Scrittore israeliano (Gerusalemme 1936 - Tel Aviv 2022). Prof. di letterature comparate all'univ. di Ḥaifā. La cospicua attività di Y. è caratterizzata (nonostante una serie di novelle degli inizi dal [...] trad. it. Il signor Mani, 1994), una sorta di saga familiare che partendo dagli anni Novanta arriva fino alle guerrenapoleoniche. Attivo nel movimento pacifista, ha scritto saggi (Bi zĕḥūt ha-nōrmāliyyūt, 1980, trad. it. Elogio della normalità, 1991 ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] politici europei dell’ultimo scorcio del 18° e dell’inizio del 19° sec., come la Rivoluzione francese e le guerrenapoleoniche, e in particolare la campagna di R. del 1812, suscitano nel paese nuove energie intellettuali e politiche. A. Radiščev ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] nella Scandinavia meridionale e proseguì una politica di equilibrio che portò a un lungo periodo di pace.
Le guerrenapoleoniche colpirono pesantemente la Danimarca e lo scontro con l’Inghilterra ebbe gravi conseguenze economiche e finanziarie, cui ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] ) – che si fecero più acuti durante le guerrenapoleoniche quando, dopo il bombardamento inglese di Copenaghen (1807 1929 l’isola Jan Mayen, nell’Atlantico. Scoppiata la Seconda guerra mondiale, la N. fu occupata nel 1940 dalle truppe tedesche ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] poeta E. Ólafsson, e J. Thorláksson, poeta e traduttore di F. Klopstock, J. Milton, A. Pope. Con la fine delle guerrenapoleoniche, la ripresa dei contatti con la Danimarca riavvicinò l’I. all’Europa e favorì un rinnovamento anche in campo letterario ...
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Scrittore danese (Korsør 1764 - Amburgo 1826); con i suoi scritti in danese e in tedesco si affermò come il più vivace e brillante ingegno dell'ultimo '700 nordico. Rispecchiò nella sua vastissima opera, [...] ispirati al Wieland non meno che a J. H. Wessel e a L. Holberg. Negli anni della Rivoluzione e delle guerrenapoleoniche condusse una esistenza irrequieta e disordinata in Germania, Svizzera, Francia e Italia (dove conobbe, fra gli altri, Klopstock e ...
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Vescovo e poeta svedese (Kyrkerud, Värmland, 1782 - Östrabo, Malmö, 1846); professore d'estetica a Lund (1810), accademico di Svezia (1818), goticista come E. G. Geijer, mosso da interessi filologico-letterarî [...] tradizione nazionale, il pathos patriottico ispirato all'idealismo di Kant e di Fichte e alimentato dalle guerrenapoleoniche (l'odio e poi il culto napoleonico è presente in liriche come Det eviga "L'eterno", 1810; Svea, 1811; Den vaknande örnen "Il ...
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Scrittore russo (Jasnaja Poljana 1828 - Astapovo, od. Lev Tolstoj, Lipeck, 1910), conte. Perduti i genitori (la madre a due anni, il padre a nove), fu educato da parenti e da precettori francesi e tedeschi. [...] storica. È la storia di alcune famiglie nobili nei primi due decennî del secolo, attraverso l'esperienza delle guerrenapoleoniche. Essenziale non è la precisione documentaria (benché T. si difendesse dall'accusa di aver falsificato la storia per ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] prende forma compiuta e profondità di pensiero quando la crisi degli Stati tedeschi, dopo la Rivoluzione francese e le guerrenapoleoniche, impone alla coscienza di quella nazione, con drammatica urgenza, il tema del politico. Nel 1807, J.G. Fichte ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
grognard
‹ġron’àar› agg. e s. m., fr. [der. di grogner «brontolare», affine all’ital. grugno]. – Brontolone (vieux grognards «vecchi brontoloni» era epiteto scherzoso dato ai veterani delle guerre napoleoniche).