costituzionalismo
Complesso dei principi che caratterizzano la forma di governo detto costituzionale, che sorge in reazione allo Stato assoluto e ha il suo ordinamento regolato con norme stabili, scritte, [...] prima forma di Stato costituzionale si realizzò nel 1689 in Inghilterra, quando Guglielmo III d’Orange accettò dal Parlamento, insieme alla corona, una Dichiarazione dei diritti che fissava i limiti del potere regio. L’età aurea del c. coincide con ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] Chanson de Roland, sulle imprese di Carlo e dei suoi paladini; narbonese o di Guglielmod’Orange (inizio 12° sec. - inizio 13°), sulle lotte del Mezzogiorno contro i Saraceni; feudale (12°-13° sec.), sulle imprese di vassalli ribelli al re o in ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] spagnole nelle Fiandre e nel Brabante (1576) favorì la riconciliazione tra i cattolici dei P. meridionali e i ribelli dell’Olanda e della Zelanda, guidati da Guglielmod’Orange-Nassau (pacificazione di Gand). Fu un accordo temporaneo, che venne meno ...
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Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] ), la lotta per il predominio europeo continuò con la guerra contro i Paesi Bassi (1672-78) e vide, negli anni successivi alla delle potenze europee sotto la direzione di Guglielmod'Orange (dal 1688 re d'Inghilterra): se la guerra della Grande ...
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Figlio (Londra 1633 - Saint-Germain-en-Laye 1701) di Carlo I e di Enrichetta Maria di Francia. Durante la guerra civile fu preso prigioniero a Fairfax (1646), ma riuscì a fuggire in Olanda e da qui in [...] per un intervento di Guglielmod'Orange, genero del re per d'Orange sbarcava in Inghilterra e G. cercava rifugio in Francia. Dopo una sfortunata campagna in Irlanda (1690), con G. la casa Stuart lasciava il trono inglese. Nel corso del Settecento i ...
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Movimento religioso riformato, che professa l’assoluta indipendenza di ogni congregazione locale in materia di fede e di disciplina ecclesiastica, e la separazione completa dallo Stato. Trae origine nel [...] da vari atti del Parlamento sotto Carlo II e beneficiarono infine dell’atto di tolleranza di Guglielmod’Orange. I principi congregazionalisti furono portati nell’America Settentrionale dai Padri Pellegrini, che fondarono comunità in Massachusetts e ...
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(o Athole) Regione montuosa della Scozia centrale, regione amministrativa di Tayside.
Il nome fu assunto come titolo comitale nel 13° sec. da Alan Durward e con lui si estinse; lo portò poi Walter Stewart [...] che fece parte del complotto contro Giacomo I di Scozia e morì giustiziato nel 1437. Intorno al 1457 il Restaurazione; nella Rivoluzione tenne un contegno incerto, poi si decise per Guglielmod’Orange. Il figlio John Murray (n. 1659 - m. 1724) fu ...
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Figlio naturale (Rotterdam 1649 - Londra 1685) di Carlo II d'Inghilterra e di Lucy Walters. Creato (1663) duca e cavaliere della Giarrettiera, sposò (1665) Anna contessa di Buccleuch, assumendo il cognome [...] , tentò di tramare con Guglielmod'Orange e, tornato in Inghilterra, fu coinvolto nella congiura di Rye House, ma rimase impunito. Alla successione di Giacomo (1685), M. di nuovo in Olanda trattò contro di lui con i ...
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Figlio (Königsberg 1657 - Berlino 1713) dell'elettore Federico Guglielmo di Brandeburgo e di Luisa Enrichetta d'Orange, successe da solo al padre (1688), annullandone il testamento, che prevedeva la divisione [...] del dominio statale con la matrigna e i fratellastri. Affidò dapprima la direzione degli affari politici al Danckelman, il quale, fino al suo licenziamento nel 1697, seguì la linea politica del grande elettore. F. aumentò considerevolmente l' ...
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Nobile inglese (n. 1660 - m. Isleworth, Middlesex, 1718). Di educazione cattolica, si convertì nel 1679 all'anglicanesimo e si unì ai whigs; nel giugno 1688 fu tra i sette firmatarî del documento che chiedeva [...] Guglielmod'Orange di spodestare Giacomo II e salire al trono d'Inghilterra. Segretario di stato nel 1689-90, ricoprì nuovamente la carica nel 1694-98. Nel 1694 fu creato duca da Guglielmo Hannover. Salito al trono Giorgio I, si ritirò a vita privata. ...
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orangista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orangiste, che, nel sign. 2, traduce l’ingl. orangeman] (pl. m. -i). – 1. Relativo alla dinastia degli Orange-Nassau, casa degli statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi e poi dei re d’Olanda: la...