Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] g. napoleoniche e la loro più compiuta manifestazione nelle due guerre mondiali.
Dopo il secondo conflitto mondiale si è aperta una moderni di quanto si è portati a pensare.
La g. nonconvenzionale
G. biologica. - Consiste nell’uso a scopo bellico ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] del presidente a oltre l'85%, anche se molti non capirono perché la guerranon fosse proseguita fino alla caduta di Ṣ. Ḥusayn. nazionalità diverse, che facevano uso dei nuovi materiali in modo nonconvenzionale (6 in bronze, curata da P. Tuchman al ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] animi e incitare al male. L'ingresso del Paese nella Prima guerra mondiale comportò poi che, per motivi precauzionali, i film fossero nonconvenzionale, accomunando capolavori a film di modesta levatura. Amputazioni e rimaneggiamenti forzosi non ...
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Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto il padre, che sarebbe stato [...] la M. mise a punto un tipo nonconvenzionale di soubrette: non bella, dotata di un filo di voce che in cielo, Roma 1995, pp. 76-86; A. Anile - M.G. Giannice, La guerra dei vulcani, Genova 2000; L. Cantatore - G. Falzone, La signora M., Roma 2001; I. ...
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Gallone, Carmine (propr. Carmelo)
Emanuela Del Monaco
Regista cinematografico, nato a Taggia (Imperia) il 10 settembre 1885 e morto a Frascati (Roma) l'11 marzo 1973. Regista instancabile, con una carriera [...] per l'uso innovativo del primo piano.
Lo scoppio della guerranon gli impedì di continuare il suo lavoro, anzi già nel in costume con Redenzione, caratterizzato da un uso nonconvenzionale del montaggio e dalla fotografia elegante e ricercata di ...
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Nuova Zelanda
Mario Sesti
Cinematografia
Colonia della corona britannica dal 1841, divenuta Stato indipendente dopo la Prima guerra mondiale, la N. Z. ospitò la prima proiezione pubblica di uno spettacolo [...] 1981 Sam Pillsbury con The scarecrow (La quarta vittima) si era messo in luce con un ritratto d'ambiente nonconvenzionale.
Deve comunque essere considerato un episodio isolato il vivido spaccato sociale che vede protagonista l'etnia maori di Once ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] Ann Sheridan in I was a male war bride (1949; Ero uno sposo di guerra) ancora di Hawks, o ne è inseguito, dal momento che è della donna , con l'avvento di attori dalla bellezza 'nonconvenzionale' come Montgomery Clift, Gérard Philipe, James Dean ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] mondi dell'illegalità, come nei confronti di una fenomenologia nonconvenzionale della violenza e degli stili di vita che sul umanistici, emerse solo a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale con Il bandito (1946) di Alberto Lattuada e ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] infine Minnelli, la figura più significativa del genere. La guerranon frenò il m., ma offrì anzi un particolare spunto inventariati autobiografismo e tradizioni.
Il nuovo corso
La convenzionale linea di demarcazione tra cinema classico e cinema ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] di intensa emergenza bellica contro il nazismo durante la Seconda guerra mondiale (Confessions of a nazi spy, 1939, di Anatole sapienza di un regista di fine scrittura e cultura nonconvenzionale come Joseph L. Mankiewicz si deve invece Five fingers ...
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guerra ibrida
loc. s.le f. Strategia militare, caratterizzata da grande flessibilità, che unisce la guerra convenzionale, la guerra irregolare e la guerra fatta di azioni di attacco e sabotaggio cibernetico. ◆ Quello del 2011 è stato il primo...
convenzionale1
convenzionale1 agg. [dal lat. tardo conventionalis]. – 1. Stabilito per convenzione, che è conforme a una convenzione, a un accordo, o ne dipende: segni c.; anzianità c. di servizio, attribuita a un impiegato per contratto anche...