Uomo politico e scrittore inglese, nato a Londra il 21 dicembre 1804 da una famiglia d'israeliti trapiantati in Inghilterra da Venezia cinquant'anni prima, morto ivi il 19 aprile 1881. Suo padre, Isacco [...] 1832 la sua candidatura a un seggio nella Camera dei comuni. Come armi nella lotta elettorale contro il i conti col timore diffuso che la guerra fosse lo sbocco fatale di una simile dell'egemonia russa nei Balcani lo indusse a circoscrivere il ...
Leggi Tutto
Il problema dell'Adriatico, dal 1938 ai nostri giorni, oscillò tra due fasi, che furono il riflesso dei mutamenti nell'equilibrio continentale e marittimo europeo. Si passò da una sistemazione "orizzontale", [...] molta parte del suo contenuto. Lo scoppio della seconda Guerra mondiale parve maturare il piano di conquista territoriale sulla inferiorità fino a quando le coste italo-balcaniche rimasero sotto il controllo dei loro nemici. Dopo l'8 settembre la ...
Leggi Tutto
. Quest'alleanza ebbe la sua ragion d'essere nella situazione e nelle relazioni in cui si vennero a trovare la Prussia e l'Austria di fronte alla Russia, in occasione della crisi orientale iniziatasi nel [...] Con esso i due sovrani si obbligavano alla difesa reciproca dei proprî territorî (la Prussia temeva anche, in quel balcanica. E fu stabilita anche definitivamente la fortuna e la fama di Bismarck.
Bibl.: Rothan, La Prusse et son roi pendant la guerre ...
Leggi Tutto
NATO
Mario Del Pero
La fine della guerra fredda e la scomparsa del 'nemico sovietico' pose la NATO (North Atlantic Treaty Organization) in una condizione contraddittoria. Da un lato essa aveva realizzato [...] internazionale. La crisi apertasi nei Balcani - e la nuova legittimazione della guerra come strumento con cui ripristinare la ̔Irāq, Francia, Germania e Belgio si opposero all'attivazione dei progetti della NATO per la difesa della Turchia, un altro ...
Leggi Tutto
Uomo politico austriaco, nato il 24 settembre 1854 a Gross-Skal (Boemia) da Giovanni Battista e dalla contessa Maria Thun-Hohenstein. La sua famiglia aveva ricevuto la nobiltà austriaca nel 1790 e il titolo [...] sbocco nel Montenegro o in Albania.
Dopo la rivoluzione dei Giovani Turchi e l'introduzione del regime parlamentare nell , ma fece riserve contro l'eventuale estensione della guerra alla penisola balcanica.
Durante tutto il periodo in cui fu al potere ...
Leggi Tutto
Figlio primogenito dell'arciduca Carlo e della principessa Enrichetta di Nassau-Weilburg, nacque a Vienna il 3 agosto 1817. Entrò nell'esercito imperiale col grado di colonnello nel 1837 e divenne maggior [...] comandante generale in Italia. All'inizio della guerra del 1866, assunse il comando dell'esercito continuasse la sua avanzata nei Balcani verso Salonicco.
Ebbe avversità il Pollio ha lasciato scritto: "Uno dei pochi che poteva dirsi dotto in materia ...
Leggi Tutto
LADISLAO IV il Cumano, re d'Ungheria
Giulio de Miskolczy
Figlio del re Stefano V e della principessa Elisabetta la Cumana. Nato nel 1262 e salito al trono nel 1272, si rivelò presto come un giovane [...] persone al governo. L. spessissimo fu obbligato a far la guerra contro gli oligarchi, ciò che fino allora non era mai nei Balcani e nel regno stesso venivano annientati molti monumenti della cultura sopravvissuti alla cruenta irruzione dei Tatari nel ...
Leggi Tutto
Diplomatico, nato a Palermo il 17 marzo 1843, morto a Roma il 31 marzo 1916. Avviatosi alla carriera diplomatica, fu nominato nel 1866 addetto ed inviato a Parigi, dove iniziò quella lunga e devota collaborazione [...] trattato di Berlino, e l'abbandono dei privilegi riservati all'impero stesso da occupazioni austro-ungariche nei Balcani potessero essere compresi entro , e terminarono con la dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria-Ungheria. Presentata questa ...
Leggi Tutto
Narratore, saggista e critico letterario croato, nato a Puljani-Promina, nei pressi di Drni, il 10 ottobre 1930. Durante gli studi ha insegnato nelle scuole del circondario di Knin e Zara e dopo la laurea [...] e la cultura slava. Molta parte dei romanzi pubblicati dallo scoppio della guerra in Bosnia è marcata da una posizione sulle barriere erette dalla storia tra i vari popoli stanziati nei Balcani. L'interesse di A. abbraccia in chiave epica l'ambiente ...
Leggi Tutto
ṬEHERĀN (XXXIII, p. 394)
Angelo TAMBORRA
N La città, secondo una valutazione ufficiale del 1942, conta 699.110 ab. È costruita per oltre la metà la linea ferroviaria che congiungerà la città a Tabrīz [...] ordine alla continuazione della guerra sino alla vittoria finale. La questione polacca, resa più acuta dalla rottura dei rapporti fra il rinunciarono a intraprendere sbarchi in Istria e nei Balcani; di effettuare lo sbarco in Normandia (operazione ...
Leggi Tutto
balcanico
balcànico agg. (pl. m. -ci). – Dei Balcani o della regione balcanica: penisola b., la più orientale delle tre grandi penisole del Mediterraneo; i paesi, gli stati b., Bulgaria, Grecia, Albania, Repubblica di Macedonia, Repubblica...
voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – Nome...