Generale (Torino 1831 - Roma 1913), partecipò alla guerradiCrimea, alla seconda e alla terza guerra d'indipendenza; fu poi (1892) comandante di corpo d'armata, primo aiutante di campo di Umberto I (1893-99), [...] senatore (1896), ministro della Real Casa (1899); ministro di stato (1909). ...
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DI NEGRO, Orazio
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 10 febbr. 1809 dal marchese Lazzaro Francesco e da Teresa Giustiniani, entrò ad undici anni nella R. Scuola di marina di Genova, dalla quale uscì [...] classe nel 1852, ebbe il comando della flotta sarda in navigazione nel Mediterraneo.
Deciso l'intervento piemontese nella guerradiCrimea, il D. fu nominato comandante delle forze navali in Oriente, cioè della piccola squadra destinata a trasportare ...
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Generale e diplomatico (Castelvetro di Modena 1811 - Livorno 1892); compromesso nei moti liberali del 1831 passò in Portogallo, donde raggiunse la Spagna per combattere (1835) contro i carlisti. Scoppiata [...] , tornò in Italia (da Parigi dove si trovava) e partecipò nel 1849 ai combattimenti della Sforzesca e di Novara. Combatté nella guerradiCrimea e in quella del 1859; meritò la promozione a tenente generale. Sbaragliò i pontifici a Castelfidardo ...
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Uomo di stato e generale (Verrua Savoia 1799 - Buriasco 1869). Ministro della Guerra nel 1848, fece togliere a Carlo Alberto, anche di nome, il comando supremo dell'esercito. Deputato dal giugno 1848, [...] . 1855 si dimise non approvando il modo con cui fu conclusa l'alleanza per la guerradiCrimea. Nel 1856 andò inviato straordinario a Pietroburgo; dopo l'armistizio di Villafranca, riprese il portafoglio degli Esteri, dal luglio 1859 al genn. 1860. ...
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Figlio (Schönbrunn 1830 - ivi 1916) dell'arciduca Francesco Carlo, secondo figlio dell'imperatore Francesco I, e della principessa Sofia di Baviera, fu educato dalla madre, donna intelligente e di idee [...] altezza della situazione, la posizione politica assicuratagli dallo Schwarzenberg (m. 1852). L'incerto atteggiamento assunto durante la guerradiCrimea non solo gli inimicò la Russia, ma non gli assicurò neppure le simpatie delle potenze occidentali ...
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Uomo politico inglese (Londra 1800 - ivi 1870). Ministro plenipotenziario a Madrid, vi appoggiò il partito costituzionale (1833). Entrato nella Camera dei Lords nel 1838, partecipò (1839-41) al ministero [...] durante tutta la guerradiCrimea. Favorì le aspirazioni di Cavour e alla conferenza di Parigi espresse aspre critiche gli riaffidò il ministero degli Esteri nel 1868; cercò di risolvere in forma arbitrale la questione della nave Alabama con ...
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Figlio (Mosca 1818 - Pietroburgo 1881) dello zar Nicola I, succedette al padre il 2 marzo 1855. Conclusa subito la guerradiCrimea (trattato di Parigi, 1856), intraprese l'esecuzione di un vasto piano [...] (1878) non ottenne gli appoggi attesi e fu privato dei risultati ottenuti con il trattato di Santo Stefano (marzo 1878), che aveva chiuso la vittoriosa guerra (1877) contro la Turchia, intrapresa da A. nonostante le sue tendenze pacifiste e la sua ...
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Generale e scrittore militare svizzero d'origine italiana (Payerne, cantone di Vaud, 1779 - Passy, Parigi, 1869). Servì sotto Napoleone I, quale aiutante di campo e poi come capo di S. M. del gen. Ney; [...] ; nel 1854 fu chiamato da Nicola I per consiglio nella guerradiCrimea; nel 1859 suggerì a Napoleone III la manovra di Magenta. La fama di J. è legata alla sua opera di teorico militare: Traité des grandes opérations militaires (1804-05); Principes ...
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Generale italiano (Mondovì 1804 - Firenze 1869); fratello di Giacomo. Nel 1831 lasciò il servizio militare per le sue idee liberali e combatté in Portogallo e in Spagna. Nel 1848, il papa lo mise a capo [...] al Nugent. Assunto poi in servizio nell'esercito piemontese, partecipò alla battaglia di Novara e alla guerradiCrimea; nel 1860 fu nominato senatore e generale di corpo d'armata; nella guerra del 1866, al comando del I corpo d'armata, fu ferito a ...
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Uomo di stato e diplomatico russo (Haapsalu 1798 - Baden-Baden 1883). Entrato giovanissimo nel servizio diplomatico, nel 1854 fu ambasciatore a Vienna dove si adoperò perché l'Austria rimanesse neutrale [...] nella guerradiCrimea. Dopo la pace di Parigi (1856) G. successe al Nesselrode come ministro degli Esteri e si propose il compito di smantellare le clausole del trattato di Parigi, mantenendo costante la direttrice panslava, di espansione balcanica ...
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guerra ibrida
loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. ◆ Quello del 2011 è stato il primo...
zuavo
żüavo s. m. [dal nome (arabo-berbero zwāwa) di una tribù di Cabili, attraverso il fr. zouave]. – 1. Appartenente al corpo militare coloniale costituito dai Francesi in Algeria, nel 1830, con indigeni della Cabilia, impiegato prima in...