Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] non favorisce una sua pronta e capillare diffusione. Gerusalemme, «città madre dei cittadini della Nuova Alleanza»48, per le guerregiudaiche diviene, nel II secolo, una città abitata da gentili, ricevendo pure il nuovo nome di Aelia Capitolina. La ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] ispirato meramente da odio. Sebbene insista in tutta la sua opera sulla rovina attuale del giudaismo, conseguenza delle due guerregiudaiche e in particolare della caduta del tempio, egli riflette anche un certo fascino per il giudaismo, che eredita ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] opposizione in Palestina tra i più rigidi osservanti delle prescrizioni giudaiche e i più aperti alla cultura del mondo classico, gli duramente domata da Vespasiano e da Tito, e la guerra, conclusasi con la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio ...
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I Chazari nella storia del giudaismo. - Il popolo dei Chazari (ebraico kazārīm, kūzārīm, e anche qāzār; arabo khazar) ha una notevole importanza storico-religiosa per l'adesione delle cerchie dirigenti [...] Alani, perché anche tra questi si trovavano aderenti alla fede giudaica. Quando l'imperatore bizantino Romano Lecapeno (919-944) cristiani di Chazaria, il che provocò una serie di guerre delle quali la lettera ci dà una relazione particolareggiata e ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] che riguardano la società. Il costante ripresentarsi delle guerre di religione, come già lamentava Hobbes, non sarebbe Circa vent'anni dopo Max Weber individuerà nella religione giudaico-cristiana la forza propulsiva del disincantamento del mondo. ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] ‘astinenze’, che paragonava alle «prescrizioni giudaiche ai tempi di Gesù» e contro Moro, La religione e la «nuova epoca». Cattolicesimo e modernità tra le due guerre mondiali, in Il modernismo tra cristianità e secolarizzaione, a cura di A. Botti, ...
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giudaico
giudàico agg. [dal lat. Iudaĭcus, gr. ᾿Ιουδαϊκός] (pl. m. -ci). – Che concerne i Giudei o è proprio dei Giudei: stirpe g.; la legge g.; usi, costumi g.; guerra g., la campagna militare romana contro gli Ebrei, conclusasi con la distruzione...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...