PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] sul cerchio e sul poligono a quindici lati -, a Guglielmo e al suo ambito o meno ancora a un E. Castelnuovo, cat. (Sarzana 1992), Genova 1992; G. Scalia, La consacrazione della cattedrale pisana (26 settembre 1118), Bollettino storico pisano 61, 1992 ...
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LONDRA
J. Backhouse
(lat. Londinium; ingl. London; Londonia nei docc. medievali)
Città dell'Inghilterra meridionale, capitale del Regno Unito, posta a km. 90 ca. dalla costa. La città di L. venne fondata [...] incarico di rimodernare la Westminster Hall di Guglielmo il Rosso. Il compito dell'architetto, relativamente modesto, fu quello di su scala mondiale le richieste di prestito dei volumi, e la maggior parte dell'amministrazione generale della biblioteca ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] citate, escluso il duomo, e ugualmente debitori dell'insegnamento di Guglielmo, cui unirono un più vivace gusto per la stilemi fossero invece destinati a una relativa diffusione. In scala più piccola, anche edifici come la nuova cattedrale di ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] o la galilea); soprattutto la soluzione delle absidi poste a scalare - qui non ancora giunta a compimento la riforma di Saint-Bénigne di Digione, introdotta in Normandia dal lombardo Guglielmo da Volpiano (Fécamp, 1001; Bec, 1002; Saint-Ouen a Rouen, ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] quella prevista, in scala assai ridotta, per , n. 868) con il suo progetto per la facciata della chiesa. In un documento sottoscritto dallo stesso B. si parla p. 418), fece venire dalla Francia Guglielmo de Marcillat, maestro di vetrate. Il Cesariano ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] ivi, pp. 27-51; V. Franchetti-Pardo, Il Duomo di Orvieto: un ''fuori scala'' medievale, ivi, pp. 53-67; J. White, I disegni per la facciata del alla guida del cantiere prima dell'ottavo decennio del secolo.
Bibl.:
Fonti. - Guglielmo de Tocco, Vita s ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] c. 70v), le carte inserite nel Dragmaticon di Guglielmo di Conches, morto intorno alla metà del sec. c. 1r e v) - con l'indicazione delle varie località che si incontravano durante il viaggio, componendo itinerante, priva di scala, presenta i due ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] di reimpiego. A Otranto, roccaforte della cultura greca, il vescovo normanno Guglielmo I promosse, negli anni ottanta del poi interrata, seguiva alla lettera il modello della basilica barese, ridotto in scala (Belli D'Elia, 1987b).Quasi tutte ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] che le volte imperiali romane fossero applicazioni della teoria di Erone su scala monumentale.L'influenza di Erone non fu MAe. SS, LXXIII, 1, 1879, pp. 3-29; Guglielmo Durando, Rationale divinorum officiorum, Venezia 1519; Burcardo di Hall, Chronicon ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] prescrizione era ormai diffusa nell'inoltrato sec. 13°, se Guglielmo Durando la trascrive quasi inalterata (Rationale divinorum officiorum, I, la candela, che imita in scala ridotta la forma della base dell'oggetto; questo aspetto si ritrova in ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...