ISLAM.
Roberto Tottoli
– L’islam politico e il jihadismo. La reislamizzazione delle società islamiche. Il ruolo di Internet. Le comunità islamiche in Occidente. Bibliografia
All’inizio del 21° sec., [...] a questa disattesa pretesa emerse, nel corso dei primi secoli, una visione sciita modulata in storica di comunità islamiche nei Balcani, si distingue una prima ondata ») e dār al-ḥarb («casa della guerra») e la conseguente ingiunzione ai musulmani di ...
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Si esamina qui la d. da un punto di vista concettuale, tralasciando gli aspetti strettamente tecnico-operativi e privilegiando la funzione difesa nelle democrazie occidentali. La trattazione inizia dall'individuazione [...] della guerra vera e propria e, comunque, molto più prolungata nel tempo, come osservato nella crisi balcanica, in di potenza e a migliorare l'interoperabilità tra le forze militari dei Paesi membri. Allo stesso tempo, la NATO sta estendendo ...
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D Baghdād è descritta da un viaggiatore che la visitò nel 1583 come "una città non molto grande, ma assai popolosa e con gran movimento di forestieri, perché si trova sulla via per la Persia, la Turchia [...] , in ispecie tra la Germania e l'Inghilterra, e uno dei fattori della guerra mondiale.
Nel 1888, l'anno stesso in cui fu aperta la ferrovia che, attraverso i Balcani, congiunge l'Europa occidentale e settentrionale con Costantinopoli, un sindacato ...
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MESIA (Moesia)
Pietro Romanelli
Provincia romana del Basso Danubio. I Mesi, da cui essa prese nome, erano un popolo di razza tracica abitante in una regione di estensione assai limitata, compresa fra [...] sud era terminata dalle estreme pendici settentrionali dell'Emo (Balcani), a settentrione dapprima dal Danubio, poi, dopo 69-70 dalla partecipazione di alcune di esse alla guerra civile, sono le incursioni dei popoli del Danubio a sud di questo: nel ...
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UNNI (Hiun, Hunni, Chuni)
Giovanni Battista PICOTTI
La storia degli Unni è abbastanza sicura soltanto per meno d'un secolo, da quando, intormo al 370 d. C., apparvero nelle steppe del Don fino al disciogliersi [...] dei proprî confini. E già stava per scoppiare guerra con l'Oriente, quando Rua venne a morte, con grande esultanza dei . Di questi e di altri Unni, penetrati fra il Danubio e i Balcani, si perdono l'individualità etnica e il nome. Ma a nord del ...
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Città capoluogo di provincia nella Calabria, situata sul margine settentrionale della vasta soglia di altipiano che unisce la Sila con la Catena costiera paolana (v. calabria) e all'inizio dell'ampia vallata [...] greco-romana, rintracciata nella città, proviene dai Balcani), mentre numerose sono le testimonianze della sua in Cosenza fu sepolto il 410), la guerra gotica e la conquista dei Longobardi beneventani danneggiarono parecchio Cosenza. Divenne centro ...
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Il nome Dobrugia (romeno Dobrogea) deriva da quello del principe Dobrotich, che dominò il paese alla metà del sec. XIV; esso designa il territorio compreso fra il Mar Nero a E. e il Danubio a N. e a O.; [...] , Pricopan) e a N. (477 m.); la maggior parte dei fiumi scorrono verso SE., in vallate via via più ampie, che era stata rifiutata dal congresso di Berlino.
Le vicende delle guerrebalcaniche del 1912-1913 permisero alla Romania di far valere le sue ...
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. È la popolazione più numerosa del Daghestan (circa 700.000 anime), diffusa in una vasta zona che va da Čir-jurt sul Sulak fino a Zakataly, nella parte meridionale oltre la catena principale del Caucaso. [...] poi direttamente, essi divennero per sessant'anni il terrore dei paesi balcanici; patti d'alleanza e pagamenti di tributi offrirono agl Carlomagno tolse di mezzo il ducato di Baviera, la guerra contro gli Avari divenne un compito politico del regno ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa (card. Karol Wojtyla)
Giuseppe Alberigo
Nato a Wadowice (Polonia) il 18 maggio 1920 e morto nella Città del Vaticano il 2 aprile 2005. Primo papa non italiano dell'epoca moderna [...] faccia carico con più viva consapevolezza del peccato dei suoi figli", per concludere che "la Chiesa, ultimo la ferma opposizione alla guerra 'preventiva' degli Stati Uniti alle tesi dell'intervento umanitario nei Balcani, ha ripreso con una svolta di ...
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1. - Uomo politico ungherese, nato a Kassa (Kaschau, oggi Košice) il 3 marzo 1823 dal conte Carlo A. e da Adelaide Szapáry. Fin da giovane ebbe simpatia per il movimento nazionale magiaro, contrario al [...] cui la Monarchia s'impegnava a rimanere neutrale in caso di guerra russo-turca.; la Serbia, il Montenegro ed il sangiaccato di in lui i maneggi dei circoli militari, desiderosi di estendere l'azione dell'Austria-Ungheria nei Balcani, e dallo scrupolo ...
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balcanico
balcànico agg. (pl. m. -ci). – Dei Balcani o della regione balcanica: penisola b., la più orientale delle tre grandi penisole del Mediterraneo; i paesi, gli stati b., Bulgaria, Grecia, Albania, Repubblica di Macedonia, Repubblica...
voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – Nome...