DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] documenta il successo, nazionale e più ancora internazionale, di Guglielmo Ferrero. di buono vi contribuì quind'innanzi il ); I, 2, (1956); I, 3, (1979, con correzioni autografe del D.); II (1960); III, 1 (1967); III, 2 (1968); IV, 1 (1969). Inoltre ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] . De Robertis - A. Grilli, II, Firenze 1938, p. 554).
Sotto la ferula di Lombroso, il F., convertitosi frattanto alla militanza socialista a Isimboli).
Il positivismo del F. aveva, tuttavia, il suo lato buono, e ancor più il suo "lombrosismo", ...
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BRERA, Giovanni
Claudio Rinaldi
BRERA, Giovanni (Gianni)
Nacque a San Zenone al Po, in provincia di Pavia, l’8 settembre 1919, da Carlo (1878-1945), sarto, e Maria Ghisoni (1882-1942). Ultimo di cinque [...] buona parte del periodo della Gazzetta dello Sport. Tornò a scrivere per il (Dovere di cronaca, con Guglielmo Zucconi), Telemontecarlo e TeleArena (ed. fuori commercio); La bocca del leone. L'Arcimatto II 1967-1973, a cura di A. Maietti, Milano 1995; ...
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JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] , lo aveva intanto spinto a riprendere in mano Freud (Ilbuon rieducatore, cit., p. 12).
La scarsa passione suscitatagli dalle come conseguenza di favorire la conservazione (Manicomi eccetera, in Inchiesta, II (1972), 5, pp. 33-37).
Nel 1976 entrò a ...
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CLEMENTE VI, papa
Bernard Guillemain
Pierre Roger nacque verso il 1290-1291 da una famiglia della piccola aristocrazia del basso Limosino nel castello di Maumont, nella parrocchia di Rosiers d'Egletons [...] e per quello di Sens di controllarne ilbuon uso. Dopo una predica pronunciata da Pierre senza dubbio allora che dovette morire Guglielmo di Occam, che si era di Mons. M. Giusti..., Città del Vaticano 1978, II, pp. 323-65; H. Patze, "Salomon sedebit ...
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CECCHINI, Pier maria
Ferdinando Taviani
Nacque a Ferrara il 14 maggio 1563. Fu uno dei più eminenti attori di professione del suo tempo. Particolarmente noto per il tipo comico di Fritellino che era [...] per il duca Guglielmo Gonzaga. Quell'"accidente" (come ilbuon senso. È legata a questo episodio la supplica con cui, nel giugno 1600, il dell'arte alla corte viennese, in Riv. ital. del dramma, II (1938), pp. 181-204; M. Apollonio, Storia del teatro ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] per tutto quel che di nuovo e di buono i Napoleonidi avevano introdotto nel granducato di Toscana, con V. Antinori e Guglielmo Libri) a raccogliere ed eventualmente . Arieti, Milano 1970, II, p. 369; III, pp. 218, 285. Il lungo silenzio sul C. ...
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CAROSONE, Renato
Giorgio Ruberti
Nacque a Napoli il 3 gennaio 1920, primogenito di Antonio Carusone (il cognome della famiglia variava per errori anagrafici) e Carolina Daino. Il padre, impiegato al [...] ripetizione di brani tratti da Guglielmo Tell, Aida e Carmen), tuttavia per il timore delle malattie tropicali). Dopo un buon provino 139; Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti, II, Le biografie, Torino 1988, p. 120; G ...
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DEI, Pietro (Piero), detto Bartolomeo della Gatta
Grazia Vailati Schoenburg Waldenburg
Figlio di Antonio di Giovanni e Margherita di Piero Bencivegni, nacque a Firenze nell'anno 1448; questo pittore, [...] il Vasari (p. 217) ricorda nella badia aretina, eseguiti dal D. "con molta grazia e con buona Longhi, La mostra di Arezzo (1950), in Paragone, II (1951), 15, pp. 58-60; M. Salmi a Bartolomeo della Gatta ed a Guglielmo Giraldi, in Commentari, IX (1958 ...
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BOCCANEGRA, Guglielmo
Robert Sabatino Lopez
Proceduta forse da un "Buccanigra", che appare come teste in un contratto genovese del 1201, la famiglia del B. si proclamò sempre "popolare", cioè borghese [...] appena uscita da un'aspra lotta contro Federico II e i suoi alleati, ed è ancora dei Pisani collegati. Buon per Genova che il signore di Tiro, ghibellino " concessa al "nostro amato e fedele Guglielmo Boccanegra". E poiché in altre lettere del ...
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apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...