Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] della guerra contro Mitridate, perché, sebbene incostituzionale, rispondeva, secondo l'istintiva sua capacità di adeguarsi C. finisce con il sostenere la tesi della duplicità della religione, ufficiale e popolare da un lato, interiore e colta, dall ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] I. sacri.
Nell’uso moderno, la parola ha assunto il significato di canto patriottico, politico, diguerra ecc., da eseguire coralmente, ispirato all’esaltazione di valori ideali, di sentimenti comuni a un popolo o a una qualsiasi comunità. Alcuni ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] epoca della guerra dei Sette anni, presenta i varî problemi di ordine etico-sociale che a causa della guerra si scritti, nei quali con accanimento L. combatté la confusione fra religione e filosofia, fede e ragione, ricercando per questa sempre una ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] private o pubbliche.
Religione
La religione assira, politeistica, è caratterizzata dalla relativa semplicità di figure mitiche: l’ particolare nei rilievi, come le lastre con scene diguerra e di caccia in narrazione continua che ornavano le pareti ...
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Poeta, drammaturgo e librettista inglese naturalizzato statunitense (York 1907 - Vienna 1973), tra le massime personalità della poesia in lingua inglese del Novecento. Leader negli anni Trenta dei poeti [...] ediz. 1932; The orators, 1932). Nel 1937 prese parte alla guerra civile in Spagna. Due commedie (The dog beneath the skin, l'evoluzione del pensiero di A.; influenzato da Kierkegaard e R. Niebuhr, convertito alla religione episcopale anglicana, da ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] Delfi, Epidauro, Olimpia, Sparta e altrove. La religione omerica ne fece una dea guerriera ( A. «scagliare»): da Ares, dio della guerra violenta e sanguinosa, A. si alla sua funzione più importante, quella di protettrice del sovrano e poi della città ...
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Poeta francese (Metz 1844 - Parigi 1896). Considerato dai suoi contemporanei il maestro della scuola simbolista, V. esordì con i parnassiani Poèmes saturniens (1866). Condannato a due anni di prigione [...] . Attraversò subito dopo un periodo travagliato, dovuto in parte alla guerra, in parte alla relazione con A. Rimbaud, col quale fuggì scontata in Belgio, a due anni di prigione durante i quali convertì alla religione. I versi intitolati Art poétique ...
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Scrittore e poeta italiano (n. Roma 1956). Le sue storie ruotano intorno a episodi di cronaca e all'alienazione della vita nei sobborghi romani; i suoi personaggi sono gli emarginati. Ha esordito con la [...] successivamente ha pubblicato: Il polacco lavatore di vetri (1989); Orti diguerra (1997); Sintassi italiana (2001); ragione (2020); Velo pietoso. Una stagione di retorica (2021); La tua bocca è la mia religione (2022); Uscire dal mondo (2022); I ...
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. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] raccostamento d'arte e religione, il Gentile era venuto a spostare l'interesse critico al di là dei valori strettamente estetici L'inquietudine morale e politica che, nell'imminenza della guerra, in tutto il mondo diventava più acuta, facilitò questi ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] artistica alle cause spirituali, alla nuova filosofia, alla religione della Riforma cattolica, alla scienza copernicana, ha scoperta di un messaggio pacifista che per reazione bene si spiega, come auspicio ottativo, nel clima della guerra dei Trent ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...