La scuola romana di filosofia
Cecilia Castellani
Il legame con Gentile
In due principali significati la scuola romana di filosofia si legò a Gentile.
In primo luogo essa coincise con la nascita della [...] 423 nota 1; cfr. Testa 1976, p. 18): Carlo Antoni, Guido Calogero, Spirito e Lombardi stesso. Infine, la direzione della Scuola di della sua materia prediletta, ma consentì a Calogero, che daPisa era frattanto passato al Magistero di Roma, di essere ...
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domenicani
Innocenzo Venchi
I rapporti dei frati predicatori con D. sono compresi in un arco storico di sette secoli, e interessano sia le relazioni con D. e la famiglia Alighieri e la situazione storico-spirituale [...] annoverava tra i celebri oratori e letterati il beato Giordano daPisa. In questa cornice di ambiente fiorentino vanno considerati i plausibili . In maniera analoga, appena morto il poeta, Guido Vernani di Rimini attorno al 1324 redige il trattato ...
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vendetta
Alessandro Niccoli
Giovanni Diurni
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Fiore, in accezioni, e spesso anche in passi, strettamente connessi con quelli in cui è [...] ss.). Al contrario, la condanna dell'operato di Guidoda Monforte, il quale trucidò in chiesa a Viterbo Enrico Bello e Bellino di Capo suo nipote, ibid. XVIII (1934) 99-104; Giordano DaPisa, Prediche, a c. di D. M. Manni, Firenze 1739, 67 ss., 280 ...
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Domenico, santo
Gian Roberto Sarolli
, Fondatore dell'ordine dei predicatori, nacque tra il 1170 e il 1175 a Calaruega, villaggio della Vecchia Castiglia, da Felice e da Giovanna che la tradizione posteriore [...] il cerchio dei sapienti guidatida s. Tommaso, poi intorno a quello, a più ampiamente comprenderlo, la ghirlanda capeggiata da s. Bonaventura, in e più specificamente nelle Magnae Derivationes di Uguccione daPisa, " Domini gratia ") D., una volta di ...
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BONTEMPI, Andrea
Enzo Petrucci
Nacque a Perugia nel 1326, da quanto si può congetturare da una bolla di Innocenzo VI, da Martino, figlio di quel Lello Bontempi, che gli scrittori di cose perugine ricordano [...] Carlo IV di Lussemburgo, infatti, con un diploma datato daPisa il 19 maggio 1355, concesse al B. e ai suoi Rodolfo Varano, Gentile e Berardo Varano di messer Venanzo da Camerino e Guidoda Matelica inviarono a Urbano VI il giuramento di fedeltà. ...
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scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] " (1277) che apparteneva alla stessa zona dove D. viveva; " Ser Donato q. Guidi, pop. S. Trinitatis " (1292); " Ciuccius, fil. q. Monaldi de Perugio, Firenze fu lettore nel 1299, Giordano daPisa nel 1303, Filippo da Pistoia dopo il 1311, Matteo degli ...
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ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] concorrente" - come è stato detto - dal momento che un tal ruolo a Pisa e a quel tempo non esisteva. Delle lezioni pisane dell'A. si sa del Mugello e Guidoda Suzzara, e che fu a sua volta oppugnata da Bartolo, oltre che da Signorolo degli Omodei, ...
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poesia (poesi')
Alfredo Schiaffini
In D. compare solo la forma ‛ poesì ' (per cui cfr. la voce Grecismi): Ma qui la morta poesì resurga (Pg I 7); per l'interpretazione del passo, alquanto controversa [...] postulare la lettura diretta da parte di D. soprattutto di Bene da Firenze, e forse anche di Guido Fava tra i efficace poire nella sua solita fonte, le Magnae derivationes di Uguccione daPisa, dove leggeva: " Poio, pois, poivi, poitum, idest fingo ...
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La Scuola Normale di Pisa negli anni Trenta
Andrea Mariuzzo
Dalla memoria alla storia
Sono noti i giudizi sulla Scuola Normale Superiore che Yvon De Begnac ha attribuito a Benito Mussolini: «Locanda [...] Capitini, trovò circolazione dopo il suo allontanamento grazie a discreti contatti con Guido Calogero, docente di filosofia a Pisa chiamato proprio da Gentile a svolgere dal 1935 esercitazioni alla Normale, e Luigi Russo, ex allievo della Scuola in ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] i laici chiamano la via di san Iacopo ", Giordano daPisa Prediche inedite, a c. di E. Narducci, Bologna 1867 dal principio nel foco impedisce alle parole grame di Guidoda Montefeltro di assumere l'articolazione propria del linguaggio umano ...
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tecnoautoritarismo (tecno-autoritarismo) s. m. L’ideologia autoritaria che prevede l’uso delle tecnologie informatiche più avanzate, anche nel campo dell’informazione e della comunicazione, al fine di controllare o manipolare i comportamenti...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...