Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] (qui rappresentati dal Giudice Guido delle Colonne). E si pensi ancora all'individuazione dei due gruppi, rispettivamente municipale e curiale, di poeti toscani o all'enucleazione di una "scuola" bolognese accanto al Guinizzelli. Non solo dunque con ...
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dialefe
Gian Luigi Beccaria
Quando la vocale o le vocali finali di una parola non si fondono (cioè non si integrano, ai fini fonetici e metrici del verso) con la vocale o le vocali iniziali della parola [...] 3 " sempre / aretro ") e stilnovisti (per es. Guinizzelli Tegno de folle 'mpres' 16 " troppo / agravata "; 'è esempio di sinalefe dopo ‛ te ' e ‛ me '), ‛ tu ' (Rime LII 1 Guido, i' vorrei che tu / e Lapo ed io; If XXIX 8 pensa, se tu / annoverar ...
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dare
Beatrice Guidi
Verbo che ricorre frequentemente in tutta l'opera di D., sia nella prosa che nella poesia. Dal suo significato proprio, che è quello del latino dare, l'uso è esteso a una ricchissima [...] grazia dato / che non pò mal finir chi l'ha parlato (cfr. Guinizzelli Io voglio del ver 13-14 " ancor ve dirò c'ha maggior nome ', in Cv III XI 2; a uno dei diavoli, con funzione di guida, in If XII 93 danne un de' tuoi, a cui noi siamo a provo ...
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né
Riccardo Ambrosini
1. Della congiunzione coordinante negativa né, le attestazioni, pochissime nella Vita Nuova (10, di cui 2 in poesia: circa lo 0,05% del lessico totale), sono statisticamente più [...] pare, / né 'n cui si trovi tanto compimento " (cfr. Guinizzelli Gentil donzella 4 " par di voi non fu ancor nata / né volta If XIX 16 Non mi parean men ampi né maggiori, Pd VI 120); Guido delle Colonne La mia vit'è sì forte 2 " ched eo non posso né ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] fuori rima in Vn VIII 5 6, era stata già accolta dal Guinizzelli (Madonna, il fino amor 19; Donna, l'amor mi sforza a un testo capitale dello stilnovismo, la canzone Donna me prega di Guido Cavalcanti (vv. 16-19). Venisse (: desse: temesse), If I 46 ...
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Parodi, Ernesto Giacomo
Dante Della Terza
Filologo e critico (Genova 1862 - Firenze 1923). Le origini remote dell'interesse del Parodi per l'opera dantesca si possono ricostruire facendo ricorso ad [...] dantesca del P. riguarda la teoria della donna beatifica in Guinizzelli e D. e il contrasto che a proposito di questa 'Amore che nel 1901 lo studioso aveva attribuiti, sulla scorta di Guido Mazzoni, a D., ma che ora era tentato di sottrarre al ...
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invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] in XV 51) si definisce nel suo grado maggiore nella confessione di Guido del Duca: fu il sangue mio d'invidia sì riarso, / che dal provenzale enveja; ‛ inneggiare ', in Pd XII 142; cfr. Guinizzelli Tegno de folle I 38).
L'I. e gl'invidiosi nella ...
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gloria
Sebastiano Aglianò
Presente nella Commedia, nel Convivio e nella Vita Nuova (ma soltanto nella prosa). La forma ritenuta autentica è sempre quella dotta, non avendo gli editori accolto groria, [...] reputate grandissime nel loro campo, Cimabue e il Guinizzelli: la celebrità, afferma Oderisi, è come una meteora e ora ha Giotto il grido/... Così ha tolto l'uno a l'altro Guido / la gloria de la lingua), e pertanto significa il primato fra i poeti ...
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valore
Alessandro Niccoli
È uno dei termini-chiave della poetica di D. e fin dagli esordi si pone al centro del suo lessico. A contraddire questo giudizio non vale la limitatezza delle sue attestazioni: [...] meritevole di pregio la donna (e si confronti in proposito G. Guinizzelli Tegno de folle 'mpres' 28 " tutto valor in lei ma più frequentemente si deplora, per bocca di Sordello (VII 117), di Guido del Duca (XIV 90) e di Marco Lombardo (XVI 47 e 116 ...
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MARAMALDO (Maramauro), Guglielmo
Arianna Terzi
Nacque a Napoli da Landolfo di Guglielmo intorno al 1317: questa data, come molte altre notizie intorno alla sua vita, si può desumere da un riferimento [...] maggiori debiti nelle sue canzoni), ma non mancano influenze di G. Guinizzelli, G. Cavalcanti o dei siciliani.
Il M. attese alla offerti a Filippo Di Benedetto, a cura di V. Fera - A. Guida, Messina-Firenze 1999, pp. 26 s., 32; R. Coluccia, ...
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nido
s. m. [lat. nīdus, da una radice indoeuropea *ni-zdo- (formata con il preverbio ni-, che indica movimento dall’alto in basso, e una voce affine a sedeo «sedere»), largamente rappresentata anche nelle lingue germaniche e slave]. – 1. a....
stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, «il nodo Che ’l Notaro e Guittone...