratterizzati dalla unione di realtà e fantasia, dalla presenza di elementi onirici e assurdi al lato del quotidiano. [...] Torratxa (1991), L'honor a la deriva (1992), Mesures, alarmes i prodigis (1994), La lluna a casa i altres contes (1995), Cartes d'amor (1996). Ha collaborato a numerosi periodici sia in Spagna, sia in Francia, ove si rifugiò durante la guerracivile. ...
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Giornalista e commediografo spagnolo (Madrid 1897 - ivi 1975), figlio di Torcuato L. de T. y Álvarez Ossorio, al quale successe (1929) nella direzione dell'ABC. Tradizionalista e monarchico, fu arrestato [...] due volte dopo la proclamazione della repubblica (1931), ma riuscì a evadere nella zona nazionale durante la guerracivile. Rientrato a Madrid (1939) e ripresa la pubblicazione del giornale, dovette lasciarlo poco dopo per un commento sgradito al ...
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Scrittore di lingua tedesca (Praga 1885 - ivi 1948), di origine ebraico-boema. Nel 1928 fondò, con altri, la Federazione degli scrittori proletar-rivoluzionarî tedeschi. Arrestato nel 1933 a Berlino in [...] seguito all'incendio del Reichstag, e rilasciato solo perché cittadino cecoslovacco, si arruolò nelle guardie rosse durante la guerracivile di Spagna (1937-38). Emigrato nel 1939 a New York e negli anni 1940-46 in Messico, tornò poi a Praga, dove fu ...
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Principe e uomo politico laotiano (Luang Prabang 1901 - Vientiane 1984). Studiò in Indocina e in Francia dove si laureò in ingegneria; tornato in Indocina, ricoprì alti incarichi nell'amministrazione dei [...] posizione di neutralità di fronte al conflitto in Vietnam. Rovesciato nel luglio 1958, mentre nel paese si diffondeva la guerracivile, fu nuovamente primo ministro dall'agosto al dicembre 1960. Nel 1962 ricostituì un governo di unità nazionale; dopo ...
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Uomo politico inglese (Bruton, Somerset, 1578 circa - Valladolid 1652). Console a Siviglia, fu lo strumento della politica spagnola di Giacomo I che lo nominò ambasciatore in Spagna (1616). Fu poi (1622) [...] al Tesoro (1635) insieme con il Laud, al quale contrastò aspramente ma senza successo il favore reale. Scoppiata la guerracivile, raggiunse Carlo I. Nel 1649, caduta la monarchia in Inghilterra, si recò in Spagna per la causa degli Stuart ...
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Touadéra, Faustin-Archange. – Uomo politico centrafricano (n. Bangui 1957). Nominato premier del Paese nel 2008 dal presidente F. Bozizé, di cui è stato fedele sostenitore, ha ricoperto la carica fino [...] sull’avversario ed ex ministro A.-G. Dologuélé. Centrali nel programma politico di T. sono la cessazione della guerracivile nel Paese per il raggiungimento di un’unità nazionale e un sostanziale risanamento delle finanze pubbliche. All'uomo politico ...
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Scrittrice statunitense (Litchfield 1811 - Hartford 1896). Dopo aver ricevuto una rigida educazione puritana dal padre, il predicatore e teologo calvinista Lyman Beecher, sposò (1839) il reverendo Ellis [...] schiavi fuggiaschi, il romanzo, con la sua potente carica sentimentale, animò il dibattito politico alla vigilia della guerracivile, divenendo un importante strumento per il movimento abolizionista. Tra i suoi romanzi successivi: Dred: a tale of ...
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Secondogenito (Lisbona 1802 - Brombach 1866) del re Giovanni VI. Sotto l'influsso della madre Carlotta Gioacchina di Borbone, si pose a capo di un movimento assolutistico e prese per due volte le armi [...] costituzione e si fece proclamare re assoluto col nome di Michele I (3 maggio 1828), scatenando così la guerracivile. Ripetutamente battuto dalle forze costituzionali, sostenute da Francia e Gran Bretagna, M. dovette sottoscrivere la convenzione di ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...