ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] altro tipo d'aggiunti è quello che indica la provenienza: la nazione o la regione (Petrus Catalanus; Petrus de Alvernia), la traduzione (Baruk = Benedetto) o ad altri motivi (Binjamin = Guglielmo), ecc. Dei cognomi s'è detto sopra.
I nomi aramaici ...
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TROVATORI e TROVERI
Salvatore BATTAGLIA
Fernando LIUZZI
. I trovatori costituiscono un elemento della cultura letteraria romanza, della Provenza in particolar modo: espressione d'una raffinata civiltà [...] delle poesie è un principe, Guglielmo IX conte di Poitiers e settimo duca d'Aquitania (1071-1127), signore d'un territorio allora più vasto , Narbona, del Limosino, della Piccola Provenza, dell'Alvernia, ecc., i trovatori sono accolti come una classe ...
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POITOU (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
Antica provincia e regione della Francia occidentale situata tra la Bretagna e l'Angiò a N., la Turenna a NE., il Berry e la Marche a E., [...] , intitolandosi duchi d'Aquitania. Il primo principe della dinastia dei conti-duchi, Guglielmo V il Grande (994-1030), ebbe signoria su tutti i vassalli della regione di Poitiers, e anche su quelli di Velay, Gévaudan, Alvernia, Bas-Berry, Limousin ...
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RICCARDO I re d'Inghilterra, detto Cuor di Leone
Reginald Francis Treharne
Terzo figlio d'Enrico II e d'Eleonora d'Aquitania, nato a Oxford l'8 settembre 1157, fu fidanzato ad Alice, figlia di Luigi [...] abile condotta militare di R., dovette cedere l'Alvernia a Filippo Augusto (4 luglio 1189). La dote, oltre a un forte legato lasciato da Guglielmo a Enrico II. Tancredi liberò Giovanna, ma II e di Leopoldo duca d'Austria. Nonostante un acuto dissidio ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] culto mariano si era diffusa in Alvernia a opera dei Cluniacensi: questi ultimi funebri tardoduecenteschi, come quello di Guglielmo De Braye (m. nel , CahCM 32, 1989, pp. 291-303; M. Levi D'Ancona, L'Hortus Conclusus nel Medio Evo e nel Rinascimento, ...
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SOPRAVVIVENZA DELL'ANTICO
N. Dacos
I problemi concernenti le sopravvivenze e le riprese dell'arte antica nella civiltà occidentale sono molto numerosi e molto varî, sicchè le ricerche estremamente abbondanti [...] In Francia è il caso dell'Alvernia, dove le chiese abbondano di dapprima a Pisa con Rainaldo, poi con Maestro Guglielmo, poi a Lucca con Biduino e Roberto. È 'art antique et l'art italien, in Revue belge d'archéol. et d'hist. de l'art, 21, 1952, pp. ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] di Barres e il vescovo di Tortosa Guglielmo, che, in cambio della protezione della du Temple en Syrie, en Chypre et en France d'après les pièces du procès, Paris 1900; Y. certamente la cappella di Ydes (Alvernia, dip. Cantal), databile alla fine ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] . romaniche dell'Abruzzo e dell'Alvernia. In Abruzzo si conservano gli esemplari dei vescovi troiani, con in testa Guglielmo, accanto ai Ss. Pietro e La Pologne et le pays mosan au Moyen Age. A propos d'un ouvrage sur la porte de Gniezno, CahCM 4, 1961 ...
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PORTALE ISTORIATO
Y. Christe
L'idea di ornare l'ingresso di una chiesa con una decorazione sontuosa, intesa a fare immediatamente percepire l'importanza del luogo cui si accede, è documentata già nel [...] a Bordeaux. Lo stesso si verificò in Alvernia (Le Puy-en-Velay, Saint-Michel-d'Aiguilhe), nel Nord della Spagna (Sangüesa, Puente s. Ursino, fa da pendant a quello intitolato al vescovo s. Guglielmo (m. nel 1209, canonizzato nel 1218) - che il tema ...
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MATILDE di Canossa
Paolo Golinelli
MATILDE di Canossa. – Figlia di Bonifacio, signore di Canossa e marchese di Toscana, e di Beatrice di Lorena, nacque tra la seconda metà del 1045 e la prima del 1046 [...] ciò l’aggregò all’abbazia di La Chaise-Dieu, in Alvernia, accontentando così più enti.
Alla rottura tra Gregorio VII ed sua corte anche Anselmo d’Aosta, arcivescovo di Canterbury, cacciato dalla sua sede dal re d’Inghilterra, Guglielmo II il Rosso, ...
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