uranio impoverito
urànio impoverito locuz. sost. m. – Materiale contenente uranio nel quale il contenuto negli isotopi 235U e 234U è inferiore rispetto a quello presente nell'uranio naturale (rispettivamente [...] , inAfghanistan e in Iraq . Nel 2001, il procuratore capo del Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia Carla Del Ponte si è battuto affinché i bombardamenti all’u. i. della NATO nei Balcani fossero considerati crimini di guerra ...
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unipolarismo
s. m. – Dottrina di stampo neoconservatore che identifica gli Stati Uniti come unica potenza capace di imporre la propria egemonia sullo scacchiere geopolitico mondiale. L'idea del «momento [...] idea, l’amministrazione Bush reinterpreta la guerra al terrorismo secondo i canoni dell’idealismo americano: una guerra per esportare democrazia e libertà. L’alto costo di vite umane delle operazioni inAfghanistan e Iraq, paesi ancora alle prese ...
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controinsurrezione
(contro-insurrezione), s. f. Azione politica o militare intrapresa per contrastare un’insurrezione.
• Dopo più di due mesi di riflessioni penosamente riferite passo dopo passo, il [...] , p. 17, Estero) • A sei settimane dall’inizio del suo incarico inAfghanistan, il generale David Petraeus lancia un’offensiva su giornali e tv per guadagnare tempo nella guerra contro i talebani. La data annunciata di inizio del ritiro delle truppe ...
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Qajar
Dinastia turcomanna di Persia, era all’origine una tribù stabilita nel Caucaso iraniano, i cui capi furono governatori per conto dei Safavidi, venendo per questo avversati dalle due brevi dominazioni [...] l’ingerenza russa, nonostante le due guerre (➔ ) combattute per il possesso dei territori caucasici, fino al Mar Nero. Sotto l’influenza russa, Muhammad Shah (1834-48) cercò di conquistare Herat, inAfghanistan, ai Durrani; il suo successore, Nasir ...
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contractor
<kënträ'ktë> s. ingl., usato in it. al masch. – Operatore privato della sicurezza e di servizi militari che lavora alle dipendenze di agenzie specializzate definite generalmente Compagnie [...] del 21° sec., impiegati prevalentemente inAfghanistan e in Irāq; si calcola che in territorio iracheno il numero dei c. di polizia locale. La presenza di c. nei teatri di guerra o in zone ad alto rischio è documentata fin dagli anni Novanta del ...
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nation-building
<nèišën bìldiṅ> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Nel corso del primo decennio del 21° secolo nel dibattito politico internazionale si è fatto frequentemente uso del [...] in paesi appena usciti da una guerra o da profondi stravolgimenti interni. Passaggi decisivi in tal senso sono la messa in e truppe militari (per esempio il contingente Nato inAfghanistan). I processi di democratizzazione hanno tuttavia presentato ...
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mujahidin (propr. in ar. al-mujahidun)
mujahidin
(propr. in ar. al-mujahidun) Combattenti del nel senso di guerra contro i nemici di Dio, ma anche semplicemente, nel mondo arabo, combattenti per la [...] di m., che giunsero ad avere circa 4000 basi inAfghanistan, si distinse quello finanziato e organizzato da O. Bin Laden, il quale nel 1988 diede vita al gruppo di . Alla fine della guerra, i m. si divisero in due componenti, l’Alleanza del Nord e i ...
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Barakzai
Dinastia afghana (1818-1973) di etnia pashtun. Fondata da Dost Muhammad B., creò uno Stato come centro politico indipendente dalle strutture tribali. La collaborazione con la Gran Bretagna assicurò [...] operata da Sher ‛Ali provocò lo scoppio della seconda guerra afghana (1878-80), che portò alla restaurazione della di Stato nel 1973, dopo un lungo esilio in Italia nel 2002 è tornato inAfghanistan, ormai Repubblica, onorato come «Padre della patria» ...
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Rice, Condoleezza
Rice, Condoleezza. – Donna politica statunitense (n. Birmingham, AL, 1954), docente di scienze politiche. Laureatasi in scienze politiche all'università di Denver (1974), ha iniziato [...] Inguerra al terrorismo portata avanti dal trio Bush-Cheney-Rumsfeld (presidente, vice e ministro della difesa); ha inoltre mediato tra favorevoli e contrari della presidenza Bush nella gestione politica degli interventi militari inAfghanistan ...
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narco-cartello
s. m. Accordo monopolistico fra i trafficanti di stupefacenti.
• Il direttore dell’Unodc [Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine] spiega [...] nel traffico di droga permette loro di finanziare una macchina da guerra sempre più complessa e geograficamente vasta». Ma non solo: «I narco-cartelli che proliferano oggi inAfghanistan e nei Paesi vicini ‒ rimarca [Antonio Maria] Costa ‒ stanno ...
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strategia del porcospino loc. s.le m. Strategia militare adottata dalla parte più debole, che punta a sfruttare le difficoltà del nemico con azioni mirate, piuttosto che contrastarlo in campo aperto. ◆ Rafforzarla [Taiwan] militarmente fa parte...
warlord
s. m. e f. inv. Signore della guerra. ◆ è comprensibile al tempo stesso l’indignata reazione di Mohammed Ata quando respinge, a nome di tutti i mujaheddin, l’etichetta abusiva di warlords: (Ettore Mo, Corriere della sera, 18 marzo...