CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] Guglielmo… duca di Mantova". "Per qual cagione…, estinta la linea di Guglielmo , Lettere ai protestanti, a cura di M. D. Busnelli, Bari 1931, I, pp. 67, 276; II, pp. 18 La galleria dei Gonzaga venduta all'Inghilterra…, Milano 1913, passim alle pp. ...
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GONZAGA, Ferrante
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova il 28 genn. 1507, terzogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este. Nell'adolescenza mostrò predilezione per gli esercizi cavallereschi. [...] e delle città della Gheldria fedeli al duca Guglielmo. Quest'ultimo, allora, all'inizio di settembre Inghilterra. Incontrò egli stesso Filippo, poco più tardi, ma senza risultati. Nel gennaio 1555 il duca d'Alba fu deputato a capo di tutti i governi d ...
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CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] già nell'immaginario dell'epoca e in particolare per i Normanni, protagonisti della grande epopea della conquista d'Inghilterra. Ed è probabilmente significativo il fatto che il sigillo di GuglielmoI (Parigi, Arch. nat.) sia il più antico esemplare ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] furono l’Inghilterra di Enrico VIII, la Francia di Francesco I e soprattutto l’impero di Carlo V d’Asburgo, secondo Reich tedesco con l’imperatore GuglielmoI) all’Italia (dove erano invece Cavour, Garibaldi e i Savoia a unificare il Paese nel ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] L'istituto, d'altra parte, già esisteva nel Regno normanno di Sicilia, così come presso i normanni d'Inghilterra (household). di G. Waitz, in M.G.H., Scriptores, XXVI, 1882) e Guglielmo di Nangis (Guillelmi de Nangis et Primati operibus, a cura di H. ...
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MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] seconda metà del sec. 11° Guglielmo il Conquistatore e la regina Matilde quella della regina Eleonora d'Inghilterra.Nuovamente legate al culto delle interno di una più vasta recinzione, per es. i m. di Khān-i Jahān Tēlingānī (1372) e di ῾Isā Khān ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] Caraffa e Guglielmo della Voulte, Inghilterra, dopo alcune esitazioni iniziali, finì per schierarsi dalla parte del papa romano. Aderiva invece al partito clementino Carlo V, re di Francia, anche se dopo un breve periodo di neutralità. D'altronde i ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Le tecnologie della comunicazione
Helge Kragh
Le tecnologie della comunicazione
Nel periodo compreso fra il 1870 e il 1920 si assiste a un'intensificazione [...] brevetto una lunga controversia con la AT&T.
Tavola I - GUGLIELMO MARCONI E LA RADIO
L’invenzione della radio è frutto Company, con due telegrammi diretti al re d’Inghilterra e al re d’Italia, dava inizio al servizio radiotelegrafico regolare ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] accordo provvisorio. Il vescovo Guglielmo di Melfi chiese il suo del C., il re d'Inghilterra Riccardo Cuor di Leone 134, 241; Urkunden zur älteren Handels- und Staatsgesch. der Republik Venedig, I, in Fontes Rerum Austriacarum, s. 2, XII, a cura di G ...
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Elezione imperiale
Ernst Schubert
Ai sovrani svevi non era stata tramandata dai loro predecessori una forma di elezione definita, e neppure gli Svevi la lasceranno, a loro volta, in eredità ai loro [...] sé una rappresentazione mitica. Già Federico I aveva riconosciuto che l'elezione era promossa in modo decisivo dal re d'Inghilterra e che trovò il sostegno soprattutto dopo la sua morte prematura, di Guglielmod'Olanda ‒ furono palesemente elezioni di ...
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orangista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orangiste, che, nel sign. 2, traduce l’ingl. orangeman] (pl. m. -i). – 1. Relativo alla dinastia degli Orange-Nassau, casa degli statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi e poi dei re d’Olanda: la...