Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] buoni pretesti per tenere definitivamente le terre e città tolte dal padre, in nome del re, al conte di Alvernia. Con il figlio Anchembaud VII (1243-1249), si ripresentò il , dal duca coadiuvato dal ministro Guglielmo Du Tillot.
Le riforme continuano ...
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. I. Genealogia. - 1. Origine del tipo. - "Arlecchino" non è già, come si crede comunemente, un nome generico e originario d'un tipo comico fondamentale, bensì uno dei tanti non originarî nomi specifici [...] un Guglielmo Shakespeare) il pubblico cinque-secentesco gavazzava.
Naturalmente, allargatosi in Francia il concetto gli zani in italia erano eccellenti acrobati, anzi, nel Quattro, per buona parte del Cinque e, perfino, qua e là, nei primi decennî ...
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VERDI, Giuseppe Fortunino Francesco
Ildebrando Pizzetti
Per lunghissimo tempo V. credette di essere nato nel 1814; perché, diceva, così gli aveva sempre ripetuto sua madre. L'atto di nascita pubblicato [...] a Parigi, con esito non più che buono; fra il '66 e il '67 scrisse il Don Carlos; fra il '68 e il '69 riprese in mano La forza del del suo progressivo arricchirsi e trasformarsi, si trovano nel Guglielmo Tell di Rossini. Nel Tell palpita, sia pure ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] di natura politica; ma il fatto è che il Credo, accolto dai presbiteriani scozzesi anche sotto Guglielmo III, fu elaborato da un della sua efficacia per i soli eletti. Dio, che è buono e giusto nello stesso tempo, manifesta la sua bontà nella ...
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È l'incapacità, dai sei anni in su, di leggere e di scrivere nella lingua che si parla. Non equivale a ignoranza, poiché l'analfabeta, può possedere a volte una cultura superiore a quella di chi sedette [...] la limitazione dal quinto al decimo anno, sancì in Prussia il re Federico Guglielmo I con editto del 1717, e confermò Federico II. Gli di persone ragguardevoli. Più rigoroso appello al buon volere di tutti, perché sorgessero le istituzioni ...
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Il grande musicista tedesco nacque a Bonn il 15 o 16 dicembre 1770. D'origine fiamminga, la famiglia B. era di condizione modesta. A miglior grado sociale era pervenuta con l'avo Ludwig, stabilitosi a [...] morale e culturale, e la consuetudine con buoni e affezionati musicisti quali il Ries, i due Romberg, Giuseppe e Filippo Emanuele Bach, e meglio (Prieger, D'Indy) in Francesco Guglielmo Rust (1737-1796) per ciò ch'è àmbito e svolgimento "dialettico ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] . Il sistema dei mutakallimūn è buono per quegli uomini ammalati di ambiguità, che stanno di mezzo fra il volgo ed il vero concilianti ed autore anche di commenti alle opere logiche di Guglielmo di Heytesbury, Nicolò Vernia (v.), che sostenne e quindi ...
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ALESSANDRO I Pavlovič, zar di Russia - Nato il 23 dicembre 1777 dal granduca Paolo Petrovič (poi Paolo I) e dalla granduchessa Maria Feodorovna (già Dorotea di Württemberg), salì al trono di Russia il [...] e nelle parole una grazia incantevole, qualcosa di dolce e di buono che seduceva e trascinava. "Un ange", lo disse Elisabetta, e Federico Guglielmo III a sottoscrivere con lui, il 26 settembre 1815, la celebre dichiarazione che va sotto il nome di ...
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OLIMPICI, GIOCHI (XXV, p. 277; App. II, 11, p. 453)
Salvatore Galeazzo BIAMONTE
Nelle edizioni XV, XVI e XVII dei Giochi Olimpici, molti risultati che in passato sembravano irraggiungibili sono stati [...] ); quelle d'argento nella velocità m 1000 di ciclismo (Guglielmo Pesenti), nel Premio delle Nazioni individuale di equitazione (R. D'Inzeo, R. D'Inzeo, A. Oppes).
Buono fu pure il rendimento della squadra italiana di pallacanestro (che si classificò ...
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Filippo IV, nato nel 1268 da Filippo l'Ardito e da Isabella d'Aragona, e morto nel 1314, è passato alla storia con la reputazione di re energico, privo di scrupoli e spesso anche crudele; ma certamente [...] buono d'animo, ma incapace di resistere alle suggestioni di coloro che lo circondavano, principalissimi tra questi Enguerrando de Marigny, Pierre Flotte e Guglielmo dal cavaliere Guglielmo di Plaisians, suo amico e collaboratore, il quale ribadiva in ...
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buonasanita
buonasanità (buona sanità), s. f. inv. Funzionamento diligente e efficace delle strutture e degli organi ai quali è istituzionalmente demandato il compito di tutelare la salute dei cittadini. ◆ Terzo piano dell’ospedale Cardarelli,...
apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...