Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] sostituì quella di un "campo socialista" minacciato dalle forze dell'imperialismo: le condizioni create dalla guerrafredda servirono da giustificazione al rigido accentramento imposto ai partiti comunisti al potere (creazione del Cominform, rottura ...
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Uomo politico cèco (Kožlany 1884 - Sezimovo Ustí 1948); allievo e collaboratore di T. G. Masaryk, durante la prima guerra mondiale condusse insieme a lui la lotta contro l'impero asburgico. Ministro degli [...] l'URSS. Rientrato in patria dopo la liberazione e rieletto presidente della repubblica nel giugno 1946, fu travolto dal precipitare della guerrafredda e dalla crisi interna seguita al colpo di stato comunista del febbr. 1948 e si dimise in giugno. ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] marzo 86) la città fu presa. Successivamente la G. fu coinvolta nelle guerre civili che travagliarono il mondo romano (dalla battaglia di Farsalo, 48 a.C acuta dall’instaurarsi in Europa del clima della guerrafredda e dalle difficoltà, per la G., di ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] I primi passi della giunta avvennero in atmosfera di concordia e di collaborazione tra i partiti ma gli sviluppi della guerrafredda e le elezioni del 1948 mutarono lo scenario creando un clima di forte contrapposizione. Le politiche della giunta di ...
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Trieste Comune del Friuli-Venezia Giulia (85,11 km2 con 201.613 ab. nel 2020, detti Triestini), capoluogo di provincia fino al 30 settembre 2017 e di regione. È uno dei principali porti italiani, posto [...] provocò un massiccio esodo di italiani dall’Istria, e dopo mesi di tensione durante i quali T. divenne uno dei simboli della guerrafredda, l’8 ottobre 1953 una nota bipartita di Stati Uniti e Gran Bretagna annunciò l’intenzione di passare tutta l ...
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Diplomatico, storico e pubblicista italiano (n. Vicenza 1929). Studioso di storia, in particolare di quella italiana e francese tra Ottocento e Novecento, e analista politico, ha ricoperto i più prestigiosi [...] fu quella di ambasciatore a Mosca fra il 1985 e il 1989, che lo rese testimone privilegiato della fine della guerrafredda).
Vita e attività
Dopo essersi laureato in giurisprudenza alla Statale di Milano e aver lavorato come giornalista a Milano ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] la ricostruzione del paese. Negli anni successivi la rottura del fronte internazionale antifascista e l’inizio della guerrafredda suscitarono nuovi contrasti interni, in particolare a proposito dei rapporti con il PCI. Alla componente di sinistra ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] mondiale alcuni rappresentanti del movimento, quali C. McIntire e B. James, si segnalarono nelle campagne anticomuniste della guerrafredda. Nel 1979, a opera del pastore J. Falwell, nacque il movimento della Moral Majority, che tra i suoi obiettivi ...
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Movimento tendente a favorire la cooperazione politica, economica e culturale tra gli Stati del continente americano.
Le origini
La sua origine può essere rinvenuta nel pensiero di S. Bolívar, che ne [...] per il mantenimento della pace e della sicurezza continentale (1947), i paesi dell’America Latina entrarono negli equilibri della guerrafredda, e nella 9ª Conferenza (Bogotá, 1948) fu stipulata la Carta di Bogotá, atto di nascita dell’Organizzazione ...
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Generale e uomo politico spagnolo (El Ferrol 1892 - Madrid 1975). Ufficiale, si distinse in Marocco nella riconquista di Melilla (1921), poi a capo del Tercio Estranjero, guadagnandosi la nomina a generale [...] , 1940) e Mussolini (convegno di Bordighera, 1941). In politica estera F. seppe abilmente utilizzare il clima di "guerrafredda" per stipulare accordi nel campo occidentale presentandosi come strenuo assertore dell'anticomunismo. Il 22 luglio 1969 F ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; o di corpo o di ambiente che dà la sensazione...