Un padre e una figlia, Sicilia, primi decenni del Settecento. Così ha inizio La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990), romanzo vincitore del Premio Campiello e una tra le opere più conosciute e rappresentative [...] il primo romanzo L’età del malessere (1963), o Donna in guerra (1975), per citare alcuni tra i lavori più amati, la momento che rappresenta le donne di qualsiasi età o estrazione sociale, accomunate da un destino di silenzio, metafora di inferiorità ...
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Nel 1919 l’Italia ottenne il Sudtirolo, a seguito del trattato di Saint-Germain, che sanciva la spartizione di quello che era stato il territorio del fu impero asburgico. La venuta del fascismo suscitò [...] della politica verso le minoranze. Terminata la Seconda guerra mondiale, si cercò in diversi modi di garantire promettente. La commissione fu aspramente criticata dal Movimento Sociale Italiano, che la riteneva un esplicito cedimento al ricatto ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] altri elementi democratici e tipici di un moderno Stato sociale come ad esempio la possibilità di emanare norme atte lavoro. I giovani, dal canto loro, erano stati addestrati alla guerra e preparati al lavoro già prima di arrivare ad osservare da ...
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A partire dalla presa di coscienza collettiva della rilevanza degli ideali e dell’importanza degli attori politici non statali, a partire dagli anni ‘70 originarono diverse nuove teorie.Un filone si pone [...] in tema di politica commerciale durante e dopo la guerra fredda.A porsi invece in netto contrasto con il solo come costruzione mentale degli individui, e soprattutto costruzione sociale una volta che una determinata visione viene condivisa all ...
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Il pensiero della colonizzazione/liberazione ebraica della Palestina può sublimarsi nel motto: «Una terra senza popolo per un popolo senza terra». Per coloro che la presero alla lettera, è anche una tremenda [...] uguaglianza a ogni cittadino. Sin dallo scoppio della guerra d’Indipendenza, Israele ha fatto appello: «Nel bel fedi religiose e come affronta la problematica della disomogeneità etnica e sociale. Si è anche avuto modo di capire come molto spesso, ...
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Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] dei monarchi, scambiati con trattati o conquistati in guerra, privi di mezzi di comunicazione di massa o istruzione cui questa disciplina ha a confrontarsi è innanzitutto un fatto sociale.
La questione cruciale è: la coesistenza delle lingue può ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] assurge a testo fondativo di un ethos sociale condiviso e latore di verità e significato inestimabili Loewenthal, E. 30 novembre 2020. Messaggi di pace e di guerra nel grande romanzo della Bibbia, conferenza presentata al Festival del Classico ...
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La disfatta dell’esercito britannico a Yorktown e il trattato di Parigi due anni dopo, con cui viene riconosciuta l’indipendenza delle colonie americane dalla Gran Bretagna, segnano la nascita di una nuova [...] americano, che si intravede nel continuo rimando alla guerra d’indipendenza statunitense, come possiamo vedere nei due all’altro si trova in una nuova dimensione politica e sociale, testimoniato dal cambiamento del ritratto del re Giorgio III ...
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Gli anni Sessanta ebbero un effetto di “liberazione” da vincoli personali e comunitari divenuto assai presto proverbiale . La loro fama, innervata attorno alla cima del famigerato Sessantotto, non è immeritata. [...] avanzata e complessa Costituzione e di formazioni politiche e sociali, principalmente i partiti e i sindacati, dedite nel validità dei principi entusiasticamente accorsi alla fine della guerra subì condizioni e limiti. Le relazioni internazionali ...
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Centro e periferia. Capire come si formano e si mescolano questi due elementi della città è cercare una via per comprendere meglio quest’ultima, il luogo in cui l’uomo vive e si muove, lo spazio nel quale [...] che non risulta in grado di compensare la decrescita rilevante del tessuto sociale del centro. L’area della città si allarga sempre più, mostrare Roma come simbolo del potere. Durante il dopo-guerra la legge 28 febbraio 1949 “INA–Casa” si prefissava ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
Dalla morte di Caio Gracco alla guerra sociale
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La morte di Caio Gracco (121 a.C.) non pone fine ai conflitti interni; apre invece...
Capo dei Sanniti (m. 82 a. C.) nella guerra sociale (90); si unì a Cinna; più tardi, dopo un vano tentativo di liberare Mario il Giovane bloccato a Preneste, marciò su Roma, ma fu battuto da Silla a Porta Collina.