Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento [...] Conseguenza di ciò fu il fenomeno delle infinite piccole guerre e spedizioni militari, che chiamarono i cittadini a a formare i c. rurali, con scarsissima differenziazione di classi sociali. Infatti i c. rurali consistevano di lavoratori della terra, ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] in Boemia. Il calvinismo penetrò rapidamente in paesi economicamente e socialmente più avanzati, come i Paesi Bassi, dove la ricca in parte per effetto dell’esperienza acquisita durante le guerre di successione, in parte sotto la spinta dell’ ...
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Termine, coniato nel 1943 dall’americanista P. Kirchhoff, che indica la vasta area geografica in cui si svilupparono alcune tra le maggiori civiltà precolombiane del Nuovo Mondo, tra cui quelle maya e [...] con scadenze periodiche, gli ordini militari, le guerre per catturare vittime sacrificali, alcuni sacrifici umani nascita dei grandi centri urbani, da un’organizzazione politica e sociale complessa, dal fiorire degli scambi commerciali e delle arti, ...
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Soldato che esercita il mestiere delle armi mettendosi al soldo di chi lo arruola temporaneamente.
In Grecia i m. nascono nell’8°-7° sec. a.C. come guardie del corpo dei tiranni, mentre nello stesso tempo [...] , trionfano le milizie cittadine; ma già nella guerra del Peloponneso appaiono, sia pure in scarso numero, m. al servizio di Sparta e di Atene. Fin dall’origine si delineano quei fenomeni sociali e quelle esigenze militari per cui l’istituzione ...
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Insieme delle dottrine e dei movimenti che attribuiscono un ruolo centrale all'idea di nazione e alle identità nazionali. Il n. si è storicamente manifestato in due forme: come ideologia di liberazione [...] (e la minaccia socialista). Questo tipo di n., teso a esaltare l'identità nazionale e la politica di potenza, contribuì in modo decisivo allo scoppio della Prima guerra mondiale. In Italia il n. fu una delle componenti essenziali del fascismo e ...
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La fase della storia di vari paesi successiva alla caduta dei regimi comunisti che li governavano, nonché il processo di trasformazione conosciuto dai partiti comunisti dopo la fine del blocco sovietico [...] p. è rappresentato da quei partiti comunisti che operavano nei paesi capitalisti e che alla fine della guerra fredda scelsero l’approdo del socialismo democratico per non condannarsi a una presenza residuale nel panorama politico: tra essi vi fu il ...
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SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] ripercussione in Italia. Così poté avvenire che, nel lavorio sotterraneo che negli anni della guerra precedente la caduta del fascismo, un movimento socialista democratico (cioè mirante a farsi guida delle masse operaie e contadine con piena adesione ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] tedesco. Movimenti fascisti si ebbero negli anni tra le due guerre in tutti i paesi europei a eccezione dell'Unione Sovietica War II 1934-1936, Chicago-London 1980.
Who were the Fascists? Social roots of European fascism, ed. S.U. Larsen, B. Hagtvet, ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] ' non è tanto un fenomeno biologico quanto piuttosto un mito sociale" (punto 14). Anche in questo caso le ambiguità tendono ad (trad. it. Roma 1995); J.-P. Chrétien, Il n'y a pas de guerre ethnique au Rwanda, in L'Histoire, 1994, 180, pp. 70-73; G. ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] adottarono un regime 'di estrema statalizzazione' sia dei mezzi di produzione e di scambio, sia del pensiero. Dal regime di guerra è poi nato direttamente il socialismo in Russia, mentre nell'Europa centrale il fascismo ha reagito all'"anarchia ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...