Stato dell’America Centrale (Grandi Antille), che occupa la parte occidentale dell’isola di Hispaniola (v. fig.). Gli appartiene anche l’isola della Gonâve.
Nel 1790 vennero censiti nel paese, allora [...] di ruralità (64% circa). Religione prevalente è la cattolica, anche se nelle campagne sono diffusi culti di origine africana.
H. è il paese più povero di commerciali portarono a un lungo periodo diguerre civili, conclusosi soltanto nel 1820 quando ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] della guerra contro Mitridate, perché, sebbene incostituzionale, rispondeva, secondo l'istintiva sua capacità di adeguarsi C. finisce con il sostenere la tesi della duplicità della religione, ufficiale e popolare da un lato, interiore e colta, dall ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] I. sacri.
Nell’uso moderno, la parola ha assunto il significato di canto patriottico, politico, diguerra ecc., da eseguire coralmente, ispirato all’esaltazione di valori ideali, di sentimenti comuni a un popolo o a una qualsiasi comunità. Alcuni ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] epoca della guerra dei Sette anni, presenta i varî problemi di ordine etico-sociale che a causa della guerra si scritti, nei quali con accanimento L. combatté la confusione fra religione e filosofia, fede e ragione, ricercando per questa sempre una ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] private o pubbliche.
Religione
La religione assira, politeistica, è caratterizzata dalla relativa semplicità di figure mitiche: l’ particolare nei rilievi, come le lastre con scene diguerra e di caccia in narrazione continua che ornavano le pareti ...
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Poeta, drammaturgo e librettista inglese naturalizzato statunitense (York 1907 - Vienna 1973), tra le massime personalità della poesia in lingua inglese del Novecento. Leader negli anni Trenta dei poeti [...] ediz. 1932; The orators, 1932). Nel 1937 prese parte alla guerra civile in Spagna. Due commedie (The dog beneath the skin, l'evoluzione del pensiero di A.; influenzato da Kierkegaard e R. Niebuhr, convertito alla religione episcopale anglicana, da ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] Delfi, Epidauro, Olimpia, Sparta e altrove. La religione omerica ne fece una dea guerriera ( A. «scagliare»): da Ares, dio della guerra violenta e sanguinosa, A. si alla sua funzione più importante, quella di protettrice del sovrano e poi della città ...
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Poeta francese (Metz 1844 - Parigi 1896). Considerato dai suoi contemporanei il maestro della scuola simbolista, V. esordì con i parnassiani Poèmes saturniens (1866). Condannato a due anni di prigione [...] . Attraversò subito dopo un periodo travagliato, dovuto in parte alla guerra, in parte alla relazione con A. Rimbaud, col quale fuggì scontata in Belgio, a due anni di prigione durante i quali convertì alla religione. I versi intitolati Art poétique ...
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Scrittore e poeta italiano (n. Roma 1956). Le sue storie ruotano intorno a episodi di cronaca e all'alienazione della vita nei sobborghi romani; i suoi personaggi sono gli emarginati. Ha esordito con la [...] successivamente ha pubblicato: Il polacco lavatore di vetri (1989); Orti diguerra (1997); Sintassi italiana (2001); ragione (2020); Velo pietoso. Una stagione di retorica (2021); La tua bocca è la mia religione (2022); Uscire dal mondo (2022); I ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] raccostamento d'arte e religione, il Gentile era venuto a spostare l'interesse critico al di là dei valori strettamente estetici L'inquietudine morale e politica che, nell'imminenza della guerra, in tutto il mondo diventava più acuta, facilitò questi ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...