narcotraffico
Traffico internazionale, di natura illegale, di sostanze stupefacenti. Protagonisti del n. sono grandi organizzazioni criminali operanti su scala internazionale e legate ai circuiti economici [...] una particolare rilevanza negli anni Settanta con la formazione dei cartelli colombiani di Medellín e di Cali che si deiBalcani, e la Russia stessa, hanno assunto un ruolo importante nel narcotraffico. La guerra degli USA contro il regime dei ...
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Seton-Watson, Robert William
Storico e pubblicista inglese (Londra 1879-isola di Skye, Ebridi, 1951). Grazie al suo lungo soggiorno a Vienna, quale corrispondente del Times e dello Spectator, approfondì [...] nazionali della monarchia degli Asburgo, e in particolare deiBalcani. Nel corso della Prima guerra mondiale si schierò per la dissoluzione dell’impero austro-ungarico e l’indipendenza dei cecoslovacchi, dei romeni e degli iugoslavi. In ordine alla ...
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Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno [...] il regno dei Vandali e ricondusse l'Africa settentr. entro i confini dell'Impero; subito dopo fu intrapresa la guerra contro i ma in Oriente subì gravi rovesci per le continue incursioni nei Balcani di Bulgari, Slavi e Unni (che nel 558 si spinsero ...
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Uomo politico (Catania 1852 - Roma 1914); sindaco di Catania (1879), deputato dal 1882, appoggiò la politica di Crispi divenendo in seguito sottosegretario all'Agricoltura (1892) e ministro delle Poste [...] si oppose a una crescita dell'influenza austriaca nei Balcani e nell'Adriatico, ottenendo l'assenso di Vienna cessione dei territorî irredenti, e dall'agosto-settembre 1914 anche con l'Intesa, in vista di un'entrata dell'Italia in guerra contro gli ...
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(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] ottenne per i suoi cittadini (1131) il diritto di nomina dei magistrati, quello di essere giudicati entro le mura e l’esenzione L. (30 maggio 1913), che pose fine alla prima guerrabalcanica.
Patti del 1914-15 Siglati il 5 settembre 1914 impegnavano ...
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Complesso di attività, scienze e tecniche relative alla navigazione aerea in generale. Il termine compare la prima volta, come aggettivo latino (ars aeronautica), nel 1695, in un’opera dell’erudito tedesco [...] alla superiorità numerica e tecnologica dei nemici; dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, con poco più di 1000 aerei superstiti, continuarono a combattere accanto agli Alleati, soprattutto nei Balcani. Terminata la guerra, l’A. fu riunita alle ...
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Uomo di stato serbo (Zaječar 1845 - Belgrado 1926). Raggiunto il timone dello stato, P. impresse alla politica estera serba un orientamento russofilo. La sua politica era di tendenza nettamente antiaustriaca [...] di Belgrado e riuscì, grazie a due vittoriose guerre nei Balcani (1913), ad assicurare alla Serbia grandi vantaggi , Croati e Sloveni godessero di pari dignità sotto la dinastia dei Karađorđević. Primo ministro del nuovo stato iugoslavo dal 1921 al ...
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Corfù (gr. Κέρκυρα) Isola (585 km2 con circa 119.000 ab. nel 2005) della Grecia, nel Mar Ionio settentrionale. Il rilievo calcareo, con estesi fenomeni carsici, si innalza a NE in un massiccio dagli orli [...] dei Feaci, colonizzata dai Corinzi nell’8° sec. a.C. Fu presto indipendente dalla metropoli e tale rimase sino alla guerra importante base navale e strumento di penetrazione angioina nei Balcani. Venezia la occupò nel 1401 e la difese contro ...
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Complesso di rivalità e tensioni che, a partire dal 19° sec. e in concomitanza con la crisi dell'Impero ottomano, coinvolse la Penisola Balcanica, comprendente la Bulgaria, la Grecia, parte della Turchia [...] , di instabilità sociale e politica.
Dopo la seconda guerra mondiale
La Seconda guerra mondiale non mutò sostanzialmente questa percezione di instabilità legata alla Penisola Balcanica. Dopo la caduta dei regimi comunisti, che per oltre quarant'anni ...
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Finanziere, industriale e uomo politico (Venezia 1877 - Roma 1947). Fondatore (1905) della Società adriatica di elettricità (SADE), fu tra l'altro senatore (dal 1922) e presidente di Confindustria (1934-43). [...] attività economiche in Oriente e nei Balcani. Nel 1903 assicurò al capitale italiano il monopolio dei tabacchi nel Montenegro e nel Ministro delle Finanze (1925-29), regolò i debiti di guerra e inaugurò una politica volta ad accrescere il controllo ...
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balcanico
balcànico agg. (pl. m. -ci). – Dei Balcani o della regione balcanica: penisola b., la più orientale delle tre grandi penisole del Mediterraneo; i paesi, gli stati b., Bulgaria, Grecia, Albania, Repubblica di Macedonia, Repubblica...
voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – Nome...