Città dei Paesi Bassi (170.985 ab. stima 2008), nel Brabante Settentrionale, circa 25 km a O di Tilburg. Centro di attività commerciali, turistiche e culturali. Sede di industrie meccaniche, elettriche, [...] e 1637. Rifiorì dopo la pace di Vestfalia (1648) per cui fu assegnata ai principi diOrange che vi risiedettero e la fortificarono. . Nel 1575 vi si riunirono plenipotenziari di Filippo II e diGuglielmo il Taciturno per porre termine alla guerra ...
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(o Athole) Regione montuosa della Scozia centrale, regione amministrativa di Tayside.
Il nome fu assunto come titolo comitale nel 13° sec. da Alan Durward e con lui si estinse; lo portò poi Walter Stewart [...] figlio John Murray (n. 1631 - m. 1703) fu il primo marchese di A. ed ebbe alte cariche in Scozia alla Restaurazione; nella Rivoluzione tenne un contegno incerto, poi si decise per Guglielmo d’Orange. Il figlio John Murray (n. 1659 - m. 1724) fu il ...
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Figlio naturale (Rotterdam 1649 - Londra 1685) di Carlo II d'Inghilterra e di Lucy Walters. Creato (1663) duca e cavaliere della Giarrettiera, sposò (1665) Anna contessa di Buccleuch, assumendo il cognome [...] (1679) in Olanda, tentò di tramare con Guglielmo d'Orange e, tornato in Inghilterra, fu coinvolto nella congiura di Rye House, ma rimase impunito. Alla successione di Giacomo (1685), M. di nuovo in Olanda trattò contro di lui con i profughi inglesi ...
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Nobile inglese (n. 1660 - m. Isleworth, Middlesex, 1718). Di educazione cattolica, si convertì nel 1679 all'anglicanesimo e si unì ai whigs; nel giugno 1688 fu tra i sette firmatarî del documento che chiedeva [...] a Guglielmo d'Orangedi spodestare Giacomo II e salire al trono d'Inghilterra. Segretario di stato nel 1689-90, ricoprì nuovamente la carica nel 1694-98. Nel 1694 fu creato duca da Guglielmo III. Passato ai tories, partecipò (1712) ai negoziati ...
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Vescovo e storico inglese (Edimburgo 1643 - Salisbury 1715), entrato nel ministero ecclesiastico scozzese (1661), scelse l'episcopalismo. Dopo alcuni viaggi in Inghilterra e in Europa, professore di teologia [...] principî presbiteriani ed episcopali; all'avvento al trono di Giacomo II (1685), passò a Parigi, poi in Olanda; di qui seguì Guglielmo d'Orange in Inghilterra, divenendo poi vescovo di Salisbury. Autore di una History of the reformation of the Church ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] metterla a morte (1587). Le vicende della guerra di religione in Francia e della lotta per l’indipendenza dei Paesi Bassi fecero di Elisabetta la maggiore rappresentante, insieme con Guglielmo d’Orange, della lotta dei protestanti contro la Spagna.
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Poeta tedesco (n. 1170 circa - m. 1220 circa). Autore di componimenti epici e di alcune liriche, W. è ricordato soprattutto per il Parzival (1200-10), romanzo cavalleresco, nel senso di fornire con generosità [...] eroica francese delle chansons de geste, in special modo all'Aliscans che appartiene al ciclo sulle gesta diGuglielmo d'Orange, eroe dell'epoca di Carlomagno, ma poi ritiratosi in un convento e considerato santo. W. descrive la doppia battaglia che ...
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(irland. Luimneach) Città della Repubblica d’Irlanda (52.539 ab. nel 2006), nella provincia di Munster, sull’estuario del fiume Shannon. È capoluogo della contea omonima. L’abitato è diviso in tre parti: [...] Fu concluso tra Guglielmo d’Orange e i giacobiti irlandesi alla capitolazione (1691) della piazza di L., con la quale terminò la guerra dell’Orange contro Giacomo II Stuart. Ebbe per risultato l’insediamento diorangisti e di altri protestanti nelle ...
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(irland. Port Láirge) Città dell’Irlanda (45.748 ab. nel 2006), nella sezione sud-orientale del paese, capoluogo della contea omonima, nella prov. del Munster. Sorge sullo sbocco dei fiumi Sir, Nore e [...] ).
Divenne centro notevole sotto i Danesi (dall’850 ca.), di cui fu una delle fortezze più importanti, finché nel 1171 Essendo stata dalla parte di Giacomo II, dopo la battaglia del Boyne (1° luglio 1690) si arrese a Guglielmo d’Orange, che da W. ...
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Diplomatico britannico (n. 1767 - m. Kinnegad, Westmeath, 1837). Deputato dal 1796 al parlamento irlandese, dopo l'unione legislativa con la Gran Bretagna entrò nel parlamento inglese e fu sostenitore [...] of Trade" (ministero del Commercio). Fu favorevole a una soluzione di compromesso sulla questione dei delitti politici dei cattolici irlandesi. Inviato ambasciatore presso Guglielmo d'Orange, ritornato all'Aia nel 1813, richiese d'urgenza rinforzi ...
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orangista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orangiste, che, nel sign. 2, traduce l’ingl. orangeman] (pl. m. -i). – 1. Relativo alla dinastia degli Orange-Nassau, casa degli statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi e poi dei re d’Olanda: la...