LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] e di Giovanni da Vignano, mentre le lettere di Guittone e il volgarizzamento delle citazioni ciceroniane di Brunetto Latini ), compaiono il primo esperimento di prosa scientifica (Restoro d'Arezzo, Composizione del mondo, 1282) e la prima opera ...
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MINO da Colle
Francesca Luzzati Laganà
MINO da Colle. – Nacque a Colle di Val d’Elsa, probabilmente intorno alla metà del XIII secolo; da non confondersi con Minotto di Naldo da Colle. La sua biografia [...] … 2005, a cura di F. Stella, Firenze 2006, pp. 187-203; G.C. Alessio, Su Bonfiglio d’Arezzo, ibid., pp. 166, 169 s.; L. Leonardi, Guittone e dintorni. Arezzo, lo «Studium» e la prima rivoluzione della poesia italiana, ibid., pp. 206, 211-215, 222; F ...
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LAPPOLI, Giovanni Antonio
Monica Grasso
Nacque ad Arezzo nel 1492, da Matteo di ser Jacopo di Bernardo, pittore allievo di Pietro Dei, detto Bartolomeo della Gatta, e da Caterina di Guittoned'Ottaviano [...] (Franklin, 1997).
Il L. si avvalse per l'ideazione del dipinto dell'aiuto del Rosso Fiorentino, suo ospite ad Arezzo, che eseguì uno "schizzetto tutto d'ignudi molto bello" (Vasari, VI, p. 9). L'opera è tuttora in loco, ma è andata perduta la lunetta ...
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FINO d'Arezzo
Elisabetta Putini
Nacque probabilmente ad Arezzo nella seconda metà del sec. XIII da Benincasa. Poco sappiamo di lui: il codice Barb. Lat. 3953 della Biblioteca apostolica Vaticana ne [...] si hanno ulteriori notizie riguardanti Fino d'Arezzo.
Fonti e Bibl.: Arezzo, Bibl. consortile, Collez. manoscritti ; N. Sapegno, Il Trecento, Milano 1973, p. 84; A. Tartaro, Guittone e i rimatori siculo-toscani, in Storia della lett. ital., a cura di ...
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famoso
Fernando Salsano
Qualifica persona o cosa che ha grande fama; e poiché il concetto di fama (v.) è in D. connesso al possesso di doti positive o all'esercizio della virtù, anche nell'aggettivo [...] Cv I IV 7 quando questi cotali veggiono la persona famosa, incontanente sono invidi (" Famoso religioso in bonitate, Don Ranieri d'Arezzo ", Guittone Lettere 4 1), e dell'autorità che da quella deriva, in Vn III 9 propuosi di farlo sentire a molti li ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] l’influenza del francese d’oil estrangier ed estrange avrebbe dato l’istrangio di Guittone, lo strangio di i forestieri distinguono, e di solito privilegiano, gli italiani: ad Arezzo nel 1337 si stabilisce “che niuno forestieri ytaliano, il quale s ...
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Siena
Giorgio Varanini
Pier Vincenzo Mengaldo
S. è fra le città toscane, a parte Firenze, la più frequentemente ricordata da D., sia direttamente sia attraverso i vari personaggi senesi, gli episodi [...] convegno di Gargonza, a mezza via fra S. e Arezzo).
Della città D. mostra di ben conoscere, anche nei particolari, cose, di municipalismo le rime di Mino Mocato (unitamente a quelle di Guittone, di Bonagiunta, di Gallo Pisano, di Brunetto Latini: VE ...
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Toscana (Tuscia)
Giancarlo Savino
Pier Vincenzo Mengaldo
Registrare, col proposito di una completa rassegna, tutti gli echi prodotti nell'opera di D. dalla memoria della terra in cui egli nacque e consumò [...] del Casentino, i botoli per quelli di Arezzo, i lupi per i Fiorentini, le volpi della sua salvazione. Il limite nord-occidentale della T., che D. mette fra le dextri regiones (VE I X 7, contro il maggiore di essi, Guittone (v.), il cui avvio è ...
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De vulgari eloquentia
Pier Giorgio Ricci
Pier Vincenzo Mengaldo
Tradizione Manoscritta. - Comprende solo cinque testi (Berlino, Staatsbibliothek, lat. folio 437 [B], ora conservato a Tübingen; Grenoble, [...] Bonagiunta-Guinizzelli, critica di Cavalcanti a Guittone, rapporti tra Onesto bolognese e Cino), I libro del De vulg. Eloq. nell'interpretazione di C.M. Arezzo (1543), in Atti del Convegno di Studi su D. e la Magna Curia, Palermo 1967, 381-412. ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] e lo Studio di Arezzo acquista rinomanza, ma sempre ; sì come non si può bene manifestare la bellezza d'una donna, quando li adornamenti de l'azzimare e de retorica goticamente irta di pinnacoli di Guittone, bensì una retorica dal respiro ampio ...
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guittoniano
agg. – Relativo a Guittone d’Arezzo (c. 1235 - 1294), il poeta più rappresentativo del momento di trapasso tra la poesia siciliana e il Dolce stil novo: le rime, le Lettere g., lo stile g., la moralità guittoniana; sostantivato,...
lamento
laménto s. m. [dal lat. lamentum]. – 1. a. Voce, parola di dolore, spesso mista al pianto: fare, mandare un l.; emettere lamenti, rompere in lamenti, levare alti l.; l. pietoso, straziante. Anche, séguito di voci o parole di dolore,...