Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] nel dicembre 1852 la caduta del ministero Derby; formatosi il gabinetto di coalizione di lord Aberdeen, G. entrò a farne parte in qualità di cancelliere dello Scacchiere. La guerradiCrimea lo costrinse a modificare la sua politica finanziaria ...
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Figlio (Carskoe Selo 1796 - Pietroburgo 1855) di Paolo I. Il regno di N. non segnò alcuna riforma sostanziale della costituzione e della vita interna di Russia: il suo sforzo maggiore si volse alla difesa [...] dell'Impero ottomano; al rifiuto della Porta le sue truppe entrarono nei principati di Moldavia e Valacchia. Ma la Russia giunse isolata alla guerradiCrimea (1853-56): Francia, Inghilterra, Piemonte si schierarono con la Turchia, mentre la Prussia ...
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Uomo politico inglese (Broadlands, Hampshire, 1784 - Brocket Hall, Hertfordshire, 1865). Deputato tory, poi vicino ai liberali di G. Canning, come ministro degli Esteri sostenne i movimenti liberali europei [...] del 1848 e fronteggiò l'espansionismo francese e russo. Come primo ministro (1855-58; 1859-65) condusse con successo la guerradiCrimea.
Vita e attività
Nato da una famiglia nobile e ricca, in cui era tradizione la carriera diplomatica, passò parte ...
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Diplomatico russo (Lisbona 1780 - Pietroburgo 1862); di origine tedesca, fu addetto diplomatico a Berlino e all'Aia, poi consigliere all'ambasciata russa a Parigi (1808-11) dove si fece notare per la sua [...] del 1848, N. convinse lo zar ad aiutare l'Austria nella repressione. Nonostante i suoi sforzi, non riuscì a impedire lo scoppio della guerradiCrimea (1853-56). Congedato da Alessandro II (1856), visse gli ultimi anni tra Pietroburgo e Kissingen. ...
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Ammiraglio (Puget-Théniers, Nizza, 1816 - Nizza 1888). Ufficiale della marina sarda, partecipò alla spedizione navale del 1849 in difesa di Venezia, poi alla guerradiCrimea (1855-56) e alla terza guerra [...] indipendenza (1866). Si distinse particolarmente nella battaglia di Lissa, quando al comando del Re del Portogallo attaccò ottenne la medaglia d'oro al valor militare. Incaricato di sedare la rivolta di Palermo (1866) fu in seguito comandante in capo ...
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Generale (Borgolavezzaro 1822 - Novara 1917). Partecipò alle guerredi indipendenza e alla guerradiCrimea; nel 1877 divenne generale di corpo di armata. Ministro della Guerra (1870-76; 1885-87), fu deputato [...] Ss. Annunziata. Nel 1873 elaborò un nuovo ordinamento dell'esercito, che da lui prese il nome. Esso prevedeva, tra l'altro, la formazione di 10 corpi d'armata territoriali, la costituzione di un esercito di seconda linea, e di 15 compagnie alpine. ...
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Scrittrice britannica (Liverpool 1934 - Londra 2010). Incline alla rappresentazione di storie di vita vissuta, più che all'invenzione fantastica, fin dai primi romanzi ha posto al centro della sua narrativa [...] (1996; trad. it. 1998) è ispirato all'affondamento del Titanic; Master Georgie (1998; trad. it. 2000) ha come sfondo la guerradiCrimea (1853-56). Tra le sue ultime opere si ricordano According to Queeney (2001) e Front row: evening at the theatre ...
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Famiglia principesca russa, discendente dal principe Michele di Černigov e, attraverso lui, da Rjurik. Capostipite fu Ivan Andreevič (sec. 15º), e dei D. si ricordano: Jakov Fëdorovič (1659-1720), collaboratore [...] II. Vasilij Michajlovič (1722-82), generale, che conquistò (1771) la Crimea contro le forze tataro-turche. Vasilij Andreevič (1804-67), ministro della Guerra all'epoca della guerradiCrimea. Pëtr Vladimirovič (1817-68), che scrisse una storia della ...
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Pensatore e critico russo (Kudinovo, gov. di Kaluga, 1831 - Troice-Sergieva Lavra, Mosca, 1891); medico militare durante la guerradiCrimea, e quindi (1863-70) console in varie città della Turchia. Passò [...] due anni di meditazioni in un convento del M. Athos; rientrato in Russia, si fece monaco ed entrò nella Troice-Sergieva mondo slavo", 1885-86), in cui propugna anche la creazione di un grande impero slavo con centro a Costantinopoli; per quelle morali ...
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Generale (n. Parigi 1801 - m. 1854). Combatté (1827) per l'indipendenza della Grecia; ripreso in servizio in Francia, fu inviato (1836) in Africa, dove si distinse alla presa di Costantina. Maresciallo [...] riuscì a sottomettere. Ministro della Guerra, favorì il colpo di stato di Luigi Napoleone del 2 dicembre. Ne fu ricompensato (1852) col titolo di maresciallo di Francia e la carica di grande scudiere. Scoppiata la guerradiCrimea (1854-56) ebbe il ...
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guerra ibrida
loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. ◆ Quello del 2011 è stato il primo...
zuavo
żüavo s. m. [dal nome (arabo-berbero zwāwa) di una tribù di Cabili, attraverso il fr. zouave]. – 1. Appartenente al corpo militare coloniale costituito dai Francesi in Algeria, nel 1830, con indigeni della Cabilia, impiegato prima in...