Vedeste, al mio parere, onne valore
Mario Pazzaglia
Sonetto di GuidoCavalcanti (Rime II; schema abba abba; cdc cdc), in risposta al dantesco A ciascun'alma presa e gentil core (v.), come attesta Vn [...] del cuore gentile (" segnor valente / che segnoreggia il mondo de l'onore " e " ten ragion nel casser de la mente "). Guido passa poi, nelle terzine, a spiegare il sogno di D. (senza, però, comprenderne neppure lui lo verace giudicio, Vn III 15 ...
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BERNARDO da Bologna
Cesare Segre
Autore del sonetto Aquella amorosetta foresella inviato a GuidoCavalcanti, che gli rispose col sonetto Ciascuna fresca e dolce fontanella (XLIV a-b dell'edizione Favati), [...] Vallibus notarius", testimoni, rispettivamente, in atti del 1269 e del 1272: date alquanto alte se si pensa alla contemporaneità col Cavalcanti.
Fonti e Bibl.: G. Zaccagnini, Le rime di Cino da Pistoia,Genève 1925, pp. 105-8; I rimatori bolognesi del ...
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S'io fosse quelli che d'amor fu degno
Domenico Consoli
Sonetto (Rime LIII) di GuidoCavalcanti in risposta al sonetto dantesco Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io (LII). Al richiamo voluttuoso, ispirato [...] al plazer provenzale, il Cavalcanti contrappone la propria tristezza di amante deluso, tutt'altro che incline a intraprendere lo Contini]), entro il ben noto clima sentimentale di Guido, misto di angoscia e sbigottimento, forse occasionalmente ...
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venuta
Alessandro Niccoli
È " l'atto del venire, del giungere " in un luogo.
Amore spiega a D. che a Giovanna, la donna amata da GuidoCavalcanti, è stato imposto il soprannome di Primavera per questa [...] venuta d'oggi (Vn XXIV 4), cioè perché in quel giorno era venuta incontro a D. precedendo immediatamente Beatrice (e, a suffragare questa interpretazione mistica, aggiunge che anche ‛ Giovanna ' vale ‛ ...
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Dante, un sospiro messaggier del core
Mario Pazzaglia
In questo sonetto (abba, abba: cde, edc) GuidoCavalcanti racconta a D. una sua visione: gli è apparso Lapo Gianni, " servitore " di Monna Lagia, [...] del Di Benedetto che il " servitore " di Lagia sia lo stesso Cavalcanti). Il tema dell'evasione fantastica o della visione o del sogno, frequente nella corrispondenza fra D. e Guido, è connesso al tema dell'amicizia fra spiriti aristocratici, che il ...
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loico
Alfonso Maierù
Occorre due volte: Cv IV X 6 avvegna che, secondo la fama che di lui [Federico di Svevia] grida, elli fosse loico e clerico grande, e If XXVII 123 Forse / tu non pensavi ch'io loïco [...] . 443: " cum esset [Pietro Ispano, v.] magnus sophysta, loycus et disputator atque theologus... "; Boccaccio Dec. VI 9 8 " egli [GuidoCavalcanti] fu un de' migliori loici che avesse il mondo e ottimo filosofo naturale ".
Nella prima occorrenza si fa ...
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Amor, per Deo, più non posso soffrire
Verso iniziale di una canzone trasmessaci adespota dal codice Vaticano 3793 assieme ad altre quattro (Ben aggia l'amoroso e dolce core, La gioven donna cui appello [...] della Vita Nuova, in " Domenica letteraria " III, n. 7, 17 febbraio 1884; Id., La poesia giovanile e la canzone d'amore di GuidoCavalcanti, Roma 1895 (recens. di G. Mazzoni, in " Bull. " II [1894-95] 81-88); Id., Di cinque canzoni da attribuire a D ...
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stoltamente
Luigi Blasucci
L'avverbio occorre una sola volta, nella Vita Nuova (ma il latino stulte è rinvenibile in Eg II 9), in un contesto ispirato ad aristocratico disdegno contro i rimatori che [...] sapesse denudare le sue parole da cotale vesta, in guisa che avessero verace intendimento. E questo mio primo amico [ossia GuidoCavalcanti] e io ne sapemo bene di quelli che così rimano stoltamente.
" Allude forse non tanto a' vecchi poeti ‛ grossi ...
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Poi che de doglia cor conven ch'io porti
. Incipit di una stanza di canzone (o cobla esparsa) di GuidoCavalcanti, citata da D. in VE II VI 6 tra le illustres cantiones che appaiono contextae nel più [...] eminente grado di costruzione (gradum constructionis excellentissimum). V. CAVALCANTI, Guido. ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] (1932), Vita nuova, edizione critica per cura di M. Barbi, Firenze, Bemporad.
Cavalcanti, Iacopo (1986), Tre sonetti, in Cavalcanti, Guido, Rime, con le rime di Iacopo Cavalcanti, a cura di D. De Robertis, Torino, Einaudi, pp. 234-239.
D’Agostino ...
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cavalcante
agg. e s. m. [part. pres. di cavalcare], ant. – 1. Che cavalca, cavalcatore. 2. Servo che seguiva o precedeva, a cavallo, il padrone quando questi cavalcava o andava in carrozza. 3. Colui che, stando a cavallo, guida la prima coppia...
nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche nelle lingue germaniche e slave]. – 1. a....